Il nemico è tra noi?

I gruppi anti-Genocidio sono presi di mira dai media e dal governo

Fonte. English version

Philip Giraldi – 2 maggio 2024

Bene amici, il verdetto è arrivato! Se siete contrari al massacro di Israele di qualcosa come 40.000 palestinesi, per lo più donne e bambini, o ai piani chiaramente enunciati dal governo di quella nazione per pulire etnicamente il resto della Palestina Storica, rendendo la Terra in via di conquista o Grande Israele uno Stato legalmente ebraico, e siete pronti a protestare o a parlarne apertamente, allora siete antisemiti che odiano gli ebrei e probabilmente anche dei negazionisti dell’Olocausto. Se siete uno studente che manifesta contro il massacro, i mezzi di comunicazione e gli opinionisti vi definiranno sempre più dei terroristi pro-Hamas. Che si debba essere condannati, sanzionati o addirittura criminalizzati come conseguenza delle etichette è giusto solo in un Paese che a quanto pare è arrivato a credere che gli ebrei e Israele, in modo univoco, non possono essere criticati a causa del loro citato vittimismo fino alla nausea e della loro unzione da parte di Dio, non importa cosa dica il Primo Emendamento della Costituzione Americana relativo alla libertà di parola. Dopotutto, è solo un vecchio pezzo di carta, anche se ad alcuni potrebbe sembrare un po’ strano che a un gruppo di persone che stanno commettendo un Genocidio venga dato un lasciapassare mentre coloro che cercano di fermarlo vengono picchiati, finiscono in prigione e, in alcuni casi, gli è stata negata la laurea dopo quattro anni di studi universitari.

Che dietro le recenti manifestazioni studentesche contro le atrocità commesse a Gaza ci siano antisemiti e persino governi stranieri malvagi come la Cina sta gradualmente diventando parte del nuovo Vangelo, ritualmente approvato dagli stessi amministratori universitari asserviti così come da un’ampia maggioranza del Congresso, della Casa Bianca e i media convenzionali. I gruppi filo-palestinesi vengono regolarmente chiusi e i loro sostenitori smanganellati, gassati e arrestati, mentre ai gruppi ebrei che sostengono il “diritto di Israele a difendersi” viene permesso di esprimere la loro rabbia violentemente, come è accaduto all’Università della California a Los Angeles lo scorso martedì sera con la polizia pronta a permettere agli aggressori filo-israeliani (che erano per lo più non studenti) di picchiare i campeggiatori filo-palestinesi. Si è trattato di un allineamento di cuori e di menti che apparentemente serve sia la giustizia che Dio, che ha dichiarato che gli ebrei sono i suoi “eletti”. L’amministrazione dell’Università della California del Sud ha etichettato i gruppi filo-palestinesi come “estremisti locali violenti” come scusa per interrompere le cerimonie di laurea alla fine di questo mese. I governatori del Texas e della Florida hanno dichiarato guerra a quegli spregevoli antisemiti, insistendo sul fatto che non ci saranno odiatori ebrei nei loro Stati ed esprimendo la volontà di utilizzare la polizia e la Guardia Nazionale per assicurarsi che sia così. Il Governatore della Florida Ron DeSantis ha promesso che qualsiasi studente che parlerà o manifesterà contro Israele sarà espulso dall’Università. Le truppe della Guardia Nazionale sono state chiamate a sgomberare anche i plessi scolastici in diversi altri Stati, con più di mille manifestanti arrestati e allontanati solo martedì.

Alcuni scherzano sul fatto che sia Israele a controllare gran parte della politica estera degli Stati Uniti “ossequiando”, per non parlare dell’interferenza nelle elezioni e del dettare ciò che deve essere insegnato sul mondo, vale a dire la storia ebraica nelle scuole pubbliche insieme a viaggi obbligatori ai musei dell’Olocausto finanziati dai contribuenti che sono sorti come funghi su tutto il Paese. Gli Stati Uniti si stanno impegnando a liberarsi dall’antisemitismo il più rapidamente possibile, il che è sicuramente la cosa giusta da fare considerando tutti quei sopravvissuti all’Olocausto che vivono a Miami e apparentemente muoiono di fame secondo tutte quelle pubblicità che si vedono e si sentono in TV alla radio con venditori ambulanti dispensazionalisti* come Mike Huckabee, che dovrebbe trasferirsi immediatamente in Israele poiché ama così tanto il posto, portando con sé quelli che la pensano allo stesso modo al Congresso quando va. (* Il dispensazionalismo è una corrente teologica di origine anglosassone; ricorre nel Nuovo Testamento greco come traduzione del termine οικονομια da cui la parola italiana “economia”).

L’America sotto Joe Biden e senza dubbio anche sotto Donald Trump, se rieletto, si impegna a prendere l’iniziativa nella protezione degli ebrei in tutto il mondo e a sanzionare chiunque violi tale fiducia. Chi altro, ad esempio, è così estremamente sensibile alle questioni ebraiche da avere un inviato speciale per le questioni relative all’Olocausto e un Ufficio dell’Inviato Speciale per monitorare e combattere l’antisemitismo con lo status di ambasciatore e personale e bilancio completi nel proprio Ministero degli Esteri? Nemmeno i servili crucchi (tedeschi) che abitualmente lasciano che Israele menta loro e li intimidisca mentre continuano a inviare milioni alla serie apparentemente infinita di cosiddetti sopravvissuti all’Olocausto in Israele mentre spediscono armi a Tel Aviv per aiutare a uccidere altri palestinesi. Ecco a cosa servono i veri amici e alleati! La Gran Bretagna ha gli Amici Conservatori di Israele e gli Amici Laburisti di Israele che insieme costituiscono la maggioranza in Parlamento. Entrambi i leader del partito britannico fanno del loro meglio per relazionarsi strettamente con Israele. E Francia, Canada e Australia? Non c’è spazio tra loro e Netanyahu. Sono “blindati” su Israele proprio come Joe Biden dichiara costantemente di essere!

Nessun uomo né nessuna donna ha un amore più grande da paragonare all’amore dei politici americani per Israele! Guardate cosa ha fatto Papa Joe Biden per Israele negli ultimi quattro anni in segno di apprezzamento per le donazioni di oltre 4 milioni di dollari (3,7 milioni di euro) che ha ricevuto dalla lobby israeliana in donazioni politiche nella sua carriera. I 26 miliardi di dollari (24,2 miliardi di euro) in cantiere per Netanyahu sono certamente una ricompensa adeguata per il grande uomo che da solo ha impedito all’Iran di dotarsi di un arsenale nucleare, qualcosa contro cui ha messo in guardia negli ultimi venticinque anni! La prima regola di Biden in politica, che osserva da quarant’anni, è fare sempre ciò che Israele vuole, qualunque sia il costo, perché lo Stato Ebraico e la Lobby Ebraica interna degli Stati Uniti, insieme alla sua ala mediatica, sono cruciali per essere nominati ed eletti!

Solo i politici americani hanno il coraggio di chiamare a raccolta i rettori delle principali università e rimproverarli o addirittura chiederne il licenziamento se non fanno abbastanza contro l’antisemitismo! Durante un’audizione alla Camera del 17 aprile sull’antisemitismo, il membro del Congresso americano Rick Allen ha chiesto alla rettrice dell’Università Columbia Minouche Shafik se fosse preoccupata che Dio potesse “maledire” l’Università. Allen ha innanzitutto citato un passaggio della Bibbia che dice che Dio maledirà coloro che maledicono Israele e ha aggiunto che personalmente vede Gerusalemme come il “centro dell’Universo”. Ha anche suggerito che l’Università dovrebbe creare un corso per insegnare agli studenti la Bibbia in modo che possano conoscere “l’ira di Dio” e come i professori “indottrinanti” non riescono a far crescere gli studenti che non sanno come “saranno maledetti da Dio”.

Se Israele è davvero il più grande amico dell’America nel mondo e il miglior alleato, dovrebbero esserci prove positive nell’interazione tra i due Paesi. Diamo quindi uno sguardo in termini di reciprocità rispetto a ciò che è accaduto nelle ultime due settimane! Innanzitutto, a livello macro, cioè continuando i combattimenti, Biden ha avvertito gli israeliani che se invadono Rafah non saranno sostenuti. Netanyahu ha risposto: “Entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas lì, con o senza accordo, per ottenere la vittoria totale” affinché non ci sia confusione su ciò che intende fare, indipendentemente dal fatto che si tratti di un cessate il fuoco temporaneo con scambio di ostaggi, organizzato o meno. Biden e il suo straordinario cavallo parlante Anthony Blinken non hanno risposto, a parte spingere ancora di più per un cessate il fuoco alle condizioni di Israele, il che sarebbe in ogni caso negativo per gli abitanti di Gaza, dato la parola chiave “temporaneo” di fronte a “cessate il fuoco”. Israele sarà libero di riprendere a uccidere anche se ulteriori combattimenti sarebbero dannosi per le prospettive elettorali di Biden a novembre e lui lo sa. Lo stesso fa Netanyahu.

Blinken ha chiesto un’indagine internazionale imparziale sulle due fosse comuni recentemente scoperte nei siti ospedalieri bombardati di Gaza, contenenti quattrocento o più corpi, molti dei quali sono stati torturati e/o giustiziati con le mani legate dietro la schiena o trascinati fuori dai letti dell’ospedale per essere sepolti ancora vivi in fosse profonde. Alcuni corpi mostravano segni di interventi chirurgici frettolosi che indicavano che i loro organi, un bene prezioso, erano stati rimossi, un segno distintivo che appare sulle vittime delle Forze di Difesa israeliane (IDF), l’esercito più morale del mondo secondo quello strano osservatore franco-ebraico il cosiddetto intellettuale Bernard-Henri Levy. Netanyahu e l’IDF hanno risposto che Israele avrebbe condotto le proprie indagini dicendo “Cosa c’è da indagare?” Blinken non ha obiettato.

La Corte Penale Internazionale (CPI) si sta preparando a emettere mandati di arresto per Netanyahu e altri due alti funzionari israeliani in relazione a Crimini di Guerra. Secondo quanto riferito, Netanyahu si sta rivolgendo selvaggiamente ai suoi numerosi “amici” per impedire un simile sviluppo. Ha twittato che Israele “non accetterà mai alcun tentativo da parte della Corte Penale Internazionale di minare il suo diritto intrinseco all’autodifesa. La minaccia di arrestare i soldati e i funzionari dell’unica democrazia del Medio Oriente e dell’unico Stato Ebraico al mondo è scandalosa. Non ci piegheremo”. Le deliberazioni della Corte Penale Internazionale sono segrete, quindi sembra che un giurista americano o britannico abbia fatto trapelare la storia per consentire a Netanyahu di organizzare una campagna contro di essa. La Casa Bianca e il Congresso si stanno già muovendo a tutta velocità per far sparire i mandati, fino ad includere minacce di affrontare direttamente e screditare la Corte se gli israeliani fossero effettivamente puniti. Il portavoce sionista Mike Johnson ha fatto pressioni sulla Casa Bianca e sul Dipartimento di Stato affinché “utilizzassero ogni strumento disponibile per prevenire un simile abominio”. Gli Stati Uniti non hanno mai minacciato la Corte Penale Internazionale e non hanno nulla da guadagnare e molto da perdere nel farlo. Qualcuno ha uno Stato di diritto? Ci sono rapporti secondo cui i pubblici ministeri della Corte Penale Internazionale hanno intervistato il personale medico di due dei più grandi ospedali di Gaza per indagare su altri possibili Crimini di Guerra commessi da Israele in relazione alle fosse comuni.

A dire il vero si stanno sviluppando alcune resistenze da parte del governo degli Stati Uniti così come da parte degli elettori. Il 92% degli israeliani sostiene pienamente il massacro dei palestinesi da parte di Netanyahu e dei suoi alleati psicopatici, ma il 72% degli americani non approva ciò che sta accadendo a Gaza, per il quale Biden probabilmente pagherà un pesante prezzo elettorale. Anche un gruppo di avvocati americani, almeno 20 dei quali lavorano nell’amministrazione Biden, chiedono al governo degli Stati Uniti di smettere di vendere armi a Israele e, ovviamente, vengono ignorati. Ci sono state anche altre cause legali e dimissioni di alti funzionari governativi che sono rimasti scioccati dal sostegno degli Stati Uniti al Genocidio condotto contro i palestinesi.

Il Congresso ha appena approvato, con un voto schiacciante di 320 a 91, l’Antisemitism Awareness Act (Legge di Sensibilizzazione sull’antisemitismo) che, tra l’altro, collocherà osservatori dell’antisemitismo negli istituti e nelle università americane. La critica a Israele, definita istantaneamente antisemitismo, farà parte del loro mandato. È spinto da gruppi come la famigerata Lega Anti-Diffamazione (ADL), il cui leader Jonathan Greenblatt ha definito i manifestanti filo-palestinesi degli “odiatori di ebrei” e ha chiesto accuse penali. Allo stesso modo diversi membri del Congresso hanno chiesto che tutti i palestinesi vengano uccisi, ma non sembra esserci alcuna richiesta per una legge anti-palestinese per proteggere gli amici israeliani. Anche Benjamin Netanyahu ha commentato le manifestazioni dicendo: “Ciò che sta accadendo nei plessi universitari americani è orribile. Gruppi antisemiti hanno preso il controllo delle principali università. Chiedono l’annientamento di Israele. Attaccano gli studenti ebrei, attaccano i docenti ebrei. Ciò ricorda ciò che accadde nelle università tedesche negli anni ’30. La risposta di diversi rettori universitari è stata vergognosa”. Con vergognoso Netanyahu intende che i rettori non hanno strisciato abbastanza e non hanno chiesto perdono a Israele e a tutti gli ebrei della diaspora, nonché al Congresso Sionista e alla Casa Bianca.

Joe Biden intende firmare la legislazione anti-semitismo nonostante il suo attacco diretto al Primo e al Quarto emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. La nuova legislazione si unirà al rinnovo FISA (Legge per la Sorveglianza sull’Intelligence Straniera) recentemente approvato che consentirà al governo degli Stati Uniti di spiare i cittadini senza mandato. Non dovrebbe sorprendere nessuno apprendere che il disegno di legge FISA è stato particolarmente promosso da Greenblatt e ADL per “proteggere gli ebrei” rendendo più facile spiare i sospetti antisemiti. Il divieto del governo statunitense su TikTok è stato promosso anche dall’ADL perché il sito include troppe informazioni critiche nei confronti del comportamento israeliano. Chiaramente, il Congresso americano fa quello che vuole Greenblatt.

Infine, l’impegno degli Stati Uniti a determinare le responsabilità e a sanzionare gli autori dell’uccisione di cittadini americani in Israele, nonché delle molestie e dell’uccisione di civili palestinesi in Cisgiordania, non ha ottenuto alcun risultato. L’indagine del Dipartimento di Stato ha scoperto che cinque unità dell’IDF avevano commesso “singoli episodi di gravi violazioni dei diritti umani” prima del 7 ottobre, tra cui il pestaggio a morte di un palestinese-americano di 80 anni e l’esecuzione da parte di un cecchino della giornalista palestinese-americana Shireen Abu-Akleh. L’indagine ha stabilito che c’era stato un battaglione estremista-fondamentalista Netzah Yehuda particolarmente odioso che aveva ucciso l’ottuagenario e altri il cui reato capitale consisteva nel camminare nella loro città in Cisgiordania. Avrebbero potuto unirsi ai circa 10.000 prigionieri palestinesi tenuti in detenzione “preventiva” senza alcuna accusa da parte del governo israeliano, ma invece sono stati presi per strada, senza alcuna accusa e poi picchiati e uccisi. L’uccisione non dovrebbe sorprendere nessuno. Lunedì il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha chiesto la cancellazione di Gaza affermando: “Non ci sono mezze misure. Rafah, Deir al-Balah, Nuseirat, annientamento totale. ‘Cancelleremo il ricordo di Amalek da sotto il cielo’, non c’è posto sotto il cielo”. Il riferimento ad “Amalek” proveniva da un verso della Bibbia ebraica in cui Amalek era una nazione che agli Israeliti era stato comandato di distruggere, Dio che diceva loro di “uccidere sia uomini che donne, neonati e lattanti”. Il Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha trovato una soluzione geniale simile al problema del sovraffollamento delle carceri del Paese: molti palestinesi dovrebbero essere rilasciati e poi uccisi per fare più spazio.

Blinken, che non ha commentato né le dichiarazioni di Smotrich né quelle di Ben-Gvir, ha partecipato al rapporto dell’IDF ma si è trovato di fronte a una sfida da parte del presidente della Camera Mike Johnson che ha minacciato di prendere provvedimenti per bloccare qualsiasi azione della Casa Bianca diretta contro il nostro migliore alleato al mondo, Israele. Di conseguenza, il Dipartimento di Stato ora non limiterà gli aiuti militari né sanzionerà in alcun modo la punizione di nessuna delle unità in questione, anche se in realtà è illegale secondo la legge statunitense fornire armi ai governi che commettono Violazioni dei Diritti Umani e Crimini di Guerra. La retrocessione degli Stati Uniti è arrivata anche dopo che Netanyahu ha dichiarato che agli Stati Uniti non sarebbe stato consentito in alcun modo punire o interferire con le unità dell’IDF. Blinken ha fatto completamente marcia indietro quando si è scontrato con il potere dello Stato Ebraico con un portavoce del Dipartimento di Stato che ha affermato che le unità “hanno effettivamente posto rimedio a queste violazioni”, qualunque cosa ciò significhi.

Quindi uccidere gli americani non merita nemmeno uno schiaffo se è coinvolto Israele. Ecco a che punto oggi siamo arrivati noi americani: i diritti fondamentali stanno scomparendo e il nostro governo e la nostra società sono vittime di Israele e del suo esercito di amici pagati qui negli Stati Uniti. Gli americani si sveglieranno in tempo per fermare il marciume? Non è probabile, poiché i partiti tradizionali, Biden e Trump, faranno qualunque cosa lo Stato Ebraico richieda. Questo è il nostro problema.

Philip Giraldi è un editorialista, commentatore e consulente per la sicurezza americano. È il direttore esecutivo del Consiglio per l’Interesse Nazionale, ruolo che ricopre dal 2010. In precedenza è stato impiegato come agente operativo per la CIA, prima di passare alla consulenza privata.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org