Fai qualcosa di concreto per la Palestina – Ottobre 2015

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» Legami che uccidono: La cooperazione militare internazionale con Israele

Il Comitato nazionale palestinese per il BDS ha fatto appello per azioni in solidarietà con la resistenza popolare palestinese e più di 100 città in 25 paesi hanno risposto, anche l’Italia. 

Ora più che mai servono efficaci campagne per un embargo militare a Israele. La campagna per l’embargo sta gradualmente iniziando a decollare. Le quattro maggiori compagnie militari israeliane lamentano che le esportazioni militari israeliane quest’anno potrebbero scendere fino al 53% del loro livello nel 2012 a causa di “una minor voglia di prodotti fatti in Israele”.

Leggi e condividi il rapporto Legami che Uccidono: la cooperazione militare internazionale con Israele” e metti in atto le azioni suggerite.
Leggi e condividi il comunicato Le esportazioni di armi israeliane subiscono un duro colpo
Leggi e condividi il FAQ sulla resistenza popolare palestinese

» 343 accademici britannici su The Guardian: Non collaboreremo con le istituzioni israeliane

Il Guardian ha pubblicato (a pagamento) una lettera a firma di 343 accademici britannici, in solidarietà con i palestinesi, con accuse a Israele. I firmatari, appartenenti a 72 istituzioni, fra cui le Università di Oxford e Cambridge, si dicono ‘profondamente disturbati dall’occupazione illegale di terra palestinese da parte di Israele, dalle intollerabili violazioni dei diritti umani che esso infligge a tutti i settori del popolo palestinese, e dalla sua apparente determinazione a resistere a qualsiasi accordo praticabile.

Mentre in Italia, studenti a Torino e a Perugia hanno protestato la presenza di istituzioni israeliane nei loro campus.

Leggi e condividi l’appello degli accademici britannici.
Leggi anche l’appello dell’Università di Birzeit alle istituzioni accademiche e dei diritti umani perché denuncino i crimini di Israele

» 130 gruppi agli chef: Annullate la partecipazione alla Round Tables Tour a Tel Aviv 

Chef da 9 città nel mondo, tra cui Roma, parteciperanno a Tel Aviv all’evento culinario Round Tables Tour, che ha come sponsor il governo israeliano e un’impresa in una colonia. Oltre 130 gruppi per i diritti umani gli hanno scritto per chiedere che annullino la partecipazione a “questa iniziativa volta a utilizzare l’alta cucina per mascherare la negazione da parte di Israele dei diritti fondamentali dei palestinesi”.

► Manda la lettera agli chef tramite i social network.

» I ponti culturali con Israele hanno fallito. Repliche all’autrice di Harry Potter

J.K. Rowling, autrice della celebre serie di Harry Potter, ha di recente firmato una lettera, insieme a noti sostenitori di Israele e pubblicata su The Guardian, contro il boicottaggio culturale di Israele, promuovendo invece “ponti culturali”. Tante sono state le repliche, tra cui di Brian Eno e Ahdaf Soueif, spiegando che i “[p]onti culturali tra Israele e l’élite britannica hanno fatto parte del paesaggio per decenni – e hanno contribuito a condurci al punto in cui siamo ora, dando ad Israele la patina di rispettabilità di cui aveva bisogno per camuffare le sue politiche espansioniste e razziste.”

Leggi le repliche pubblicate su The Guardian

» I conservatori britannici vogliono vietare il disinvestimento da parte dei consigli locali

Proseguono i tentativi di mettere a tacere il movimento BDS. La Palestine Solidarity Campaign UK denuncia il piano dei Conservatori di vietare ai consigli locali di adottare politiche di acquisto etico e disinvestimento da aziende complici con l’occupazione e gli insediamenti di Israele.

Mentre in Francia, la Corte Suprema ha confermato la condanna per “discriminazione” nei confronti di alcuni attivisti per aver partecipato ad azioni BDS.

Sono entrambi misure molto preoccupanti ma dimostrano anche quanto fa paura e quanto sia efficace il nostro movimento.

Leggi il comunicato della Palestine Solidarity Campaign UK
Leggi il comunicato degli attivisti francesi
Tweeta l’hashtag #JeSuisBDS

» Palestina, esistere non basta più. I media raccontano solo violenza, mai disobbedienza e disperazione

Nell’ultimo mese la tensione in Palestina e in Israele è cresciuto fino ad esplodere in scontri, omicidi, esecuzioni sommarie da parte dell’esercito e fitte sassaiole. Le immagini sono arrivate nelle nostre case dai telegiornali, con giornalisti che, con funambolica abilità, con la solita litania ci dicono che gli israeliani si difendono dai terroristi. Ormai si aggiornano solo i numeri.
È diventato questo il conflitto israelo-palestinese per i media?

» “Il diritto di dominare”. Intervista a Nicola Perugini sul nuovo libro e il movimento BDS

I diritti umani sono diventati uno strumento di dominazione? Nicola Perugini, assegnista del Post dottorato Mellon alla Brown University (Dipartimento di Studi sul Medio Oriente e Cogut Center for the Humanities) di Providence, negli Stati Uniti, e Neve Gordon, professore di Politiche e Governo alla Ben-Gurion University di Be’er Sheva, in Israele, ha provato a rispondere a questa domanda attraverso il libro “Il diritto umano di dominare”, scritto per Oxford University Press nel 2015 e in uscita in Italia nel 2016 per l’editore Nottetempo

» Good News: I successi e l’impatto della campagna per il boicottaggio di Israele!

Siamo sionisti da una vita. Ecco perché abbiamo scelto di boicottare Israele

Quattro festival cinematografici colombiani si uniscono al boicottaggio culturale di Israele

Danny Glover, Ms Lauryn Hill e altri nel video sulla solidarietà tra afroamericani e palestinesi

Secondo dati della Banca Mondiale, il boicottaggio palestinese alle importazioni israeliane si fa sentire

Il Siviglia rifiuta un contratto di 5 milioni di euro per uno sponsor israeliano 

Niente più prodotti dell’Ahava per l’alleanza di Farmacie olandesi 

A causa dell’impatto del BDS in Europa, uomo d’affari israeliano si sposta verso la Cina 

Leggi tutte le Good News

“È da tempo che dico che la migliore speranza per i palestinesi non sta a livello governativo o attraverso le Nazioni Unite, ma piuttosto nella campagna per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele”. — Richard Falk, Ex-relatore speciale dell’ONU per i diritti umani nei territori Palestinesi occupati

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