Haaretz and JTA Feb 17, 2017 10:51 AM
Ynet ha riferisce che il catalogo Ikea presenta prodotti richiesti specialmente tra le famiglie della comunità ultra-ortodossa generalmente numerose.
Foto di copertina: La copertina della versione ultra-ortodossa del catalogo Ikea israeliano.
Mercoledì il sito web Ynet ha riferito che l’Ikea, , la catena svedese di mobili e articoli per la casa che ha tre punti vendita in Israele, ha iniziato la distribuzione di un catalogo distinto adattato ai valori della comunità religiosa del paese, in particolare per gli israeliani ultra-ortodossi. In linea con la prassi delle pubblicazioni ultra-ortodosse, dal catalogo è stata esclusa qualsiasi immagine femminile.
Ynet ha osservato che il catalogo presenta, a quel che si dice, mobili che risponderebbero, in particolare, alla domanda delle famiglie ultra-ortodosse, o Haredim per usare il termine ebraico, tra le quali le famiglie molto numerose sono la norma. Sono messi in evidenza quindi lettini per bambini, letti a castello e scaffali per i libri religiosi.
Secondo una stima del 2014 dell’Istituto JDC-Brookdale, gli ultra-ortodossi israeliani costituiscono circa l’11 per cento della popolazione di Israele. Una percentuale maggiore della popolazione è ortodossa in modo meno fervente.
Ynet ha riferito che la sede israeliana dell’Ikea ha rilasciato una dichiarazione che spiega la decisione di creare la versione speciale religiosa del catalogo standard distribuito ovunque: “A causa delle richieste che abbiamo ricevuto, abbiamo deciso di lanciare un catalogo alternativo e speciale, che consenta alle comunità religiose e Haredi di sfogliarlo con piacere per guardare i nostri prodotti e le soluzioni che IKEA offre in conformità con il loro stile di vita”.
Il catalogo standard è distribuito sia in formato cartaceo che online. Ikea sostiene che la versione religiosa è disponibile gratuitamente solo in formato cartaceo e presenta gli stessi prezzi del catalogo regolare.
La pratica di escludere immagini di donne dalle pubblicazioni dirette alla comunità ultra-ortodossa non si limita a Israele. La rivista “Yated Ne’eman” pubblicata in inglese a Monsey, New York, lo scorso anno ha attirato l’attenzione sulla sua copertina durante la campagna elettorale presidenziale degli Stati Uniti. Nonostante la sua politica di non pubblicare immagini di donne, il giornale ha pubblicato una foto col braccio di Hillary Clinton, il candidato democratico alla presidenza durante una manifestazione della campagna in Florida. Il volto di Clinton, tuttavia, è stato completamente coperto dal suo palco.
Le pubblicazioni degli ortodossi Haredi spesso vietano la riproduzione di immagini di donne, in particolare dei loro volti, per motivi – così dicono i redattori – di tradizione e modestia. Il divieto si applica a tutte le donne, compresi i leader mondiali e le principali figure pubbliche come Clinton.
“Non sono solo i suoi ideali politici a preoccupare queste pubblicazioni, per quanto siano ben più a destra di Clinton su gran parte delle questioni”, ha scritto il professore di giornalismo Ari Goldman sulla “Columbia Journalism Review “. “Ancor più problematico è il suo genere”.”
Il “Washington Post” ha osservato che il giornale ultra-ortodosso israeliano “Hamevaser” ha coperto i volti delle donne leader mondiali durante una manifestazione di solidarietà a Parigi dopo gli attacchi terroristici del 2015 negli uffici di “Charlie Hebdo” e il supermercato Hyper Cacher nella capitale francese.
trad. didascalia foto: Il piccolo giornale ebreo ultra-ortodosso «Hamesaver» ha ritoccato in digitale la foto cancellandone le donne leader mondiali presenti alla marcia di solidarietà di domenica dopo gli attacchi a «Charlie Hebdo».
Trad. Invictapalestina.org
Fonte: http://www.haaretz.com/jewish/news/1.772308