FOTO – L’autorità regionale della CONAF ha criticato l’atteggiamento irresponsabile dei turisti israeliani nei parchi della zona sud. Questi fatti sono purtroppo serviti per riaccendere vecchie favole antisemite sulla Patagonia.
por EL MOSTRADOR 15 febrero, 2017
Venerdì scorso, tre turisti di nazionalità israeliana sono stati espulsi dal Parco Nazionale Torres del Paine per avere usato una stufa in un luogo proibito. Gli stranieri sono stati identificati e dovranno pagare una multa di 600.000 pesos, che andrà alle vittime degli incendi boschivi nella zona centro-meridionale.
Su questo argomento, la direttrice del CONAF di Magallanes, Elizabeth Muñoz, ha parlato oggi a Tele13 Radio e ha assicurato che la maggior parte delle espulsioni da Torres del Paine riguarda turisti provenienti da quel paese.
“Ho controllato le statistiche e dal 2012 abbiamo avuto 36 espulsioni, di cui 23 riguardavano israeliti e sono israeliti anche questi tre. Pensavamo che si trattasse di ragazzi di 18 e 20 anni alla fine del servizio militare. Quelli di oggi hanno più di 27 anni e una professione, ma pare che posseggano una cultura alla disubbedienza e al non rispetto delle regole”, ha detto l’autorità. (Nota del r. – L’aggettivo “israelita”, usato dalla direttrice non è corretto, in quanto si riferisce a persone con nazionalità dello Stato di Israele e in questo caso si dovrebbe usare “israeliano”. Israelita è un antico eufemismo per “ebreo” e un israeliano può essere o meno di quella religione o etnia).
“Siamo preparati a seguire i dettami della legge per quanto riguarda violazioni tanto aggressive di un turismo con interessi particolari, non tutti dovrebbero godere della natura se non la rispettano e non hanno la giusta sensibilità. Dobbiamo conciliare l’industria turistica con la conservazione. Dobbiamo pensare, come organizzazioni, ad essere più coesi in questo momento in cui siamo invasi da turisti che non hanno interessi particolari”, ha aggiunto.
Muñoz ha aggiunto che “gli ostelli hanno aderito e non hanno accolto queste persone per la loro nazionalità. Però, non possiamo vietarne l’ingresso, ma se mostrano un atteggiamento aggressivo possiamo cacciarli”.
Torres del Paine, e in generale la Patagonia cileno argentina, è una destinazione molto frequentata dai giovani israeliani una volta che hanno terminato l’intenso e lungo servizio militare che, in quel paese, è obbligatorio per entrambi i sessi. Per gli uomini dura tre anni e per le donne 21 mesi.
La ripetuta irresponsabilità di questi turisti israeliani è purtroppo servita a ravvivare favole come il Plan Andinia, una teoria della cospirazione inventata nel 1971 dal professore argentino dell’UBA Walter Beveraggi, noto antisemita. Secondo questa teoria del complotto, il piano sarebbe un sospetto complotto per smembrare la Patagonia dell’Argentina e del Cile e creare un altro Stato ebraico lì, attraverso un piano di colonizzazione simile a quello portato avanti nella Palestina ottomana. Però oggi la popolazione ebraica stabile che vive nella regione della Patagonia di entrambi i paesi è minima, sono aumentati solo i turisti, soprattutto da Israele e dagli Stati Uniti, che sono di passaggio.
L’altro ieri, infatti, il canale televisivo aperto UCV ha riproposto un capitolo del programma “Me Late”, dal titolo “Sionisti in Patagonia”, in cui era stato invitato un sostenitore di questa teoria, e sono state trasmesse parti di un reportage di HispanTV – emittente in spagnolo della televisione di stato iraniana – in cui compaiono il senatore del PPD Eugenio Tuma e sua figlia Romina che difendono la veridicità del presunto complotto.
*La Corporazione Nazionale Forestale (CONAF) è un ente privato sotto il Ministero dell’Agricoltura, il cui compito principale è quello di gestire la politica forestale in Cile e promuovere lo sviluppo del settore.
Traduzione Simonetta Lambertini-invictapalestina.org
Fonte: http://www.elmostrador.cl/noticias/pais/2017/02/15/directora-de-conaf-de-magallanes-por-israelies-expulsadados-de-torres-del-paine-tienen-la-cultura-de-no-obedecer-y-de-agredir/