Donald Johnson on July 30, 2017
Di solito, dalle persone che si oppongono ad ogni serio tentativo a favore dei diritti dei palestinesi, si possono sentire due affermazioni.
La prima è quella tipica: che l’anti-sionismo sia anti-semitismo. Questa affermazione serve ad intimidire; l’intento è prevenire che la radice del problema venga messa in discussione. Uno deve iniziare col vedere la posizione sionista come inequivocabilmente corretta e poi si può discutere in che misura i palestinesi possano avere diritti, concessi dopo negoziazioni.
La seconda affermazione è strettamente connessa: il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) che ingiustamente colpiscono Israele sono azioni anti-semitiche.
È possibile, e forse è anche utile, scrivere una lunga e dettagliata risposta per entrambe queste accuse, ma sarebbe meglio mantenerle brevi. Una lunga replica a una breve frase di accusa potrebbe farla apparire importante.
Dunque eccovi due brevi risposte.
- L’antisionismo è una forma di antisemitismo?
Se lo fosse ciò significherebbe che tutti i palestinesi sarebbero moralmente obbligati a sostenere la loro stessa pulizia etnica. Questa è l’unica conclusione logica. Non solo ai palestinesi si chiede di accettare di non poter ritornare più alle loro case e villaggi, ma ad essi è implicitamente chiesto di benedire l’ideologia che ha giustificato la loro pulizia etnica – altrimenti sono chiamati antisemiti.
Ciò è palesemente razzista. Puoi inoltrarti nei dettagli, ma questo è tutto ciò che ti serve sapere.
- Il BDS discrimina ingiustamente Israele?
Ci vorrà un po’ di discussione in più.
No, non lo fa perché a Israele sono concessi ogni anno miliardi di dollari in donazioni, ad esso sono rivolte le lodi dei nostri politici e ha il supporto diplomatico degli Stati Uniti quando commette crimini di guerra.
Sul lato negativo, però, alcune persone rifiutano di comprare il loro hummus.
Inoltre, guardate come facciamo eccezione per altri paesi della regione, la Siria e la Libia, sostenendo i ribelli con risultati orribili; facciamo eccezione per lo Yemen nel sostenere i bombardamenti sauditi; stabiliamo sanzioni che colpiscono le persone comuni molto più che i loro governi. Facciamo eccezione per Gaza nel sostenere il blocco da parte di Israele e dell’Egitto. Israele preferirebbe essere visto in uno di questi modi?
E perché, tenuto conto di tutte le politiche moralmente discutibili e persino crudeli che gli Stati Uniti stanno portando avanti in Medio Oriente, qualcuno discriminerebbe il movimento BDS per le speciali attenzioni negative che riceve praticamente da ogni singolo governo locale negli Stati Uniti?
Stiamo aiutando lo Yemen a morire di fame e la legislazione locale della mia contea di Westchester ha scelto di condannare il BDS.
La frase è dunque stupida e fondamentalmente razzista, dato che solo coloro che supportano i diritti dei palestinesi sono discriminati e accusati di fanatismo per il fatto di usare una strategia unitaria di protesta non violenta.
Trad. Miriam Zatari
Fonte: http://mondoweiss.net/2017/07/zionism-semitism-unfairly/