La morte è la normale conclusione della vita, e lo sa bene l’agenzia di stampa ANSA. Infatti, se vengono uccisi 5 palestinesi di Gaza dall’esercito israeliano che assedia la Striscia, l’ANSA, come altri media, usa il neutralissimo verbo “morire” piuttosto che il più corretto e veritiero verbo “uccidere”.
Patrizia Cecconi – 31 ottobre 2017
Se non fosse terribilmente tragico e vergognosamente scandaloso, ci sarebbe da ridere nel leggere che il tunnel fatto saltare in aria dall’esercito israeliano “usciva in Israele”. Ma va? e dove volevate che uscisse?
Gaza è ASSEDIATA da Israele che l’ha chiusa con muri e fili elettrificati e, inoltre, ne vieta l’accesso via mare e via cielo. Allora, chiedo a chi mi legge, dove poteva uscire questo tunnel? Dal mare è impossibile. dal cielo, lasciamolo proprio perdere perché il cielo appartiene solo agli angeli o ai droni e ai caccia-bombardieri. I confini sono stretti e controllati da Israele e in piccola parte dall’Egitto per suo conto. E allora? Suona tanto strano che per uscire dall’assedio si finisca nel territorio confinante? O Egitto o Israele, tertium non datur ! e stavolta toccava a Israele. Ma loro danno lezione al mondo di libertà!
Cinque uomini sepolti vivi e quindi, guarda caso, MORTI, cioè ammazzati dal democratico, assediante, stato di Israele. Nove invece “soltanto” feriti. Se moriranno o resteranno invalidi non lo sapremo e poi, detto francamente, che ce ne importa? Mica appartengono al popolo eletto!!!
Media di merda, ma volete almeno provarci ad alzare la testa e dire la verità o temete tutti di offendere il datore di lavoro e di dover chiudere i battenti?
Non ce la fate proprio a dire che Israele è uno stato criminale? Vabbè, NON FA NIENTE, lo diciamo noi. Noi che “non teniamo famiglia” ma TENIAMO DIGNITA’!
Allora diciamo a voce alta: Israele è uno stato criminale e criminale è chi lo sostiene.
Però, un piccolo segno che a Israele non piacerà, ma che sarebbe piaciuto tanto ad Ahmed, giovane uomo ucciso oggi, è la nascita del piccolo Ahmed. La mamma gli ha dato il nome del padre appena ucciso!
Mettetela come volete, anime belle e anime luride, ma Gaza, nonostante tutto, resiste! Auguri al piccolo Ahmed, che possa vedere la sua terra libera grazie, anche, al sacrificio di suo padre!
Autunno caldo in Palestina
Bassam Saleh 31 ottobre 2017
Di nuovo, a Khan Yunis, nella striscia di Gaza, Israele fa esplodere un tunnel, e uccide 7 palestinesi: Ahmad Khalil Abu Armaneh, Omar Nasser Falit, Misbah Fayiq shubair, Arafat Abdullah abu Morshed, Hassan Ramadan Hassanin, Mohamed Marwan Alagha e Husam Alsamiri, facendo anche 14 feriti.
Le autorità di occupazione, spigano che il tunnel si apriva nel territorio israeliano. E tutta la classe politica israeliana, compresa l’opposizione, è scesa in campo a difendere l’operato delle forze occupanti.
Sembra uno scenario di preparazione per un nuovo attacco contro Gaza. Una striscia di terra assediata senza nessuna via d’uscita, che ha subito ben tre guerre impari. Due milioni di esseri umani sono minacciati di morte, se non con i bombardamenti per l’inquinamento ambientale o per la fame. Ma ciononostante questo popolo resiste e sopravvive.
Israele, quale elemento di destabilizzazione nella regione, ha subito più di uno scossone; la sconfitta dell’Isis in Siria, la ripresa della riconciliazione fra i palestinesi, con l’intesa di attuazione degli accordi già sottoscritti fra Fatah e Hamas nel 2011 e il positivo ritorno graduale del governo palestinese a Gaza, che è una sfida al governo di estrema destra israeliano. E per ultimo, le dimissione di Massoud Barazani, dopo il referendum di separazione dell’Iraq per la nascita di uno stato kurdo, caldeggiato e sostenuto da Israele. Mentre al livello giuridico Netanyahu, rischia un processo per corruzione, che fa ricordare il suo predecessore Olmert, che scatenò un massiccio attacco contro Gaza tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009.
Il governo attuale israeliano, prosegue nella sua politica di destabilizzazione, minaccia l’Iran ed Hezbollah in Libano e continua a scatenare i suoi coloni, protetti dell’esercito, contro i villaggi e i territori palestinesi, costruendo nuove colonie sui territori dello Stato di Palestina.
La questione del tunnel nei pressi di Khan Yunis e l’alto numero delle vittime, insieme alle minacce di attacco su Gaza, hanno un obbiettivo molto chiaro: far fallire la riconciliazione e l’unità palestinese.
La leadership palestinese, e tutte le organizzazioni palestinesi hanno condannato questo ennesimo crimine israeliano, invitando tutti ad accelerare l’attuazione degli accordi per mettere fine alla divisione e poter affrontare uniti l’occupazione sionista.
Fonte1: https://www.facebook.com/patrizia.cecconi.1?hc_ref=ARQKgpp4IMpFq7RFnrYAFtPR9ANugU8KbJil1rRdiw0lMF-7FJmLPq_V6kUwidKGF4M&fref=nf
Fonte2:https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210909702114668&set=a.1087924434437.2013677.1116213397&type=3&theater
Il sionismo ammette l’occupazione e il relativo furto dei territori da parte del popolo ebreo, compiuto attraverso il genocidio di popolazioni non ebree. Usa l’alibi dato dalla religione per commettere crimini contro l’umanità, ma già si vedono singoli segnali di ravvedimento all’interno della popolazione ebraica, che non potrà convivere ancora a lungo, accompagnata dal demonio dell’interesse personale.