La goccia che fa traboccare il vaso

La decisione di Trump ha fatto cadere l’ultima foglia di fico e ha versato l’ultima goccia che rimodellerà sicuramente l’Asia occidentale

di Mazin Qumsiyeh, 7 dicembre 2017

 

Le forze israeliane hanno ripetutamente molestato e detenuto Mazin Qumsiyeh durante le proteste contro il muro e l’occupazione nel villaggio di al-Walaja. Oren Ziv ActiveStills

Il palestinese Mazin Qumsiyeh è professore presso l’Università di Betlemme e all’Università Bir Zeit.

 

La decisione di Trump ha fatto cadere l’ultima foglia di fico e ha versato l’ultima goccia che rimodellerà sicuramente l’Asia occidentale e forse il mondo; ma non nel modo in cui i sionisti che guidano l’amministrazione Trump avevano pianificato o desiderato. Adesso è il momento di agire. Tutti ora convengono che l’ultima foglia di fico della mitica “soluzione a due stati” è caduta con l’annuncio di Trump che annessione e occupazione illegale della parte araba di Gerusalemme sono riconosciute dal suo governo.

 

Nel mio libro, pubblicato nel 2004, spiegavo come e perché la campagna di pubbliche relazioni sui “due Stati” non fosse una soluzione; la soluzione a due Stati era stata inventata da Ben Gurion negli anni ’20 per far credere al mondo che i sionisti volevano la pace; questo mentre consolidavano il loro potere (con l’obiettivo finale dell'”impero ebraico”).

Ben Gurion era davvero molto profetico quando scriveva nel suo diario che era necessario dare l’illusione di accettare la divisione della terra finché Israele non si fosse sufficientemente consolidato per impadronirsi del resto del paese [Erez Ysrael (la terra di Israele) dal Nilo all’Eufrate]; questo “con o senza l’accettazione degli arabi”. E anche quando scriveva:

“Deve essere chiaro che non c’è posto nel paese per i due popoli … Se gli arabi partono, il paese diventerà sufficientemente vasto e spazioso per noi … L’unica soluzione è una terra di Israele, o almeno una Terra occidentale di Israele, cioè la Palestina, senza arabi. Non c’è posto qui per un compromesso. Non c’è altro modo che trasferire gli arabi nei paesi vicini, trasferirli tutti, tranne forse quelli di Betlemme, Nazareth e della Città Vecchia di Gerusalemme. Non deve rimanere più un solo villaggio, non una singola tribù. Il trasferimento deve essere diretto verso l’Iraq, la Siria e anche la Transgiordania “(e in effetti 7,5 milioni di noi sono ora profughi o dislocati).

Ben Gurion ha scritto anche:

“Attualmente siamo coinvolti non solo in un conflitto con i nostri vicini arabi, ma anche, in una certa misura, con la maggioranza dell’umanità così come è organizzata nelle Nazioni Unite, a causa di Gerusalemme. Solo un cieco non può vedere che le fonti di questo conflitto non sono solo politiche, economiche o militari, ma anche ideologiche.”

L’ideologia a cui si riferisce è il sionismo – che è una forma di colonialismo ovviamente incompatibile con l’interesse degli autoctoni [1].

L’ultima foglia di fico che è anche caduta è la menzogna del “processo di pace”, ipoteticamente guidato dal governo degli Stati Uniti, quando, in realtà, la politica estera americana è dettata dalla lobby sionista. Era quest’ultima foglia di fico a proteggere i governanti arabi da Riyadh a Ramallah che hanno aiutato Israele a sfuggire all’accusa di crimini contro l’umanità e crimini di guerra per pulizia etnica. È anche l’ultima foglia di fico che proteggeva i governanti occidentali ipocriti da Sydney a Berlino, da Londra a Washington, che parlano di diritto internazionale e fanno tutto ciò che è in loro potere per sostenere uno stato di apartheid che viola tutte le disposizioni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, nonché della quarta Convenzione di Ginevra e di innumerevoli risoluzioni delle Nazioni Unite (risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e risoluzioni dell’Assemblea generale). Israele viola persino le disposizioni della propria ammissione all’ONU e avrebbe dovuto esserne espulso già da tempo.

La goccia che fa traboccare il vaso.

Con tutte le foglie di fico cadute, si accumulano insulti contro il mondo arabo, musulmano e cristiano. Sono trascorsi quasi 70 anni (1948-1949) da quando i sionisti hanno spopolato Gerusalemme Ovest della sua popolazione cristiana e musulmana, e 50 anni sono trascorsi da quando i sionisti hanno occupato illegalmente Gerusalemme Est e l’hanno annessa illegalmente allo Stato di Israele in un processo che ha comportato un’ulteriore pulizia etnica, così che Gerusalemme, una volta città multi-religiosa e multiculturale, è diventata una città ebraica (principalmente ashkenazita). Israele ha fatto di tutto per cacciare “con circospezione” i rimanenti palestinesi da Gerusalemme (come Ben Gurion un giorno aveva predetto).

Dico la goccia che fa traboccare il vaso perché il governo estremista israeliano che ha preso la decisione finale di spostare l’ambasciata degli Stati Uniti, sembra ora esercitare un controllo totale sull’amministrazione statunitense (controllo in precedenza stimato al 95%)

A voler caricare troppo il mulo, si finisce per ucciderlo. Chi si troverà in prima linea sono i regimi arabi che avevano grandi difficoltà nel bilanciare la loro politica tra la sinistra e la destra. Questa politica include la normalizzazione delle loro relazioni con il sionismo e l’imperialismo perché pensavano con questo di proteggere i propri regimi (il che non è vero, molti burattini americano/ israeliani sono stati abbandonati una volta che non servivano più). Comprende anche il pesante carico di gestire i loro popoli che detestano l’ipocrisia e simpatizzano con le persone che soffrono, siano in Iraq, Siria, Yemen, e specialmente in Palestina (la Terra Sacra). Comprende anche le loro economie in costante declino a causa della loro corruzione, del loro nepotismo, della loro mancanza di democrazia e della loro mancanza di trasparenza. Questi regimi dovranno ora rivedere la loro strategia. O scelgono di rimanere nell’attuale collusione, cosa che porterebbe alla loro scomparsa, o rispondono alle chiamate del loro popolo: unitevi alla resistenza, organizzatevi e agite (non solo a parole).

Ho previsto in articoli precedenti che questo sarebbe accaduto; e prevedo che il caos e la violenza continueranno. Penso anche che tutti i leader sionisti lo sentano e lo prevedano. Ma il loro errore fatale è pensare di poter continuare ad avere “conflitti gestibili” che occupano i loro vicini e le loro vittime (divide et impera). Ora i sionisti alla Casa Bianca, come il difensore del colonialismo Kushner, oppongono gli Stati Uniti all’intero mondo arabo, islamico e anche cristiano. Le loro ultime tre scommesse di questa natura sono state per gran parte dei fallimenti (Iraq, Siria, Yemen). Hanno anche fallito finora a portare gli Stati Uniti ad attaccare l’Iran (come hanno fatto con l’Iraq). Non possono far sì che l’Arabia Saudita possa condurre una guerra in Libano (grazie alla forte società civile libanese). Così, come un giocatore che continua a perdere, giocano ora la loro ultima carta, quella di una guerra religiosa globale per Gerusalemme, da cui pensano di uscire vittoriosi e quindi governare il mondo (la realtà è che piuttosto si debordi in una guerra nucleare che metterà fine all’homo sapiens). I sionisti e le loro marionette falliranno. Ma dobbiamo AGIRE ora per fermarli. Abbiamo bisogno che tutti capiscano il pericolo (anche per se stessi). È una lotta urgente ed esistenziale.

Il popolo di Palestina è sicuramente la prima e principale linea di difesa del nostro paese. Mia sorella Sahar ha scritto un testo al riguardo in una prospettiva (cristiana), che condivido, sul motivo per cui questa potrebbe essere la goccia di troppo per il popolo.

Il movimento sudafricano BDS (boicottaggio) ha lanciato un appello all’azione affermando: “Le azioni parlano più forte, è tempo che misure concrete rendano Israele responsabile della sua annessione illegale delle terre palestinesi e della sua oppressione di cristiani, musulmani, ebrei e altri palestinesi.” Come agire? Dico che occorre essere proattivi, non reattivi, pianificare e soprattutto organizzarsi. [2]

Aggiungerei: tagliare tutti i contatti con l’amministrazione degli Stati Uniti. Non importanta quale dignitoso governante arabo o musulmano debba farlo.

[1] Il mio libro racconta la storia di piani, collusioni e illusioni di pace

Leggi anche: http://qumsiyeh.org/chapter5/

[2] 70 modi di agire: http://qumsiyeh.org/whatyoucando/

traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina

fonte http://arretsurinfo.ch/la-goutte-deau-qui-fait-deborder-le-vase/

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