Dietro i TROLL razzismo e odio

Il mio cane è più educato e intelligente dei maiali musulmani.

Una squadra composta da una ventina di sionisti ha in questi giorni   preso d’assalto  la nostra pagina, ne abbiamo già dato notizia nei nostri post, news e il gruppo di Invictapalestina ha ringraziato con “Restiamo Umani” per la solidarietà dimostrata dai nostri lettori.

Ma chi sono gli assaltatori? Senza avere la pretesa di tracciare un identikit generalizzato abbiamo visitato la pagina dell’ultimo “guerriero” sionista che   è stato sulla  nostra pagina per lasciare il suo segno.

 

Come è noto a tutti i lettori le pagine Facebook sono pubbliche, si possono visitare, leggere e usufruire di  tutti i privilegi che l’intestatario della pagina ha ritenuto opportuno assegnare ai lettori. Approfittando di questa favorevole situazione  possiamo andare a leggere le pagine dei nostri amici,  ma anche quelle di scrittori, artisti, sportivi, anche senza aver necessariamente chiesto la loro amicizia. E’ quello che abbiamo fatto per conoscere meglio i nostri “recensori”, questo è un esercizio consigliato per approfondimenti, ricerche, ma anche per conoscere meglio chi commenta i  post, le foto e i video che si pubblicano sulle pagine Facebook.

Oggi abbiamo visitato la pagina del sig. Marco (autore del primo post) è questa una delle tante pagine Facebook, intrise di banalità, violenza, odio e menzogne.

Tra le tante NEWS pubblicate si siamo soffermati su una in particolare che racchiude tutte le caratteristiche appena elencate, le altre possono essere lette direttamente sulla sua pagina:

Il signor Marco, in linea con la maggior parte delle notizie presenti sulla sua pagina, ha pubblicato un post razzista e in questo caso anche falso, con una notizia tendenziosa e di incitamento anti-islamico che non sarebbe stato complicato da verificare per tutta una serie di caratteristiche: provate semplicemente a digitare su Google “San Bernardo sul Brenta” il risultato della ricerca restituisce decine di pagine che spiegano la bufala:  non esiste il paese di San Bernardo sul Brenta e quindi nessun “centro profughi”  e nessuna rivolta per la struttura  situata vicino ad un canile.

Però c’è una foto, a testimoniare la “verità”! Approfondendo la ricerca è possibile anche rintracciare la foto: La foto infatti riguarda le proteste nel mondo islamico scatenate dal gesto del reverendo Terry Jones che nel settembre 2010 a Gainsville in Florida diede fuoco ad una copia del Corano.

La bufala, sembra sia stata dichiarata tale anche dall’autore che l’ha realizzata, intanto il mondo dei social si mobilita  sprigionando odio, razzismo, xenofobia.

Fonte: https://www.nextquotidiano.it/la-bufala-della-rivolta-cani-dei-profughi-san-bernardo-sul-brenta/

 

 

Concludiamo questa breve carrellata di immagini col commento di una lettrice sulla pagina di INVICTAPALESTINA:

Ogni volta che leggo commenti violenti sono certa che sono falsi.
Mai prestare il fianco all’odio!

 

 

 

 

 

 

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