Copertina – Amena Khan ha postato tweet critici sulla guerra di Israele a Gaza [materiale promozionale L’Oreal]
23 gennaio 2018
A pochi giorni dal suo ingaggio, una modella musulmana britannica ha abbandonato la campagna di un importante marchio di bellezza dopo che i media di destra hanno pubblicato suoi tweet del 2014 in cui criticava la guerra di Israele a Gaza.
Amena Khan, che conduce il blog di moda Pearl Daisy, è diventata meno di una settimana fa l’unica modella con hijab dell’Oreal a impersonare una campagna per la cura dei capelli.
I blogger e fan della moda su Twitter hanno lodato l’inserimento di Khan da parte dell’Oreal, ma i razzisti e gli islamofobi hanno riproposto sui social media i suoi attacchi.
L’organo di stampa statunitense di destra, Daily Caller, ha portato alla luce i tweet di Khan del 2014 con cui condannava la guerra di Israele a Gaza in cui furono massacrati oltre 2.250 palestinesi, nella stragrande maggioranza civili.
La storia è stata ripresa da attivisti di estrema destra nei social media e lunedì Khan ha annunciato le sue dimissioni a causa delle polemiche.
“Deploro profondamente il contenuto dei miei tweet del 2014, e mi scuso sinceramente per il disagio e il danno che hanno causato”, ha detto Khan di Leicester, città del centro dell’Inghilterra.
“Sostenere la diversità è una delle mie passioni, non discrimino nessuno. Ho scelto di eliminarli perché non esprimono il messaggio di armonia che rappresento”, ha detto in un comunicato.
Un portavoce dell’Oreal ha dichiarato al Jerusalem Post che la società è d’accordo con la decisione di Khan di dimettersi.
I tweet di Khan del 2014 deploravano l’uccisione di palestinesi e l’occupazione illegale di terre palestinesi e lodavano alcuni leader mondiali che si erano espressi contro Israele che aveva intrapreso una guerra brutale.
“Criticare i paesi ora è razzismo?”
I critici sono rimasti delusi dal modo in cui L’Oreal e Khan hanno gestito il contraccolpo seguito ai tweet anti-israeliani.
Il giornalista britannico Sunny Hundal ha twittato: “Una donna musulmana britannica è stata cacciata da una campagna pubblicitaria per essere critica nei confronti di Israele, quindi criticare i paesi ora è razzismo?
“Dove sono adesso i difensori della libertà di parola?”
La giornalista Yasmina, che ha twittato da @animsche, ha detto di essere delusa dal fatto che Khan abbia deplorato i suoi messaggi.
La rivista online britannica, Media Diversified, ha scritto su Twitter: “Amena si è ritirata dalla campagna dell’Oreal dopo che sono saltati fuori i suoi vecchi tweet che criticavano Israele.
“Un’altra situazione in cui le donne di colore sono abbastanza adeguate per sostenere una campagna … finché non hanno un’opinione.”
“Poi si scatena l’inferno.”
https://twitter.com/amenaofficial/status/955415652537393152 …
Il giornalista Areeb Ullah ha notato un “doppio standard”, evidenziando che l’attrice israeliana Gal Gadot non è stata costretta a scusarsi dopo aver sostenuto la guerra di Israele a Gaza.
Gareth Icke, un musicista, ha scritto: “AmenaKhan perde il suo ingaggio con L’Oreal perché nel 2014 ha definito Israele ‘assassino di bambini’. Questi sono i ragazzi Baker. 4 bambini uccisi da Israele mentre giocavano a calcio sulla spiaggia … nel 2014. Si direbbe che la verità non si sposi bene con l’etica @Loreal “.
Nel 2014, i quattro cugini palestinesi Baker, di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, stavano giocando su una spiaggia a Gaza quando un attacco missilistico israeliano li ha uccisi.
Trad. Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte: http://www.aljazeera.com/news/2018/01/amena-khan-quits-campaign-israel-backlash-180123064327233.html