40 Palestinesi uccisi dalle forze israeliane da dicembre 2017

40 palestinesi sono stati uccisi dalle forze di occupazione israeliane da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato Gerusalemme capitale di Israele, il 6 dicembre 2017.

19/3/2018

Jerusalem Center of Studies of Israeli-Palestinian Affairs.

Secondo i dati del Centro di studi di Gerusalemme sugli affari israelo-palestinesi, Gaza è in cima alla lista delle vittime del dopo-6 dicembre con 22 persone uccise, tra cui due combattenti della resistenza. Un pescatore di Gaza è stato ucciso dalla marina israeliana al largo di Gaza.
Sei palestinesi di Nablus sono stati uccisi dalle forze di occupazione nello stesso periodo, uno dei quali è deceduto in prigione a causa della negligenza medica israeliana.

L’elenco comprende anche tre palestinesi di Hebron/al-Khalil, tre di Jenin, due di Gerico, due di Ramallah, un palestinese di Qalqiliya e un altro di Gerusalemme Est.

Tra le vittime ci sono anche 11 minorenni, tra cui Mohammed al-Dahoudh, 14 anni, e un pescatore di 18 anni, Ismail Abu Reyala.
Una donna di 75 anni, Hamda Wahsh, è stata uccisa nello stesso periodo, a Zbeidat, quando le forze israeliane hanno lanciato gas lacrimogeni contro le abitazioni.

La bambina Dalal Louleh, 9 anni, è morta perché le forze israeliane hanno impedito alla sua famiglia di portarla con urgenza in ospedale.

Il 33enne Yassin al-Saradeeh, di Gerico, è morto poco dopo essere stato arrestato dalle forze israeliane. Le indagini mediche hanno dimostrato che è stato colpito a distanza zero ed è stato oggetto di pesanti percosse.

fonte: “Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

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