“La terra dell’Iran è stata per lungo tempo parte del nostro patrimonio e imploriamo la comunità internazionale di lavorare con noi per assicurare allo stato ebraico indipendente il suo ritorno lì”
Condiviso dalla pagina di Norman G. Finkelstein pubblicato dal giornale satirico https://www.theonion.com.
Netanyahu chiama al ritorno israeliano nell’antica patria dell’Iran
GERUSALEMME – Dichiarando che è tempo che il suo popolo viva di nuovo sul proprio suolo ancestrale, giovedì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha iniziato a fare appello per il ritorno israeliano nell’antica patria dell’Iran.
“La terra dell’Iran è stata per lungo tempo parte del nostro patrimonio e imploriamo la comunità internazionale di lavorare con noi per assicurare allo stato ebraico indipendente il suo ritorno lì”, ha detto Netanyahu, aggiungendo che Israele è disposto a usare la forza militare, se necessario, per rioccupare tutte le 636.400 miglia quadrate dell’attuale Iran che storicamente erano incluse nella terra promessa conferita al popolo ebraico dal mandato biblico.
“Le cosiddette città islamiche di Teheran, Mashhad, Isfahan e dozzine di altre sono state fondate su quelli che un tempo erano antichi regni ebraici, per non parlare di quanti dei nostri siti più sacri sono attualmente occupati dall’Iran, incluso il Santuario sacro Imam Reza, la Moschea Jamkaran e il Tempio del Fuoco zoroastriano di Chak-Chak. Di fatto, l’Iran ospita la più alta concentrazione di antichi luoghi sacri ebraici in tutto il mondo al di fuori di Mecca, Lumbini e Città del Vaticano. Chiediamo che al popolo ebraico sia permesso di tornare a governare le nostre ancestrali terre di origine persiana.”
Al momento di andare in stampa, Netanyahu aveva approvato piani per iniziare la costruzione di un grande insediamento israeliano nel centro di Teheran.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte: http://normanfinkelstein.com/2018/05/12/slowly-but-surely-its-beginning-to-sink-in-a-clinical-lunatic-is-at-the-helm-of-the-jewish-state/