Ormai credo che Israele sarà ricordato come il capitolo più buio della storia ebraica e oltre. Copertina: Giovani manifestanti palestinesi alla barriera di Gaza reggono cartelli in ebraico: “Soldato, noi non siamo oggetti, siamo esseri umani”.
Gilad Atzmon, 14 maggio 2018
Il sionismo ha promesso di risolvere il problema ebraico. Ha promesso di sistemare gli ebrei della diaspora attraverso un “ritorno a casa”, per rendere gli ebrei amati, empatici, legandoli alla terra; in sostanza, per renderli “persone come tutte le altre persone”.
Le orribili scene che arrivano da Gaza oggi dimostrano che il sionismo ha fallito miseramente. Lo stato ebraico è imbarazzante per il suo tentativo umanistico originario e per l’umanità in generale.
Proprio oggi, almeno 43 manifestanti palestinesi sono stati uccisi e 2.200 feriti dalle truppe israeliane alla barriera con Gaza. Alcuni rapporti suggeriscono che metà delle ferite sono state causate da munizioni vere. Questa è una notizia devastante. La criminalità di Israele è istituzionale. Non si tratta di uno stravagante cecchino che ride mentre spara a un giovane palestinese al ginocchio, paralizzandolo per tutta la vita. Israele sta mostrando un sistematico apparato omicida gerarchico progettato per sostenere l’oppressione degli indigeni della terra per un periodo illimitato.
Nonostante il sogno sionista, lo stato ebraico non è amato dai suoi vicini. Non è amato nemmeno dal resto del mondo. In effetti, le azioni di Israele suscitano repulsione globale. Invece di risolvere il problema ebraico, il sionismo ha solo riposizionato il problema e amplificato i sintomi che aveva promesso di eliminare.
La verità può essere una nozione inquietante; non importa quanto si cerchi di soffocarla, la verità riesce a venire fuori. Di conseguenza, è impossibile cogliere la storia della sofferenza ebraica senza prendere in considerazione le atroci azioni dello stato ebraico. Come spesso accade, la politica israeliana è guidata da un rigetto completo dell’altro. L’operazione militare israeliana a Gaza è semplicemente una licenza d’uccidere. Si spererebbe che uno stato che si autodefinisce lo Stato ebraico fosse leggermente più attento al suo uso eccessivo della forza.
Ormai credo che Israele sarà ricordato come il capitolo più buio della storia ebraica e oltre.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte:http://www.gilad.co.uk/writings/2018/5/14/jewish-past-vs-jewish-state