La vignetta che critica la nuova legge dello Stato ebraico di Avi Katz sul Jerusalem Report riproduce il selfie dei legislatori del Likud dopo che la legge è stata approvata. Copertina – Avi Katz (Facebook)
Toi Staff, 25 luglio 2018
Un vignettista, veterano israeliano, martedì è stato cacciato dalla rivista per cui lavorava da quasi tre decenni a causa di un’illustrazione che ritrae il primo ministro Benjamin Netanyahu e i legislatori del Likud come i maiali della “Fattoria degli animali” di George Orwell.
La vignetta di Avi Katz riproduce una foto di Netanyahu e alcuni membri del suo partito del Likud mentre scattano un selfie alla Knesset dopo il passaggio, la scorsa settimana, della cosiddetta legge dello Stato ebraico.
La legge, che definisce Israele come stato-nazione del popolo ebraico, ha avuto un’accoglienza contrastante, con alcuni critici che l’hanno condannata come discriminatoria nei confronti dei cittadini non ebrei del paese.
Alludendo alla legge, il disegno di Katz – in cui tutte le figure hanno teste di maiali – include la citazione di Orwell “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
“La fattoria degli animali”, che racconta la storia di una rivolta degli animali in una fattoria contro i proprietari umani e le sue conseguenze, è vista come un’allegoria dell’Unione Sovietica a seguito della rivoluzione comunista e del totalitarismo che accompagnò la successiva ascesa al potere di Joseph Stalin.
La pubblicazione della vignetta martedì sul Jerusalem Report, rivista quindicinale pubblicata dal Jerusalem Post, è stata accolta dagli elogi di alcuni e dalla rabbia di altri utenti dei social media, con molte obiezioni sui politici del Likud ritratti come maiali, animali percepiti fra i più ritualmente impuri nel giudaismo.
Dopo il clamore, il Jerusalem Post ha annunciato che non avrebbe più lavorato con Katz.
“Avi Katz è un disegnatore che ha lavorato come freelance al Jerusalem Post e, sulla base di considerazioni editoriali, è stato deciso di non continuare il rapporto con lui”, si legge in una dichiarazione in lingua ebraica.
Katz, al momento, non ha commentato. Lavorava per il Jerusalem Report dal 1990.
Dopo che è stato licenziato, il festival Animix ha lanciato una campagna di raccolta fondi per assumere Katz fino a che non ottiene un altro lavoro.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org