La nuova legge “stato-nazione” di Israele segue le orme di Jim Crow, dell’Indian Removal Act e delle leggi di Norimberga.
26 luglio 2018 Susan Abulhawa
A più di 80 anni dalla promulgazione nella Germania nazista di quelle che vennero conosciute come le Leggi Razziali di Norimberga, i legislatori israeliani hanno votato a favore della cosiddetta “legge dello stato-nazione”. In tal modo, hanno sostanzialmente codificato la “supremazia ebraica”, approvando una legge che rispecchia efficacemente la legge nazista della stratificazione etnoreligiosa della società tedesca.
La “legge dello stato-nazione” di Israele stabilisce nel suo primo articolo che “l’applicazione del diritto all’autodeterminazione nazionale nello stato di Israele è esclusiva per il popolo ebraico”. In altre parole, gli 1,7 milioni di cittadini palestinesi di Israele, gli abitanti nativi che sono riusciti a rimanere nelle loro case quando gli ebrei europei hanno conquistato parti della Palestina storica nel 1948, saranno senza sovranità o rappresentanza, vivendo per sempre alla mercé degli ebrei israeliani.
Allo stesso modo, la prima delle leggi di Norimberga, la legge sulla Cittadinanza del Reich, considerava la cittadinanza un privilegio esclusivo per le persone di “sangue tedesco o affine”. Le altre venivano classificate come soggetti statali, senza diritto di cittadinanza.
Dal momento che non esisteva un modo scientificamente valido per distinguere i tedeschi ebrei dal resto della società tedesca, i legislatori esaminavano l’albero genealogico delle persone per determinare la loro ebraicità. Chiunque avesse tre o quattro nonni ebrei era definito ebreo, indipendentemente dal fatto che quell’individuo si identificasse come ebreo o appartenesse alla comunità religiosa ebraica.
Ciò non sarà necessario per i cittadini palestinesi di Israele perché, dalla sua creazione nel 1948, Israele ha messo in atto dei protocolli per garantire che i non ebrei non si integrino nella società ebraica tradizionale.
Questo ci porta alla seconda legge di Norimberga: la Legge per la Protezione del Sangue Tedesco e dell’Onore Tedesco, che cercava di impedire la mescolanza del sangue ariano, mescolanza definita come “contaminazione della razza”.
La nuova “legge dello stato-nazione” può anche non menzionare ufficialmente “la contaminazione della razza”, ma in Israele sono già in vigore leggi contro i matrimoni misti, mascherate da una legislazione volta a proteggere i valori tradizionali. Il matrimonio può essere celebrato solo da funzionari religiosi e il rabbinato ortodosso ha una competenza esclusiva sui matrimoni ebraici. Il matrimonio interreligioso all’interno di Israele è severamente vietato dalla legge.
La Legge sulla Bandiera del Reich, che stabiliva il nero, il rosso e il bianco come i colori nazionali della Germania, e la bandiera con la svastica come la nuova bandiera nazionale, faceva parte delle leggi di Norimberga.
La seconda clausola della “legge dello stato-nazione” israeliana riguardante i simboli nazionali indica in modo simile che “la bandiera dello stato è bianca, due strisce blu vicino ai bordi e una stella blu di David al centro”. Due giorni dopo che la legge è stata approvata, la polizia israeliana e i militari hanno arrestato un ragazzo palestinese perché sventolava una bandiera palestinese davanti alla moschea di Al Aqsa, nella Gerusalemme occupata.
La terza clausola della nuova legge dello stato-nazione ribadisce la rivendicazione illegittima di Israele su Gerusalemme come sua esclusiva capitale, una rivendicazione illegale e internazionalmente non riconosciuta che è stata incoraggiata dalla controversa decisione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di spostare l’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme .
È interessante notare, tuttavia, che questa nuova legge non definisce i confini di stato e Israele rimane l’unico paese al mondo senza confini dichiarati. Ciò non sorprende, dal momento che Israele è uno stato coloniale in continua espansione, anche se la sua ammissione alle Nazioni Unite nel 1948 dipese dalla rivendicazione delle sole zone dell’armistizio del 1948, che non includono Gerusalemme o altre parti della Cisgiordania.
Questa nuova legge segna anche l’inizio della cancellazione dell’arabo come lingua di stato, in quanto decreta che l’ebraico è l’unica lingua ufficiale, mentre l’arabo ha uno “status speciale”. La sua quarta clausola spiega inoltre che l’uso della “Lingua araba [sic]” “sarà istituzionalmente regolato dalla legge”.
Per quanto riguarda i 4,5 milioni di Palestinesi che vivono a Gaza e in Cisgiordania, e che non hanno la cittadinanza israeliana, la legge dello stato nazionale allude al loro destino nella settima clausola, che afferma: “Lo stato considera gli insediamenti ebraici come un valore nazionale e lavorerà per incoraggiare e promuovere la loro istituzione e il loro sviluppo “.
Semplicemente, Israele continuerà a lavorare per costruire colonie di soli ebrei su terra palestinese sequestrata, ostensibilmente dove secondo gli Accordi di Oslo si sarebbe dovuto formato uno stato palestinese.
Possiamo quindi aspettarci che ulteriori insediamenti accelereranno l’allontanamento forzato dei Palestinesi per essere sostituiti da ebrei “importati”. Sappiamo dalle modalità con cui negli ultimi decenni sono stati costruiti gli insediamenti, che questo processo avviene attraverso l’espropriazione sistematica, l’emarginazione, la ghettizzazione e il furto a danno degli abitanti indigeni palestinesi. Questo processo ricorda da vicino il “Destino Manifesto” con la rimozione e l’emarginazione delle Prime Nazioni nel Nord America.
I media occidentali dovrebbero smettere di usare parole atte a minimizzare ciò che è avvenuto, definendo “controversa” la legge dello stato-nazione quando in realtà questa codifica i peggiori impulsi umani, attraverso una legge i cui principi e contenuti sono stati sostenuti e applicati dalla Germania nazista, dalle Leggi Jim Crow e da quelle dell’ Indian Removal America, oltre che da altri abominevoli episodi della storia umana.
Trad. Grazia Parolari “Contro ogni specismo, contro ogni schiavitù”– Invictapalestina.org
Fonte: https://www.aljazeera.com/indepth/opinion/israel-nation-state-law-parallels-nazi-nuremberg-laws-180725084739536.html