Migliaia di Israeliani hanno partecipato all’evento, pubblicizzato come la più grande lezione di arabo al mondo, in segno di protesta contro la nuova legge nazionalista che esclude i cittadini palestinesi di Israele dall’identità nazionale e declassa l’arabo dal suo status di lingua ufficiale.
di Edo Konrad 31 luglio 2018
Migliaia di Israeliani ebrei e palestinesi hanno preso parte lunedì sera a quella che è stata annunciata come la “più grande lezione di arabo al mondo” nella piazza Habima di Tel Aviv, un evento organizzato per protestare contro la nuova legge di Israele stato- nazione , che ha tolto all’arabo il suo status di lingua ufficiale.
L’evento, organizzato da numerose organizzazioni che promuovono la convivenza e la pace, comprendeva una lezione di arabo di 15 minuti, oltre a un numero di esibizioni musicali, discorsi e poesie. Le organizzazioni hanno allestito alcuni stand dove hanno distribuito volantini per le lezioni di arabo e uno stand che vendeva magliette con la scritta “Parlo arabo” sia in arabo che in ebraico.
“L’idea era di combinare nelle strade di Tel Aviv lezioni di arabo con un grande evento sulla cultura palestinese come risposta alla Legge dello Stato – Nazione Ebraica”, ha scritto il portavoce Samah Salaime, uno degli organizzatori dell’evento. “Alla fine abbiamo optato per una lezione di arabo collettiva.”
“È ovvio che l’arabo non scomparirà, indipendentemente dalla legge”, ha aggiunto Salaime. “La legge è simbolica, ma questa lotta riguarda la costruzione di un Paese e di un futuro condiviso in questa terra”.
Dopo alcuni discorsi introduttivi e una breve esibizione musicale della cantante Miriam Awad, Salaime è salito sul palco per pronunciare un discorso infuocato contro i tentativi del governo di “spegnere la luce alla fine del tunnel”.
“Siamo i binazionalisti, i bilinguisti, noi siamo il sogno del futuro … abbiamo spazio per i Palestinesi accanto agli Ebrei, per gli Arabi e gli Israeliani, e per chiunque si definisca come parte di questo Paese”, ha detto Salaime alla folla. “Siamo orgogliosi e siamo consapevoli del prezzo che paghiamo per restare uniti. Non sosteniamo nella Knesset una coalizione distruttiva che prende i nostri soldi per le sue istituzioni, i suoi insediamenti e il suo messianismo “.
Più tardi, tramite divertenti domande e risposte,Maria Miguel De Pina, un’insegnante di arabo di Nazareth, ha insegnato alla grandissima folla alcune utili frasi in arabo, come “Sono molto felice” e “Ti amo”, così come parti del corpo e nomi di animali.
L’evento ha visto anche le esibizioni della famosa cantante araba Mira Awad e recitazioni dei poeti Mizrahi Almog Behar e Yossi Zabari. Behar, di origine ebraica irachena, ha detto alla folla che a seguito della Legge dello Stato – Nazione Ebraica, gli Israeliani devono iniziare a chiedere a tutte le scuole di insegnare l’arabo – sia parlato che scritto – “per cominciare a liberarci dalla separazione e dalle catene con le quali lo Stato ha imprigionato”.
“Dobbiamo imparare che solo la collaborazione arabo-ebraica può cambiare la vita in questo Paese, porre fine all’oppressione e all’occupazione, e lavorare per l’uguaglianza, per la democrazia e per una soluzione al conflitto”, ha detto Behar alla folla.
Parlando alla rivista +972 prima della sua esibizione, Zabari, un ebreo Mizrahi che ha fatto notizia due anni fa quando il ministro della cultura Miri Regev ha recitato nel suo spettacolo insieme all’artista hip-hop palestinese Tamer Nafar, ha detto che crede sia necessario stare con le minoranze israeliane contro i ghiribizzi di chi è al potere. “Specialmente in questi giorni, chiunque abbia gli occhi aperti può vedere la segregazione, la separazione e le vessazioni delle minoranze, siano essi rifugiati, arabi o LGTBQ. Dobbiamo rendere la nostra posizione chiara “.
L’evento è stato sponsorizzato dall’organizzazione educativa bilingue Hand in Hand, da Givat Haviva, da The Abraham Fund e da Sikkuy.
Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” Invictapalestina.org
Fonte: https://972mag.com/worlds-largest-arabic-lesson-a-rebuke-to-the-jewish-nation-state-law/136960/