Resumen Latinoamericano, 8 de agosto 2018
In tutto il mondo nel 2018 ci sono stati diverse iniziative di solidarietà a BDS Palestina, che dimostrano il crescente appoggio ai diritti umani dei palestinesi, con la conseguente denuncia dei crimini commessi da Israele: ci sono state prese di posizione di parlamentari, amministrazioni comunali, università, sindacati, istituzioni culturali, artisti e moltissimi cittadini comuni.
Su Resumen Latinoamericano, all’inizio di agosto, si è voluto dare spazio a 70 momenti pubblici di appoggio alla causa palestinese, proprio mentre si ricordava il settantesimo anniversario della Nakba, o “Catástrofe”, quando i palestinesi hanno dovuto patire in prima persona l’espulsione violenta dalle proprie case per consentire l’insediamento forzato ebraico.
Governi, partiti politici e parlamentari
1 – Dopo il massacro israeliano di 60 palestinesi in Gaza, avvenuto il 14 maggio 2018, il senatore statunitense Patrick Leahy esige dal Dipartimento di Stato degli USA che si determini immediatamente quali unità militari statunitensi sono coinvolte nelle operazioni israeliane
2 – Socialist International, una associazione di 140 partiti, di cui 35 al governo in stati diversi, incomincia il proprio appoggio a BDS, chiedendo un embargo militare nei confronti di Israele, affinchè cessino le sue continue violazioni dei diritti umani.
3 – La congresista statunitense Betty McCollum dichiara: “Dobbiamo garantire che nessun dollaro delle imposte sostenga i maltrattamenti e gli abusi contrio i bambini palestinesi”. Inoltre invitò i suoi colleghi a patrocinare HR 4391: un progetto di legge che vuole proibire l’utilizzo di fondi statunitensi in operazioni israeliane contro i palestinesi.
4 – Il leader del Partito Socialista britannico, Jeremy Corbyn, conferma l’impegno del suo partito nel verificare la vendita di armi ad Israele da parte della Gran Bretagna.
5 – Il deputato laborista Chris Williamson suggerisce l’appoggio a BDS in difesa dei diritti del popolo palestinese.
6 – In Spagna, il partito Podemos esige un embargo militare contro Israele, mentre il PSOL, partito portoghese, lancia un appello per sospendere tutte le relazioni militari e diplomatiche tra Spagna e Israele.
7 – Belgio, Irlanda e Lussemburgo hanno richiamato i propri ambasciatori da Israele, dopo il massacro del 14 maggio a Gaza.
8 – Sudafrica e Turchia richiamano i propri ambasciatori in Israele per un consulto e la Turchia chiede formalmente l’allontanamento dell’ambasciatore israeliano.
9 – Lo Scottish Green Party diffonde un bellissimo video educativo sul perché bisognerebbe appoggiare le campagne di BDS.
Why boycott Israel? This week's atrocities have proven why.
Pubblicato da Ross Greer MSP – Scottish Greens su Giovedì 17 maggio 2018
10 – Il Partito Verde canadese dichiara ufficialmente che il proprio paese dovrebbe sospendere il commercio militare con Israele, colpevole di violare tutte le norme di diritto internazionale.
11 – In una storica votazione, il Senato irlandese approva un progetto di legge che proibisce l’importazione di beni e servizi prodotti in “insediamenti illegali costruiti in territori rubati”
12 – Norvegia apre la strada per un progetto simile a quello irlandese.
13 – I Democratici della California votano in appoggio ad un progetto di legge che imporrebbe il divieto di utilizzo di soldi provenienti dalle imposte statali in azioni di maltrattamento nei confronti di bambini da parte dello stato israeliano. Analogamente si sono opposti con il proprio voto ad una proposta di legge che vorrebbe silenziare le azioni di BDS..
14 – Un parlamentare francese si chiede perché la Francia non condanna il blocco illegale di Israele nei confronti di Gaza.
15 – Il Movimento BDS è stato proposto per il Premio Nobel per la Pace da un parlamentare norvegese del partito progressista Rødt (RED)
Prese di posizioni delle autorità locali
16 – Dublín diventa la prima capitale europea che sostiene BDS, mentre si chiede di annullare accordi con la compagnia Hewlett Packard (HP) per la sua complicità con Israele.
17 – Durham, North Carolina, diventa la prima città degli Stati Uniti a vietare al proprio dipartimento di polizia di partecipare a scambi internazionali con l’esercito o la polizia israeliana. Con voto unanime, il Comune di Durham ha vietato collaborazione con agenzie internazionali che avrebbero voluto dare agli ufficiali di Durham “addestramento in stile militare” in contrasto con la visione della città per la sicurezza della comunità.
18 – Molte città importanti spagnole si esprimono a favore dei diritti dei palestinesi, denunciando la decisione del Presidente Trump di spostare l’ambasciata a Gerusalemme, chiedendo formalmente un embargo nei confronti di Israele. Così si esprime la municipalità di Barcellona, mentre Valenza diventa la più grande città al mondo che si dichiara “libera” dall’aparthied israeliano e appoggia ufficialmente le azioni di boicottaggio di BDS.
19 – Napoli, Torino, Firenze e Bologna chiedono formalmente l’embargo di armi nei confronti di Israele, mentre San Giuliano Terme si esprime formalmente a favore del movimento BDS.
20 – In Cile, il Consiglio regionale di Los Rios, uno dei 15 governi regionali, approva una risoluzione che invita il governo nazionale a “condannare la repressione militare contro i palestinesi nella Striscia di Gaza” e a “rivedere l’accordo di cooperazione” tra l’esercito cileno e l’esercito israeliano fino a quando non sarà sicuro che i diritti umani palestinesi siano rispettati. La città di Valdivia, la capitale di Los Rios, chiede anche la revisione degli accordi militari e la fine di “tutti i negoziati e i trattati economici con Israele”.
21 – In Scozia, il Consiglio comunale di Glasgow promette ai sostenitori dei diritti palestinesi che non sponsorizzerà più fiere di armi con fabbricanti di armi israeliani e farà in modo che le linee guida della città per ospitare eventi riflettano il principio che “Glasgow è una città che rispetta i diritti umani”.
22 – Il consiglio della Contea di Monaghan, Irlanda, diventa la quinta autorità pubblica irlandese in appoggio al movimento BDS, dopo Dublíno, Derry, Donegal e Galway.
Si espongono sportivi, musicisti ed artisti
23 – La squadra di calcio argentina si è rifiutata di giocare con la selezione israeliana prima dei Campionati del Mondo di Russia
24 – La cantante Shakira cancella il suo concerto previsto in luglio a Tel Aviv, a seguito di una campagna di boicottaggio di Israele promossa da attivisti libanesi, colombiani, statunitensi, palestinesi ed anche israeliani
25 – Più di 500 artisti latinoamericani hanno aderito al boicottaggio di Israele.
26 – Natalie Portman pubblicamente si rifiuta di viaggiare in Israele per ritirare il Premio Génesis, direttamente collegato con il Primo Ministro Israeliano. La cerimonia è stata cancellata.
27 – Decine di complessi musicali del Regno Unito aderiscono al boicottaggio di Israele dopo il massacro di maggio.
28 – Tiago Rodrigues, direttore del Teatro Nazionale del Portogallo, cancella la sua partecipazione ad un festival musicale in Israele, diventando così il primo direttore teatrale europeo che aderisce al boicottaggio..
29 – Il Sindaco di Dublino e il vincitore dell’Eurofestival irlandese Charlie McGettigan invitano tutti gli stati europei a boicottare l’Eurofestival 2019, che dovrebbe svolgersi in Israele.
30 – Quasi l’8% della popolazione islandese, più di 25.000 persone, firmano la petizione per boicottare il prossimo Eurofestival
31 – 11 artisti e direttori si ritirano dal Festival del cinema LGBT di Tel Aviv
32 – Gilberto Gil, leggendario musicista brasilianoun cancella il suo spettacolo del 4 luglio a Tel Aviv.
33 – Jean-Luc Godard ed altri 80 artisti francesi si rifiutano di partecipare ad una Manifestazione congiunta Francia Israele, per promovuore il cinema israeliano, organizzata a giugno di quest’anno.
34 – Il Sindacato Generale dei Lavoratori Tunisini aderisce all’appello di BDS per il boicottaggio accademico e culturale di Israele.
35 – Alcuni artisti si ritirarono dal Festival pop kultur di quest’anno, patrocinato dall’ambasciata israeliana a Berlino: Brian Eno, il complesso britannico Shopping, il cantautore Richard Dawson, il musicista galleseel Gwenno e l’artisista statunitense John Maus fueron los primeros en retirarse del festival de este año. Due gruppi musicali progressisti ebrei che vivono in Germania aderirono al boicottaggio.
36 – Personaggi culturali di spicco come Massive Attack, Angela Davis, Patti Smith, Danny Glover, Viggo Mortensen, Peter Gabriel e Tunde Adebimpe condannarono pubblicamente il festival artistico Ruhrtriennale in Germania, perché inizialmente era stata ritirata la Band Young Fathers, colpevole di essersi pronunciata a favore del popolo palestinese. L’organizzazzione del Festival ha successivamente riammesso la band, dimostrando che il boicottaggio di Israele è semplicemente una libera espressione d’opinione.
37 – Nel campo sportivo, in 30 città italiane si è protestato contro Israele durante il Giro d’Italia che è cominciato proprio in Israele. Il presidente dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, Renzo Ulivieri ha dichiarato in tale occasione: “ non guarderò il Giro d’Italia, viva il popolo palestinese”
38 – I rappers statunitensi Tyga e Fat Joe cancellarono la loro partecipazione ad un festival israeliano, che successivamente fu definitivamente annullato.
39 – Una università ed un centro di ricerca tailandesi hanno interrotto le proprie relazioni con l’università Ariel, costruita in un insediamento illegale israeliano.
40 – L’autrice britannica Kamila Shamsie dichiara di rispettare il movimento pro palestinese BDS e per questa ragione si rifiuta di pubblicare le proprie opere in Israele. La sua scelta sarà condivisa da molti altri scrittori.
La società civile internazionale intensifica le proprie posizioni a favore della causa palestinese
41 – Amnesty International sollecita l’embargo delle armi dirette a Israele.
42 – Human Rights Watch documenta i crimini di guerra di Israele contro i palestinesi, proponendo anche sanzioni nei confronti dei funzionari implicati nelle continue violazioni dei diritti umani.
43 – Il Coordinamento dei Comitati Palestina , PECC, rilancia un embargo militare nei confronti di Israele.
44 – Alla campagna di emargo si unisce il Foro Svizzero per i Diritti Umani in Israele Palesina.
45 – 42 organizzazioni della società civile di 7 paesi dell’Asia (Giappone, Corea del Sud, Malesia, Thailandia, India e Pakistan, richiedono con forza alla ONU che pubblichi i dati relativi alle industrie che operano negli insediamenti illegali israeliani in territori palestinesi.
46 – La American Civil Liberties Union (ACLU) vince una causa presso il Tribunale Federale del Kansas facendo annullare la legge dello stato nordamericano che cercava di mettere a tacere coloro che boicottavano Israele. Dopo la sentenza, il Kansas cambia la legge e non richiede più che i propri dipendenti certifichino di non boicottare Israele!
47 – Analogamente nel Massachusetts non passa un progetto di legge che avrebbe impedito allo stato di firmare contratti con chi apertamente partecipa alle campagne contro Israele.
Sindacati e movimenti sociali
48 – Le principali organizzazioni del movimento delle donne in India, che rappresentano più di 10 milioni di donne, appoggiano il movimento BDS e chiedono la liberazione dei bambini palestinesi imprigionati.
49 – I movimenti di negri nordamericani pubblicano un’energica dichiarazione di solidarietà con il popolo palestinese.
50 – La Federazione dei Sindacati Giornalisti della Spagna e il Sindacato dei Lavoratori delle Telecomunicazioni di Irlanda appoggiano ufficialmente il BDS.
51 – Figure afroamericane statunitensi di spicco,, come Jesse Williams, Rosario Dawson, Tom Morello, Michelle Alexander, Danny Glover, Vic Mensa, Angela Davis y Talib Kweli, appoggiano la petizione di Dream Defenders a favore del HR 4391, il progetto di legge che impedirebbe l’utilizzo dei contribuenti nordamericani a favore di Israele
52 – 40 organizzazioni ebraiche di tutto il mondo ( dagli Stati Uniti al SudAfrica, dal Canadà alla Nuova Zelanda, dalla Germania al Brasile, dal Regno Unito alla Francia, dai Paesi Bassi allo stesso Israele) riconoscono che il movimento BDS ha dimostrato impegno di lotta “contro l’antisemitismo e tutte le forme di razzismo”. Nello stesso tempo, condannano con forza tutti gli intenti di soffocare le critiche alle politiche e alle ingiustizie di Israele.
53 – 150 sindacati, partiti e Ong di 16 diversi paesi europei chiedono all’Unione Europea di non finanziare più le compagnie di armi israeliane, finchè Israele non cessi le sue atroci violazioni dei diritti umani.
54 – L’Organizzazione Nazionale dei Docenti di Irlanda, INTO, vota in appoggio alla posizione del Congresso Irlandese di Sindacati , ICTU, sulla Palestina, compreso un pieno appoggio alle azioni di BDS.
Industrie
55 – Adidas, raccogliendo l’invito di un centinaio di club sportivi palestinesi, smette di patrocinare la Associazione di Football di Israele, in quanto comprende delle squadre presenti nei territori occupati.
56 – Il gigante francese nel campo dell’affitto di automobili, Europcar, chiude le proprie postazioni di affitto nei territori occupati, così come già avevano fatto altre compagnie internazionali. Contemporaneamente, un’altra famosa ditta francese, la Systra, promette di ritirarsi quanto prima da un progetto di espansione della ferrovia leggera di Gerusalemme, uno strumento in più nelle mani di Israele per la sua occupazione illegale della stessa città.
57 – Il direttore esecutivo di Versarien, impresa di ingegneria partner di Israel Aerospace Industries , conferma la propria perdita di 4 milioni di dollari a causa della campagna di BDS.
58 – Una ditta turca di alto profilo si rifiuta di collaborare nella costruzione della nuova ambasciata statunitense a Gerusalemme.
59 – Una impresa di costruzione giordana si rifiuta di vendere materiali per la costruzione del gasdotto che dovrebbe collegare la Giordania con Israele.
60 – La multinazionale Hewlett Packard (HP) si troverà quasi sicuramente ad affrontare perdite potenziali di quasi 120 milioni di dollari in India, dopo che l’associazione studentesca più grande dello stato indiano, con 4 milioni di affiliati, ha aderito alla campagna di BDS, decidendo di boicottare l’impresa, complice di Israele.
61 – La campagna di BDS in Giappone ha ottenuto che Honda cancellasse il suo evento patrocinato dal governo israeliano, evento previsto nello stesso Israele con la partecipazione del motociclista Joe Roberts, fin da subito contrario alla realizzazione della manifestazione nei territori occupati di Israele.
62 – La Olimpia Food Co-op, la principale ditta di cibo negli Stati Uniti, ha scelto di boicottare i prodotti israeliani, vincendo anche una causa contro di loro intentata dal governo israeliano.
Università e Consigli di Studenti
63 – Gli studenti del Barnard College (Università Columbia) a New York, votano a stragrande maggioranza il boicottaggio nei confronti di Israele, sostenendo che lo stesso Barnard avrebbe aderito. Analogamente, si pronunciano una cinquantina di gruppi di studenti dell’Università di New York e il governo studentesco dell’Università Statale della California- East Bay.
64 – Nell’Università del Cile, il 99% degli studenti della Facoltà di Filosofia e Scienze Umanistiche vota per il boicottaggio promosso da BDS, occupando simbolicamente l’edificio centrale dell’Università per protestare contro la Nakba palestinese in corso e il recente massacro a Gaza.
65 – 38 gruppi di studenti dell’Università di Cambridge aderiscono alla campagna di boicottaggio di BAE Systems e Caterpillar per la loro riconosciuta partecipazione alle azioni criminali del governo israeliano.
L’ Università di Manchester,chiude definitivamente la vendita nel proprio campus di Hummus Sabra. Sabra è di proprietà congiunta della PepsiCo e Strauss Group. Strauss sostiene la Brigata Golani dell’esercito israeliano, responsabile di atrocità contro la popolazione inerme palestinese.
66 – Il congresso studentesco del Sudafrica (SASCO), dopo il massacro del 14 maggio, afferma il proprio appoggio alle campagne di BDS. Contemporaneamente si appella al Ministero degli Esteri del SudAfrica affinchè “degradi” la propria ambasciata a semplice ufficio di collegamento tra stati, finchè Israele non cessi le proprie azioni violente contro il popolo palestinese.
67 – Gli studenti dell’Università George Washington votano perché si neghi l’accesso ai locali dell’università a quelle industrie complici nelle violazioni dei diritti umani dei palestinesi. Esigono contemporaneamente la cessazione di qualunque rapporto da parte dell’università con quelle industrie che forniscono beni e servizi all’esercito israeliano”.
68 – L’Unione Studenti d’Irlanda (USI), vota in appoggio a BDS, seguendo l’esempio dell’Università Nazionale d’Irlanda in Galway (NUIG), l’Istituto diTecnología Galway-Mayo (GMIT), la Queen’s University Belfast (QUB) e sindacati studenteschi del College Dublin (TCD).
Chiese e gruppi religiosi
69 – La Chiesa Episcopale, con i suoi 3 milioni di membri negli Stati Uniti, decide di rifiutare eventuali introiti da gruppi d’appoggio israeliani
70 – Christian Peacemaker Teams International appoggia il boicottaggio nei confronti di Hewlett Packard (HP), per la sua complicità nelle violazioni dei diritti umani da parte di Israele.
trad/sintesi . Mariateresa Messidoro – Invictapalestina
Fonte: Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (PACBI) / Traducción: Palestinalibre.org
http://palestinalibre.org/articulo.php?a=69772