Dicembre 15, 2015 12:05 (AGGIORNATO:. 16 DIC 2015 12:02)
BETLEMME (Ma’an) – i media israeliani hanno riferito che il ministro israeliano della Difesa Moshe Yaalon Martedì ha detto di aver bandito il gruppo dei veterani israeliani Breaking the Silence a partecipare a qualsiasi attività ufficiale con le forze israeliane.
La dichiarazione di Yaalon è stata fatta sui social media, attraverso i quali ha definito ipocriti il gruppo di veterani di sinistra per la diffusione di “falsa propaganda” contro le forze israeliane e lo stato di Israele nel tentativo di “legittimare” la loro associazione.
Breaking the Silence ha risposto al commento sui social media, dicendo che il gruppo è sotto attaccato da parecchi mesi”, attraverso una campagna pre-meditata, nella quale i membri della estrema destra, compresi parlamentari israeliani e funzionari eletti, con personaggi pubblici e organizzazioni di destra, stanno cercando di mettere a tacere sia noi che ogni dibattito relativo ai 48-anni- di lunga occupazione.”
Breaking the Silence è un’organizzazione composta da veterani israeliani che hanno prestato servizio nell’esercito “e testimoniano con la loro esperienza per spiegare al pubblico israeliano la realtà della vita di tutti i giorni nei territori occupati.”
Il gruppo produce video, raccoglie testimonianze e tiene conferenze – per lo più all’interno di Israele, ma a volte all’estero – sui crimini di guerra commessi dai vertici israeliani attraverso il suo esercito dal 1967.
L’acceso dibattito segue la breve detenzione di un soldato israeliano arrestato mentre entrava nel Regno Unito la scorsa settimana. Il soldato, come riportato, è stato arrestato per presunti crimini di guerra commessi contro i palestinesi nel corso del 2014 durante l’offensiva di Israele a Gaza.
Gruppi filo-palestinesi in tutto il mondo hanno raccolto i nomi di coloro che sono stati coinvolti nei 50 giorni di offensiva, che ha provocato la morte di oltre 2.100 palestinesi a Gaza, la maggior parte dei quali erano civili, nonché 64 soldati israeliani e sei civili israeliani. I nomi sono stati segnalati, ai vari tribunali di giustizia internazionale, secondo il diritto internazionale come criminali di guerra.
In seguito all’offensiva, gruppi internazionali come le Nazioni Unite e Amnesty International hanno condotto le indagini nell’ambito della campagna denominata “Operation Protective Edge” e hanno confermato che i gruppi militanti israeliani e palestinesi erano entrambi responsabili di crimini di guerra.
A seguito della detenzione del Regno Unito del soldato, che non è stato identificato, il Ministero della Difesa e leader all’interno dell’esercito hanno contattato il governo del Regno Unito e organizzare il suo rilascio.
All’inizio di questo mese, i membri di destra della Knesset del partito Likud hanno proposto un disegno di legge che limiterebbe il lavoro delle Ong straniere all’interno di Israele. Lo scopo del disegno di legge è un tentativo per arginare l’influenza delle ONG di sinistra sulla politica israeliana e sull’opinione pubblica, sia a livello nazionale che all’estero.
La proposta è uno dei numerosi progetti di legge che sono stati criticati da gruppi per i diritti israeliani, come Breaking the Silence, B’Tselem e Peace Now.
trad. Invictapalestina
fonte: http://www.maannews.com/Content.aspx?id=769349