Dopo decenni di segretezza statale, sotto la pressione delle famiglie delle vittime, il governo Netanyahu ha finalmente declassificato le prove formali, attualmente in fase di analisi, e inizia a riconoscere i fatti …
di Yannis Youlountas · Pubblicato il 24/07/2017 ·
Un anno fa, ho pubblicato l’articolo “Quando la società Bayer ha acquistato dei lotti di donne ad Auschwitz” (1) per discutere del traffico di cavie umane praticate nei campi di concentramento in Germania e Polonia, tra i leader nazisti e i capi capitalisti.
Non immaginavo allora che, cinque anni dopo la fine dell’Olocausto, era lo Stato di Israele che, appena fondato, avrebbe radunato migliaia di bambini ebrei, alcuni dei quali per farne delle cavie umane, anche per esperimenti medici spesso mortali.
Certo, conoscevamo già l’orrore che i palestinesi hanno vissuto per decenni, tra violenza, saccheggi e umiliazioni (2).
Ma in questa sequenza storica, c’è un’ulteriore dimensione simbolica: dalla sua creazione, lo Stato di Israele ha riprodotto in modo identico alcune pratiche subite dagli ebrei in Europa, e questo, su altri ebrei che sono venuti a cercare rifugio in Israele dallo Yemen.
Come è potuto succedere?
Durante la creazione di Israele nel 1948, tra i molti nuovi arrivati, gli ebrei sefarditi del Vicino Oriente furono talvolta disprezzati da alcuni ebrei askenaziti venuti dall’Europa. Senza che questo riguardasse tutti, ovviamente, c’era una forma di razzismo per quanto riguarda le differenze di colore della pelle, accento, stili di vita, installazione (la maggior parte dei Sefarditi viveva in tende o baraccopoli), o ancora, a riguardo al “sangue negro” riferito agli ebrei yemeniti. Il razzismo è un flagello che non si ferma alle porte di gruppi religiosi, tutt’altro, prova ne è il razzismo tra i cristiani negli Stati Uniti e in Europa durante i secoli.
48.000 ebrei yemeniti (i teymanim) erano appena stati trasportati in aereo durante l’operazione “tappeto volante” organizzata con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna tra il 1948 e il 1949. La maggior parte erano parcheggiati in condizioni spaventose vicino al villaggio di Rosh Hayin. È tra questi che sono stati rapiti tra i 3.000 e 5.000 bambini da squadre ospedaliere, ufficialmente incaricate di vaccinarli. Molti sono stati dichiarati morti o dispersi con stupore delle famiglie. A quel tempo, si vociferava sulla loro possibile adozione da parte di altre famiglie che vivevano in condizioni migliori, ma dei genitori che assolutamente volevano sapere iniziarono una lotta che alla fine condusse, 60 anni dopo, alla scoperta del terribile segreto di stato .
Il 14 giugno, il comitato investigativo della Knesset (parlamento israeliano) ha confermato l’ipotesi di numerosi ricercatori e avvocati rivelando numerosi documenti, tra cui lettere scambiate tra i direttori di vari ospedali in Israele che si rallegravano segretamente “di avere a disposizione materiale così abbondante a Rosh Hayin”. (Nato come campo di transito per gli Yemeniti è ora una città nel centro dello Stato, dove tuttora vivono gli ebrei yemeniti – ndt)
I membri della commissione d’inchiesta hanno anche rivelato la testimonianza di un’infermiera che descriveva esperimenti sulla “resistenza cardiaca dei [bambini] dello Yemen”. Altri documenti disponibili includono centinaia di certificati di morte in bianco e retrodatati che provano la morte programmata di molte cavie.
È ancora presto per fare il punto su questo mostruoso progetto, l’indagine continua e tutti i documenti della burocrazia del tempo non sono ancora stati declassificati. Ma possiamo già trarre una prima conclusione.
Senza offesa per antisemiti e razzisti di ogni tipo, l’orrore politico non ha religione o nazionalità. Perché questo orrore è solo la conseguenza logica del potere esercitato da alcuni umani su altri, come quello che succede in tutti i compartimenti della vita quotidiana.
Tutta la storia dell’umanità ne è la prova. Finché ci saranno leader e un’armata di valletti al loro servizio, l’orrore verrà di nuovo.
Contrariamente a quanto affermano nazionalisti e fondamentalisti da tutte le parti, non esiste gente migliore o peggiore di nessun altra, né eletta né maledetta, né salvata per sempre, né condannata per sempre. C’è solo un modo per organizzarci per bandire, e lo sappiamo bene, anche se sembra ancora un’utopia: sopprimere il potere e prenderci la vita nelle nostre mani.
Quante altre morti, miserie, guerre e genocidi, prima di scegliere finalmente il percorso della ragione, che uniscono veramente uguaglianza e libertà?
Trad. Carmela Ieroianni – Invictapalestina.org
(1) L’articolo in questione: http://blogyy.net/2016/10/11/when-bayer-bayer-bought-women-lots-of-auschwitz/
Più in generale, sulla decisione della “soluzione finale della questione ebraica” da parte dei ministri e burocrati nazisti riuniti a Wannsee nel gennaio 1942
(2) Raccomando a questo proposito l’ottimo documentario del mio amico palestinese Emad Burnat “Five Broken Cameras”:
Fonti:
https://www.timesofisrael.com/when-israeli-doctors-allegedly-tested-yemenites-for-negro-blood/
in francese:
https://www.letemps.ch/monde/2017/07/16/terribles-experimentations-jeune-israelien