Nella prima settimana di agosto 41 congressisti democratici USA sono andati in Israele con un viaggio sponsorizzato dalla American Israel Education Foundation, una sezione della potente AIPAC (American Israel Public Affairs Committee). “Questa è più ampia delegazione che abbia mai visitato Israele” ha vantato Steny Hoyer, leader della maggioranza democratica. Tuttavia si è verificato un fatto imprevisto: sono stati pochissimi i partecipanti al viaggio che hanno dato comunicazioni sulla loro vacanza. A parte i servizi sui media israeliani sul fatto che i congressisti dem sono stati ricevuti ed hanno applaudito Netanyahu, a parte gli incontri con i rappresentanti del partito repubblicano che già erano sul luogo, il fatto che i 41 Dem siano andati a visitare Israele lo si sarebbe saputo solo con qualche sforzo.
Al contrario, i 31 congressisti repubblicani in visita hanno twittato ampiamente, innondando i social media dei loro incontri con Netanyahu e delle loro visite alle installazioni militari.
L’assenza di commenti da parte dei Dem riflette la diffidenza che la base Dem nutre sui rapporti privilegiati degli USA con Israele. Una recente indagine mostra che la maggioranza dell’elettorato Dem è favorevole a sanzioni contro Israele in relazione agli insediamenti illegali, anche se la Camera ha votato a grande maggioranza la condanna alla campagna BDS. Un sondaggio mostra poi che due terzi degli americani, due contro uno, chiedono che i loro parlamentari vadano a visitare i loro collegi, piuttosto che non andarsene in gita in Israele al comando di un gruppo lobbistico israeliano.
I partecipanti alla delegazione hanno registrato sui social media pochi ricordi della loro visita, facendo pensare di voler evitare domande imbarazzanti ed approfondimenti di indagine e reazioni negative da parte di gruppi della sinistra radicale.
Alcuni dei 72 parlamentari USA che sono andati in Israele nell’agosto 2019
Traduzione a cura di Associazione di Amicizia Italo-Palestinese