di Tamara Nassar, 5 marzo 2020
La cantante canadese Celine Dion si esibirà quest’estate in un parco israeliano costruito su terra palestinese che subì pulizia etnica.
Dion dovrebbe esibirsi ad agosto durante il Tu B’Av, festeggiato da alcuni come il giorno di San Valentino di Israele.
Il luogo designato – Yarkon Park a Tel Aviv – è costruito sulle rovine di Jarisha, un villaggio che fu completamente spopolato dei suoi abitanti palestinesi dall’Irgun, una milizia sionista, nel maggio 1948.
Settimane prima, l’Irgun, sotto il comando del futuro primo ministro israeliano Menachem Begin, aveva compiuto il famigerato massacro nel villaggio di Deir Yassin, che aveva seminato panico e paura in tutta la Palestina.
Le forze paramilitari sioniste durante la Nakba del 1948 fecero pulizia etnica di circa 800.000 palestinesi per aprire la strada alla creazione dello Stato di Israele.
Lo Yarkon Park è stato luogo di numerosi concerti e festival che aiutano a imbiancare i crimini di Israele contro i palestinesi.
Col rifiuto dell’appello palestinese per un boicottaggio di Israele, questi concerti equivalgono a varcare una linea di picchetti internazionale.
La cantante canadese ha preparato un video-messaggio in cui esprime il suo entusiasmo per la propria esibizione “per la prima volta a Tel Aviv.”
Cinquanta fra musicisti, attori e artisti palestinesi stanno esortando Dion ad ascoltare l’appello della società civile palestinese a non esibirsi in Israele.
“Il regime israeliano di estrema destra sfrutta tutte le esibizioni di artisti internazionali per imbiancare, o ripulire con l’arte, la sua sistematica violazione dei diritti umani palestinesi”, hanno scritto gli artisti in una lettera che fa appello a Dion.
“In questo contesto, tutti gli artisti hanno l’obbligo etico di non nuocere alla nostra lotta per la giustizia”.
“Considera le parole di Mandela”
Da notare che Dion ha dato a uno dei suoi gemelli il nome di Nelson Mandela, che ha guidato il movimento di liberazione contro il governo dell’apartheid in Sudafrica.
Dion incontrò Mandela durante un viaggio in Sudafrica nel 2008 e pianse la sua morte nel 2013.
L’appello palestinese a Dion cita un commento fatto da Mandela in occasione della Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese nel dicembre 1997.
“Sappiamo troppo bene che la nostra libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi”, dichiarò Mandela.
“È con questo spirito che oggi sono venuto per unirmi a voi per aggiungere la nostra voce all’appello universale per l’autodeterminazione e sovranità palestinese”.
I firmatari esortano Dion a “considerare le parole di Mandela e il suo personale posto nei libri di storia”.
Il movimento palestinese di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni è modellato sulla campagna globale che contribuì a porre fine all’apartheid in Sudafrica.
Anche l’organizzazione Canadians for Justice and Peace in the Middle East esorta l’artista a cancellare l’esibizione.
E la Canadian BDS Coalition ha lanciato un appello a Dion. È stato firmato da Roger Waters e Thurston Moore, famosi per il loro lavoro con le band dei Pink Floyd e Sonic Youth, così come molti altri artisti.
Astroturfing *
4IL, una testata di propaganda del Ministero degli affari strategici di Israele, ha festeggiato l’esibizione di Dion in programma e invitato gli utenti dei social media a “mostrarle un po’ d’amore”:
L’app Act.IL, sostenuta dal governo israeliano, è stata utilizzata per lanciare una finta campagna sui social media popolari – una tattica nota come astroturfing – che indirizza gli utenti a elogiare la performance in programma della cantante:
Il gruppo di appoggio israeliano StandWithUs sta tentando di depoliticizzare il concerto di Dion.
“La musica non dovrebbe mai essere politicizzata, e invece di avvicinare le persone, i nemici stanno cercando di incoraggiare la divisione”, ha dichiarato il gruppo.
La famigerata bigotta islamofobica Pamela Geller è elettrizzata per l’imminente spettacolo di Dion, definendolo su Twitter un “fallimento del BDS”:
“I più grandi artisti del mondo affollano Israele”, ha aggiunto Geller.
Il promotore del concerto israeliano Shuki Weiss sta organizzando l’evento e finanziando la costruzione dell’anfiteatro dove si terrà il concerto di Dion.
Weiss è da lungo tempo un oppositore del movimento BDS e ha aiutato artisti a varcare la linea internazionale di picchetti stabilita dai palestinesi. Ha anche invitato il parlamento israeliano, la Knesset, a intervenire per convincere gli artisti a venire in Israele.
*Astroturfing – la pratica ingannevole di presentare una campagna orchestrata di marketing o di pubbliche relazioni sotto forma di commenti non richiesti da membri del pubblico. (Da Oxford English Dictionary)
Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina.org