Intervento di Miriam Pellegrini Ferri a P A R T I G I A N I !
Iniziativa internazionale ed internazionalista nel 60.esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo – Roma, Maggio 2005
Normalmente si festeggia il 25 aprile come un punto di arrivo. In realtà fu una tappa, importantissima del lungo cammino della classe operaia in primo luogo, ma anche di tutto il popolo, e per meglio dire di molti popoli europei e non.
Da quando, col mutamento della società feudale in società industriale capitalista, i contadini, i piccoli artigiani, i lavoratori in genere sono divenuti classe operaia, lo sfruttamento e per contro le lotte, sono divenute sempre più aspre, ma anche sempre più organizzate.
La classe operaia applicava principi internazionalisti e si dava gli strumenti idonei per le proprie rivendicazioni, come ad esempio le organizzazioni sindacali e le cosiddette Internazionali delle quali come si sa la prima fu creata a Londra nel 1864.
Il capitalismo tentò una via d’uscita scatenando la Prima Guerra Mondiale. Ma le cose gli andarono male. Lenin, cogliendo la buona occasione datagli proprio dai disagi che la guerra aveva procurato al popolo russo, diede la direttiva rivoluzionaria di insorgere.
Questa direttiva, nonostante le immense difficoltà, fu vittoriosa, e la capacità di Stalin di applicare le teorie di Lenin consentì l’inizio dell’edificazione socialista in quel paese.
Il capitalismo, allarmato per questo esempio russo, alimentava e finanziava la nascita del fascismo in Italia e, dopo qualche anno, l’avvento del nazismo in Europa, trovando gli individui adatti, senza scrupoli e purtroppo senza limiti.
In Asia, c’era il Giappone che offriva garanzie reazionarie avendo già invaso la Corea e tentando spesso di muovere guerre alla Cina.
E per il nostro paese, col fascismo, comincia l’epoca dei delitti di Stato, del manganello, degli incendi, dell’olio di ricino. Arroganza, ignoranza, sceneggiate, accompagnavano i delitti e gli arresti.
Così, gli oppositori riempivano le carceri e il confino. (Appunto per questo, vogliamo ricordare quest’ epoca col film “La Villeggiatura”). E cominciava la Resistenza.
Dopo i crimini del regime fascista in Spagna, in Etiopia, in Albania, in Jugoslavia, in Grecia, il nazista Hitler sentendosi potente, usciva dal controllo dell’imperialismo mondiale e scatenava una guerra in Europa allo scopo di dominarla totalmente.
Fu la grande abilità di Stalin col patto sottoscritto col tedesco Ribbentrop a permettere, più tardi, la vittoria contro il nazifascismo. Questo patto consentì all’Unione Sovietica di avere il tempo necessario per armarsi e per portare tutte le industrie oltre gli Urali.
Di fatto, le porte di Auschwitz furono aperte dall’Armata Rossa che entrò anche in Berlino.
Insomma, l’Armata Rossa fu determinante per questa vittoria, anche se la borghesia cerca di alterarne la verità.
Un’altra realtà alterata è quando si dice che gli alleati ci avrebbero liberato.
Noi sappiamo che, fino a Napoli, le città sono state liberate dai Partigiani. Solo Roma è stata costretta ad attendere gli alleati per una direttiva sbagliata ed opportunistica. Roma è stata eroica e si sarebbe liberata benissimo da sola.
Va sottolineato che i nazisti hanno firmato la resa al Comitato di Liberazione Nazionale. Quindi, a ben diritto reclamiamo questa vittoria sul crimine e sull’arroganza imperialista.
Questo convegno vuole appunto rivendicare tutto questo, così come a ben diritto possono rivendicare questa vittoria il popolo della Jugoslavia, e il popolo dell’Albania.
Oggi, noi tutti continuiamo ad essere Resistenti, contro un governo reazionario formato dai discendenti della genia fascista, e carretto di coda dell’imperialismo aggressore USA.
Vogliamo ricordare, allora, che in questa Resistenza contro l’odierno imperialismo, sono in testa il popolo palestinese, il popolo iracheno, i popoli dell’America Latina e in primo luogo la gloriosa Cuba – che tiene testa con grande dignità e convinzione alle minacce continue dell aggressore USA -, il popolo coreano – il più lungamente resistente dei popoli, che ininterrottamente dal 1912 ha resistito contro l’invasore giapponese, contro il nazifascismo e contro gli USA che pur se cacciati a mare nel 1952, continuano con minacce e ritorsioni -, e va ricordata la Resistenza dei popoli dell’ Africa costantemente defraudati, e tutti quei popoli che in forme diverse sono bersagliati dalle minacce, dai soprusi, dagli atti di terrorismo tanto in uso dall’odierno imperialismo.
Questo Convegno vuole non sono salvaguardare la memoria storica, ma essere un impegno collettivo di battaglia, di creatività per trovare nuove forme di lotta sempre più efficaci, perché questa nuova fase della Resistenza internazionalista veda il crollo dei disegni minacciosi dell’ imperialismo, restituisca il diritto all’autodeterminazione per tutti i popoli.
Viva la Resistenza contro il nazifascismo!
Viva la Resistenza contro il nuovo imperialismo USA!
Una risposta a “Partigiani!”