Gli utenti sui social media prendono in giro i “cattivi dei cartoni animati che rubano le caramelle”, poiché i funzionari israeliani collegano la vendita di dolciumi al terrorismo
Fonte: english version
Di Rayhan Uddin -17 agosto 2021
Immagine di copertina: Israele ha sequestrato 23 tonnellate di barrette di cioccolato, accusate di essere utilizzate per finanziare operazioni militari di Hamas (Screengrab/Twitter)
La decisione di Israele di confiscare 23 tonnellate di barrette di cioccolato dirette a Gaza perché utilizzate per finanziare le operazioni militari di Hamas ha suscitato il ridicolo online.
Secondo quanto riportato lunedì dal Times of Israel, funzionari della sicurezza hanno intercettato una spedizione di dolciumi mentre passava dall’Egitto in Israele al valico di frontiera di Nitzana.
Un’indagine congiunta dell’intelligence militare israeliana, dal National Bureau for Counterterror financing, e dal Tax Authority’s National Center for Cargo Inspection ha concluso che i prodotti erano diretti a Gaza e presumibilmente sarebbero stati venduti da Hamas per generare reddito.
Back to Israel: Defense Minister @gantzbe has signed an administrative seizure order to confiscate 23 tons of chocolate bars. Apparently, according to Israel, Hamas uses the sale of chocolate bars to funds their military wing. I'm not joking. pic.twitter.com/z64Y0yNqxM
— Anna Ahronheim (@AAhronheim) 16 agosto 2021
L’indagine ha collegato le barrette di cioccolato a due società di Gaza, la Al-Mutahidun Currency Exchange e la Arab al-Sin, che Israele ha designato come organizzazioni terroristiche sulla base del presunto finanziamento di Hamas.
Funzionari israeliani hanno detto ai giornalisti di essere stati in grado di sequestrare le barrette di cioccolato a seguito di un ordine di confisca firmato dal ministro della Difesa Benny Gantz.
“Israele continuerà ad agire per impedire l’emancipazione di Hamas, che sta costruendo una forza militare invece di prendersi cura della gente della Striscia [di Gaza] che sta crollando per la crisi economica”, ha detto Gantz.
“Continueremo a dare la caccia alle reti che finanziano il terrorismo, indipendentemente dal metodo che scelgono”.
“Il cattivo dei cartoni animati ruba le caramelle”
Molti utenti dei social media hanno deriso l’accusa che Hamas fosse finanziata dalla vendita di cioccolatini.
“Ah sì, la famigerata fonte di finanziamento di Hamas che viene utilizzata anche dai club delle scuole superiori e dalle squadre di baseball della Small League “, ha scherzato un utente.
It sometimes goes unnoticed but part of imperialism and apartheid is that you end up an actual cartoon villain stealing literal candy bars from children. https://t.co/lWPDbCMonh
— ProfessorCirno (@ProfessorCirno) 16 agosto 2021
Un altro utente ha reagito pubblicando la bandiera verde e bianca di Hamas, accanto al logo ufficiale delle Girls Scouts degli USA, che usa gli stessi colori.
Were they worried Hamas was planning to stand outside Target and say they were selling candy bars to pay for summer camp? https://t.co/70LGqNl10k
— Amanda Smith (@AmandaSmithSays) 16 agosto 2021
James Zogby, fondatore dell’Arab American Institute, ha affermato che la confisca ha dimostrato che Israele controllava Gaza “come le guardie carcerarie controllano una prigione”, contrariamente alle affermazioni israeliane secondo cui non occupa l’enclave.
“Israele ha sequestrato il cioccolato dicendo che era destinato al finanziamento di Hamas e poiché Hamas è un gruppo terroristico, ha il diritto di tagliare i finanziamenti”, ha scritto.
“Ma anche Israele è colpevole di crimini di guerra contro i civili palestinesi, avendone uccisi migliaia nel corso degli anni, impunemente. “Israele urla all’antisemitismo quando qualcuno lo boicotta e gli Stati Uniti hanno leggi che penalizzano chiunque lo faccia. Nel frattempo, Israele impone ogni sorta di sanzioni e boicottaggi ai palestinesi e vengono ricompensati dal Congresso con miliardi. C’è giustizia qui?”
I due milioni di palestinesi che vivono a Gaza hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi un inasprimento delle restrizioni israeliane all’ingresso di merci nell’enclave assediata, causando una grave recessione economica.
Si pensa che le restrizioni siano collegate agli sforzi di Israele per fare pressione su Hamas affinché rilasci quattro israeliani, due dei quali sono morti, che si ritiene siano detenuti a Gaza.
La scorsa settimana, gli imprenditori palestinesi hanno detto a MEE che stavano ricorrendo al licenziamento dei lavoratori per rimanere a galla, a seguito della distruzione causata dai più recenti attacchi israeliani a maggio.
Si stima che circa 1.500 strutture economiche a Gaza siano state distrutte o danneggiate durante la campagna di bombardamenti israeliani, con funzionari che hanno affermato che ciò ha provocato perdite per un valore di 479 milioni di dollari.
Traduzione: Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org