Associazioni di tifosi LGBTQ+ accusano Fifa e Qatar di ignorare le loro preoccupazioni per la Coppa del Mondo

Otto gruppi LGBTQ+ da tutto il mondo affermano che c’è stato poco sforzo per impegnarsi in modo proattivo riguardo le  preoccupazioni dei tifosi.

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Staff MEE – 3 aprile 2022

Immagine di copertina: John Heitinga, difensore olandese dell’Everton, indossa i lacci color arcobaleno nell’ambito della campagna contro l’omofobia nel calcio durante una partita della Premier League inglese il 21 settembre 2013 (AFP/File photo)

Gruppi di tifosi LGBTQ+ di tutto il mondo hanno accusato sia la Fifa che gli organizzatori della Coppa del Mondo del Qatar di aver ignorato le loro preoccupazioni per i membri della comunità che parteciperanno al torneo entro la fine dell’anno.

Gli otto gruppi, tra cui il Rainbow Wall del Galles, il gruppo di fan LGBTQ+ dell’Inghilterra Three Lions Pride, l’Independent Supporters Council North America e il Football Supporters Europe, hanno rilasciato la dichiarazione venerdì, lo stesso giorno in cui si è svolto il sorteggio del torneo.

La dichiarazione affermava che sia la Fifa che il Comitato Supremo della Coppa del Mondo del Qatar non erano riusciti a dimostrare in modo adeguato che i membri della comunità LGBTQ + sarebbero stati al sicuro alla Coppa del Mondo.

“Nelle nostre conversazioni sia con la Fifa che con l’SC (Comitato Supremo), gli organizzatori hanno fatto pochi sforzi per impegnarsi in modo proattivo sulle preoccupazioni sollevate dai fan e dai gruppi per i diritti”, si legge nella dichiarazione.

“Invece, abbiamo spesso sentito la ben pubblicizzata affermazione  che “questa è una Coppa del Mondo per tutti”.

“I diritti umani meritano dettagli, non deviazioni, ma tutto ciò che purtroppo abbiamo visto dai responsabili sono slogan non sicurezza, gaslighting non garanzie, evitamento non azione. In poche parole, questo non è  sufficiente”.

L’omosessualità maschile è illegale in Qatar, con una pena detentiva fino a tre anni, una multa e la possibilità della pena di morte.

Tuttavia, non sono noti casi in cui sia stata applicata la pena di morte per omosessualità nella nazione del Golfo.

Nasser al-Khater, l’amministratore delegato della Coppa del Mondo del Qatar, ha precedentemente affermato che “qualsiasi fan di qualsiasi genere, orientamento [sessuale], religione e razza dovrebbe essere consapevole che il Qatar è uno dei paesi più sicuri al mondo – e saranno tutti i benvenuti qui”.

Anche il presidente della Fifa Gianni Infantino ha detto la scorsa settimana a Doha che “tutti sono i benvenuti qui in Qatar, anche se parliamo di LGBTQ”.

Avviso riguardo alla bandiera

Venerdì, un alto capo della sicurezza a Doha, la capitale del Qatar, ha avvertito che le bandiere arcobaleno potrebbero essere confiscate durante il torneo.

Il maggiore generale Abdulaziz Abdullah al-Ansari ha affermato che le proteste di alto profilo contro le leggi del Qatar sull’omosessualità potrebbero costituire un  “insulto per l’intera società”.

“Se un tifoso alzerà la bandiera arcobaleno e io glie la prenderò, non sarà perché voglio davvero prenderla, o per insultarlo, ma per proteggerlo”, ha detto Ansari all’agenzia di stampa Associated Press.

“Se non lo facessi, qualcuno intorno a lui potrebbe attaccarlo …io  non posso garantire il comportamento di tutte le persone.

“E gli dirò: per favore, non c’è davvero bisogno di alzare quella bandiera.”

Oltre al fatto che nel paese l’omosessualità è illegale, i gruppi hanno anche sottolineato il record negativo  dei diritti umani in Qatar, motivo per cui la Coppa del Mondo non dovrebbe essere organizzata lì.

Il Qatar è stato accusato di non aver indagato sulla morte di migliaia di lavoratori migranti nell’ultimo decennio, molti dei quali coinvolti nella costruzione degli stadi della Coppa del Mondo, nonostante le prove  evidenti di un legame tra morti premature e condizioni di lavoro non sicure.

‘Eredità positiva’

Gli otto gruppi LGBTQ+, che includono anche i Queer Football Fanclubs europei, i Rose Regahs dell’ADO Den Haag, i Supporters against Homophobia Norway e il Pride in Football del Regno Unito, hanno espresso preoccupazione anche  per la comunità LGBTQ+ del Qatar.

“Questo torneo deve essere sicuro per i tifosi stranieri che decidono di andarci, ma deve anche creare un’eredità positiva per le persone LGBTQ+ in Qatar”, si legge nella nota.

A tal fine, continueremo a lavorare con altre parti interessate e con gli organi di governo per esprimere queste preoccupazioni e contribuire a plasmare un futuro più equo e inclusivo  nel calcio”.

A una richiesta  di commento a seguito alla dichiarazione del gruppo, la Fifa ha comunicato al quotidiano britannico Mirror: “La Fifa si è regolarmente rapportata con un certo numero di gruppi di supporter nell’ambito di un processo di coinvolgimento delle parti interessate sull’inclusione e l’antidiscriminazione in vista della Coppa del Mondo Fifa 2022 in Qatar.

“Questo processo include Football Supporters Europe, la International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association (ILGA) così come un certo numero di gruppi riuniti nella rete Fare.

“Sono state fornite risposte concrete per rispondere alle loro preoccupazioni e la Fifa continuerà a impegnarsi con quei gruppi e a fornire rassicurazioni affinché tutti i tifosi LGBTIQ+ si sentano al sicuro, rispettati e benvenuti mentre seguono la loro squadra alla Coppa del Mondo, così come in tutta le gare della Fifa “.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralemnte uguali” -Invictapalestina.org