Durante il Tisha B’Av 2022, l’odio scellerato di Israele si è scatenato su Gaza

È necessario scrivere una nuova supplica per la ricorrenza di Tisha B’Av per riconoscere l’enorme tragedia che lo Stato di Israele sta infliggendo ai palestinesi in nome del popolo ebraico.

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Rabbino Brant Rosen – 13 agosto 2022

Immagine di copertina: Una ragazza palestinese tiene un cartello e una candela accesa durante un memoriale nell’ospedale al-Shifa di Gaza City per i bambini uccisi durante l’ultima offensiva di Israele a Gaza, 11 agosto 2022. (Foto: Omar Ashtawy/APAimages)

Nell’agosto 2014, la festa ebraica di Tisha B’Av è arrivata mentre Israele stava conducendo un assalto militare a Gaza che alla fine avrebbe ucciso 2.251 palestinesi, 1.462 dei quali erano civili, inclusi oltre 500 bambini. Tisha B’Av è tradizionalmente osservato come un giorno di lutto per la distruzione del Tempio di Gerusalemme e, per estensione, per le tragedie che hanno colpito il popolo ebraico nel corso della sua storia. Per celebrare l’occasione della ricorrenza nel 2014, ho scritto una nuova versione del primo capitolo del libro delle Lamentazioni (il libro biblico tradizionalmente recitato per il Tisha B’Av). All’epoca, ho suggerito che questa nuova versione fosse aggiunta alla cerimonia per riconoscere l’enorme tragedia che lo Stato di Israele stava infliggendo ai palestinesi a Gaza in nome del popolo ebraico.

Ora, otto anni dopo, il Tisha B’Av 2022 è arrivato nel mezzo dell’ennesimo grave assalto militare a Gaza. Almeno 49 palestinesi sono stati uccisi, inclusi 17 bambini, e oltre 300 sono rimasti feriti.

Come nel 2014, Israele, i suoi sostenitori e i principali media in generale hanno venduto questo ultimo assalto militare affermando che “Israele ha il diritto di difendersi” dal lancio di razzi di Gaza. Ma come ho scritto sulle azioni di Israele nel 2014, questa è una posizione opportunista e vuota. Come otto anni fa, questa nuova guerra a Gaza è stata apertamente e sfacciatamente provocata da Israele. La sequenza temporale che porta a questo ultimo assalto è una questione di dominio pubblico disponibile per chiunque sia interessato a leggere la vuota propaganda di Israele del passato:

• Lo scorso maggio, è stato riferito che l’esercito israeliano stava espandendo quella che aveva descritto come una “serie di obiettivi” nella Striscia di Gaza che aveva identificato dalla sua più recente offensiva militare nel 2021.

• Lunedì 1 agosto, l’esercito israeliano ha arrestato Bassam al-Saadi, un membro di spicco della Jihad Islamica Palestinese (PIJ), durante un’incursione nel campo profughi di Jenin. Il PIJ ha lanciato minacce in risposta ma non ha intrapreso alcuna azione.

• Preoccupati che il PIJ potesse attaccare per rappresaglia, l’esercito israeliano ha ordinato alle autorità di chiudere le strade vicino al confine di Gaza.

• Il 5 agosto, sostenendo di rispondere a una “minaccia imminente”, Israele ha scatenato un’ondata di attacchi aerei su Gaza, uccidendo il comandante militare del PIJ Tayseer Jabari insieme ad altre sette persone, tra cui una bambina di 5 anni, Alaa Abdullah-Riyad Qaddoum.

• Il PIJ ha reagito lanciando più di 1.000 razzi contro Israele. L’esercito israeliano ha riferito di aver intercettato circa il 95% dei razzi. Non ci sono state segnalazioni di danni materiali significativi.

• L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Tom Nides, ha affermato che “gli Stati Uniti credono fermamente che Israele abbia il diritto di proteggersi”.

Questa è, in breve, un’aggressione voluta. Il fatto che sia ripetutamente commessa contro una popolazione bloccata e assediata di 2.000.000 di persone che letteralmente non ha un posto dove fuggire lo eleva al livello di atrocità. Non è meno abominevole razionalizzarlo con il pretesto che “Israele ha il diritto di difendersi” o incolpare gli stessi palestinesi per la propria distruzione invocando l’accusa di essere “scudi umani”, una falsa affermazione che è stata ripetutamente smentita da osservatori dei diritti umani.

Queste razionalizzazioni sono particolarmente blasfeme nel modo in cui derubano i palestinesi della loro umanità fondamentale. Ricordo di aver pensato proprio a questo a Tisha B’Av 2014, e a quanto fosse ingiusto impegnarsi in una cerimonia di lutto per la perdita di ebrei mentre uno Stato-Nazione che pretendeva di agire in nome del popolo ebraico infliggeva tali indicibili perdite a un altro popolo.

Secondo la tradizione ebraica, la caduta del Tempio fu causata dal sinat chinam interiore: un odio immotivato, che distrusse la comunità ebraica impotente e assediata dell’antica Gerusalemme. Nell’era del sionismo, mi sembra, dobbiamo essere pronti a riconoscere un diverso tipo di sinat chinam, quello che è esercitato da un potere statale ebraico contro un popolo che continua a spossessare e assediare.

Come nel 2014, non ho pianto la distruzione del Tempio questo Tisha B’Av. Ho pianto le vittime dell’ennesima guerra spietata condotta da Israele contro il popolo palestinese. E come nel 2014, questa era la mia supplica:

Per queste cose piango: per la paura tossica che abbiamo scatenato dal luogo oscuro dei nostri cuori, per il dolore infinito che stiamo infliggendo alla popolazione di Gaza.

Brant Rosen è il Rabbino fondatore di Tzedek Chicago, una congregazione ebraica intenzionale basata sui valori fondamentali di giustizia, equità e solidarietà.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org