Fonti affermano che il rapporto mostra che la CIA non è in grado di trovare prove a sostegno delle affermazioni israeliane, ma la scoperta non provoca una chiara presa di posizione degli Stati Uniti.
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Isaac Scher – 22 agosto 2022
Immagine di copertina: Una corsa in bicicletta a Rafah, Gaza, l’anno scorso, organizzata dall’Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi. Israele afferma che il gruppo è una copertura per il FPLP.
Un rapporto riservato della CIA mostra che l’agenzia non è stata in grado di trovare alcuna prova a sostegno della decisione di Israele di etichettare sei importanti ONG palestinesi come “organizzazioni terroristiche”.
A ottobre, Israele aveva etichettato come gruppi terroristici l’Addameer Prisoner Support and Human Rights Association, Al-Haq, il Bisan Center for Research and Development, Defense for Children International-Palestine, the Union of Agricultural Work Committees e l’ Union of Palestinian Women Committees.
Israele aveva affermato che le organizzazioni erano gruppi di facciata del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), un partito politico di sinistra che ha un ramo paramilitare.
All’inizio di quest’anno, Israele ha trasmesso informazioni a supporto della designazione agli Stati Uniti, ma una valutazione dell’intelligence della CIA sul materiale non ha trovato alcuna prova a sostegno dell’affermazione, secondo due fonti che hanno familiarità con lo studio.
Il rapporto della CIA “non dice che i gruppi non siano colpevoli di nulla”, ha detto una fonte. La valutazione è stata secretata, ha affermato una seconda fonte.
Numerosi stati, compresi gli alleati di Israele, hanno respinto la designazione di terrorismo in quanto infondata.
Gli Stati Uniti non l’hanno criticata o messo in dubbio pubblicamente, ma non hanno nemmeno definito le ONG come terroriste.
Alla luce della valutazione della CIA, “gli Stati Uniti dovrebbero chiedere molto chiaramente al governo israeliano di annullare queste designazioni e di consentire a queste organizzazioni di continuare il loro lavoro vitale”, ha affermato Omar Shakir, direttore di Human Rights Watch in Israele/Palestina.
“La realtà è che gli Stati Uniti hanno chiuso un occhio per troppo tempo, e in alcuni casi hanno persino dato il via libera a gravi abusi del governo israeliano”, ha aggiunto Shakir.
“La posizione nei confronti delle organizzazioni palestinesi per i diritti umani evidenzia un fallimento molto più ampio nella politica del governo statunitense sulla questione israelo-palestinese e mette gli Stati Uniti completamente scollegato con il consenso del movimento per i diritti umani”.
Da quando ha definito le sei ONG come terroriste, Israele ha continuato i suoi sforzi per impedire loro di continuare il lavoro di advocacy. Giovedì, l’esercito israeliano ha fatto irruzione negli uffici di tutti e sei i gruppi in Cisgiordania, confiscando proprietà, sigillando le porte degli uffici e pubblicando avvisi ufficiali in cui ha dichiarato i gruppi illegali.
Dopo i raid, il portavoce del dipartimento di stato, Ned Price, ha confermato che il governo degli Stati Uniti aveva analizzato le prove fornite di Israele che supportavano l’accusa di terrorismo.
“Quello che è successo l’anno scorso è che il governo israeliano ha designato come terroriste queste organizzazioni”, ha detto. “Noi non abbiamo applicato alcuna etichetta, né abbiamo cambiato il nostro approccio verso di esse”.
Price ha rifiutato di commentare il rapporto e ha indirizzato il Guardian direttamente alla CIA. La CIA non ha risposto alle domande del Guardian.
La valutazione rispecchierebbe i risultati dei governi europei a cui sono stati mostrati dossier di prove israeliane.
Il mese scorso, nove Stati membri dell’Unione Europea hanno dichiarato congiuntamente: “Non sono state ricevute informazioni sostanziali da Israele che giustificherebbero la revisione della nostra politica nei confronti delle sei ONG palestinesi”.
La designazione di terrorismo, secondo gli analisti politici, aveva in parte lo scopo di prosciugare i flussi di finanziamento europei alle ONG palestinesi, ma la tattica si è rivelata infruttuosa.
Secondo Lara Friedman, presidente della Foundation for Middle East Peace, la posizione pubblica del governo degli Stati Uniti è mista.
“Molti di noi avrebbero voluto vedere una confutazione affermativa della designazione”, ha detto. “Non l’hanno fatto, ma non è stato intrapreso nulla da questa amministrazione che suggerisca che stiano considerando queste organizzazioni come organizzazioni terroristiche”.
Ma ha aggiunto: “L’amministrazione statunitense ha avuto 10 mesi per convincere Israele” a revocare le designazioni. “Invece, questa è ora legge israeliana”.
Una manciata di legislatori statunitensi ha criticato pubblicamente la designazione di terrorismo applicata da Israele.
Il mese scorso, la deputata Ayanna Pressley e altri 21 democratici hanno inviato una lettera ad Antony Blinken, segretario di stato, e Avril Haines, direttore dell’intelligence nazionale, esortando il governo degli Stati Uniti a opporsi al governo israeliano.
I legislatori hanno scritto: “Una denunciata mancanza di prove a sostegno di questa decisione solleva preoccupazioni sul fatto che possa essere una misura profondamente repressiva, progettata per criminalizzare e mettere a tacere importanti ed essenziali organizzazioni palestinesi per i diritti umani”.
Secondo una fonte del governo federale, Blinken ha evitato la questione da quando Israele ha annunciato questa sua decisione “Lo stesso segretario ha detto sostanzialmente: non è una cosa di cui vogliamo occuparci troppo.
La fonte ha aggiunto: “La maggior parte delle lettere scritte alla segretaria non arrivano sulla sua scrivania per intero”.
Al di là dello sforzo pubblico dei legislatori per affrontare la questione, ci sono state sfide private alla designazione israeliana.
L’anno scorso, una delegazione israeliana aveva fornito un dossier e un briefing simili ai membri del Congresso. Quel dossier, visto dal Guardian, ribadiva che i gruppi erano “istituzioni di copertura” per il (FPLP).
Ma al briefing, c’è stato sgomento per la qualità delle prove del dossier, ha affermato una fonte del Congresso.
Tra gli scettici c’era il deputato democratico della Florida Ted Deutch, che si è descritto come “un appassionato sostenitore di Israele”.
Dopo aver ricevuto il dossier, ha riferito la fonte, Deutch ha detto alla delegazione israeliana che le sue prove erano insufficienti.
L’ufficio di Deutch non ha risposto a una richiesta di commento.
Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org