La società statunitense Chevron e la conglomerata tedesca Siemens traggono profitto dagli affari con il gas fossile che alimenta l’Apartheid israeliano e le sue gravi violazioni dei diritti umani palestinesi da un lato e la crisi climatica dall’altro.
Fonte: English version
BDS Movement – 12 febbraio 2023
Con la sua estrazione di combustibili fossili a livello globale, Chevron contribuisce in modo determinante al cambiamento climatico con un grave impatto sulle comunità e sulle popolazioni native di tutto il mondo, in particolare nel Sud del mondo. Chevron è anche il principale estrattore di gas fossile rivendicato da Israele nel Mediterraneo orientale. In quanto tale, Chevron porta a Israele miliardi di dollari di entrate dai pagamenti per le sue licenze di estrazione del gas, contribuendo a finanziare la campagna militare di Israele e il suo regime di Apartheid, colonialismo e occupazione militare del popolo palestinese. Chevron sostiene anche gli sforzi di Israele nelle pressioni per la costruzione del gasdotto EastMed, un imponente progetto infrastrutturale per i combustibili fossili sponsorizzato dall’Unione Europea che aggraverebbe la crisi climatica e la cui fattibilità è ampiamente contestata.
Siemens si è aggiudicata il contratto per la costruzione dell’Interconnettore Euro-Asiatico, un cavo sottomarino che collegherà la rete elettrica israeliana con quella europea, consentendo ai suoi insediamenti illegali in terra palestinese (e siriana) rubata di beneficiare del commercio israelo-europeo di elettricità prodotta da gas fossile.
Riteniamo Siemens e Chevron responsabili di aver alimentato l’Apartheid israeliano e il disastro climatico.
Perchè?
Sia Chevron che Siemens proclamano il loro impegno per i diritti umani e la sostenibilità, ma le loro azioni mostrano il contrario. È giunto il momento di unire le forze con i movimenti per la giustizia ambientale e climatica per ritenere queste società responsabili di attività che violano i diritti umani dei palestinesi e di altri popoli nativi e di contribuire alla crisi climatica globale.
Chevron contribuisce a finanziare il regime israeliano di Apartheid, colonialismo e occupazione dei coloni pagando miliardi di dollari per le sue licenze di estrazione del gas. Con le sue attività di estrazione, la società è anche complice della pratica dell’Apartheid israeliano di privare il popolo palestinese del suo diritto alla sovranità sulle sue risorse naturali, anche attraverso l’assedio illegale e il blocco marittimo di Gaza, che Israele impone con forza brutale e mortale. La Chevron è anche implicata nel trasferimento illegale da parte di Israele di gas fossile estratto in Egitto attraverso un oleodotto che attraversa illegalmente la Zona Economica Esclusiva Palestinese (ZEE) a Gaza, sottraendo ai palestinesi milioni di tasse di transito. È anche potenzialmente complice del saccheggio israeliano delle riserve di gas palestinesi al largo della Striscia di Gaza occupata, un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.
Siemens, come dimostrato da uno studio del Consiglio delle Organizzazioni Palestinesi per i Diritti Umani (Palestinian Human Rights Organizations Council – PHROC), è complice dell’impresa di insediamento illegale di Israele nei Territori Palestinesi Occupati, compresa Gerusalemme Est, attraverso la costruzione dell’Interconnettore Euro-Asiatico. Questi insediamenti sono condannati a livello internazionale come crimini di guerra ai sensi del diritto umanitario internazionale.
Pur non essendo direttamente coinvolta nelle attività estrattive, l’azienda è un potente alleato delle multinazionali dei combustibili fossili di tutto il mondo, perché fornisce tecnologia (turbine) utilizzata per trasformare i combustibili fossili in energia. Siemens è coinvolta in una serie di progetti di estrazione duramente criticati dal movimento per la giustizia climatica, come la devastante miniera di carbone di Adani in Australia. Siemens ha anche affrontato aspre critiche per aver operato in aree di conflitto, come il Mozambico e il Sahara occidentale, senza il dovuto rispetto del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani delle popolazioni che già soffrono l’oppressione e l’aggressione militare.
In Medio Oriente, Siemens svolge un ruolo importante nel settore della produzione di energia in Egitto. In Palestina, la società è complice dell’Apartheid israeliano e del colonialismo dei coloni non solo costruendo l’Interconnettore Euro-Asiatico, ma anche conducendo affari nel settore dei trasporti, del traffico e del controllo della popolazione con le autorità israeliane nella Gerusalemme Est occupata e negli insediamenti israeliani illegali.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org