Francesca Albanese: Israele ha trasformato tutta la Palestina in una prigione a cielo aperto

Un rapporto della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese afferma che oltre ad arrestare fisicamente oltre 800.000 palestinesi, tra cui decine di migliaia di minori, Israele controlla anche il movimento di milioni di persone attraverso barriere, sistemi di permessi e insediamenti illegali

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Peoples Dispatch – 11 luglio 2023

Definendo l’Occupazione israeliana un “regime carcerario”, la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi, Francesca Albanese, in un rapporto al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite lunedì 10 luglio, ha chiesto alla comunità internazionale di adottare misure urgenti per “abolire l’Occupazione illegale”.

Albanese ha affermato che Israele ha utilizzato i Territori Palestinesi come una “prigione a cielo aperto” attraverso una combinazione di incarcerazione diretta e anche “perseguitando i palestinesi fuori dal carcere”.

“Blocchi, muri, infrastrutture segregate, posti di blocco, insediamenti che circondano città e villaggi palestinesi, sistemi di permessi burocratizzati e una rete di sorveglianza digitale, intrappolano ulteriormente i palestinesi in un continuum carcerario attraverso enclavi strettamente controllate”, ha detto Albanese.

Il rapporto di Albanese rileva che Israele ha arrestato più di 800.000 palestinesi, tra cui decine di migliaia di minori, dalla sua Occupazione dei Territori Palestinesi nel 1967, e continua a violare tutte le norme internazionali per perseguire il suo regime criminale.

L’Apartheid insito nell’Occupazione

Per Albanese, “classificando i palestinesi come minaccia collettiva alla sicurezza, Israele ha usato ordini militari draconiani per punire l’esercizio dei diritti fondamentali. Queste misure sono state utilizzate come strumenti per soggiogare un’intera popolazione, privandola dell’autodeterminazione, imponendo il dominio razziale e promuovendo l’acquisizione territoriale con la forza.

“L’arbitrarietà diffusa e sistematica del regime carcerario dell’Occupazione è l’ennesima espressione dell’Apartheid imposto ai palestinesi e rafforza la necessità di porvi fine immediatamente”.

Sottolineando che per “oltre 56 anni, Israele ha governato il Territorio Palestinese attraverso la soffocante la criminalizzazione dei diritti fondamentali e le incarcerazioni di massa”, e ora tenta la “de-Palestinizzazione” di queste aree in modo da poterle “annettere progressivamente”, Albanese ha chiesto alla comunità internazionale di fermare queste pratiche e aiutare i palestinesi a realizzare il loro diritto all’autodeterminazione.

Albanese è stata presa di mira da Israele per la sua posizione critica nei confronti del progetto di colonialismo dei coloni e del regime di Apartheid. Israele ha boicottato la presentazione del suo rapporto lunedì.

Lo Stato di Palestina, tuttavia, ha sostenuto le conclusioni di Albanese e ha chiesto alla comunità internazionale di seguire le raccomandazioni del rapporto.

Arresto e tortura di minori palestinesi

Il rapporto rileva che le autorità di Occupazione israeliane hanno arrestato circa 7.000 palestinesi solo nel 2022, inclusi 882 minori. Dei circa 5.000 palestinesi che si trovano attualmente nelle carceri israeliane, circa 155 sono minorenni. Sono 1.014 i palestinesi che sono stati imprigionati per mesi in detenzione amministrativa senza essere accusati o processati.

Il rapporto rileva inoltre che “circa 10.000 minori palestinesi hanno subito maltrattamenti sistematici durante gli arresti, i procedimenti giudiziari e le condanne, e hanno avuto conseguenze traumatiche su di essi e le loro famiglie”.

“L’arresto comporta il trasferimento dei minori in strutture per gli interrogatori come pericolosi criminali, bendati e con le mani legate durante i trasporti sui mezzi militari”, afferma il rapporto.

“Durante gli interrogatori, i minori palestinesi subiscono gravi maltrattamenti: vengono perquisiti, tenuti bendati e strettamente legati per molte ore, insultati e ridicolizzati, abusati fisicamente e negati i bisogni primari, compreso l’accesso ai servizi igienici e alle cure mediche”.

Il rapporto rileva inoltre che quasi la metà dei minori detenuti per interrogatori da Israele nel 2021-2022 sono stati sottoposti a isolamento, per una media di 12,5 giorni in celle senza finestre costantemente illuminate, causando un immenso disagio fisico e psicologico.

Secondo alcuni studi, il numero di minori palestinesi arrestati dall’Occupazione israeliana dal 1967 supera i 50.000.

Le conclusioni di Albanese sul trattamento dei minori palestinesi in custodia israeliana sono state confermate da un recente studio pubblicato da Save the Children. Secondo la ricerca, quattro bambini su cinque nelle carceri israeliane vengono picchiati dalle autorità carcerarie e almeno il 69% viene sottoposto a perquisizione corporale.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org