In tutto il mondo attivisti chiedono uno sciopero globale per Gaza lunedì 11 dicembre

“A tutte le persone libere del mondo chiediamo di partecipare ad uno sciopero globale lunedì 11 dicembre, in solidarietà con Gaza.

Fonte. English version

Redazione di Al Quds – 10 dicembre2023

Un gran numero di attivisti e influencer hanno utilizzato l’hashtag “Sciopero per Gaza”  #strikeforgaza, che ha invaso i siti dei social media, invocando per l’11 dicembre uno sciopero globale per denunciare i massacri israeliani contro i palestinesi a Gaza e per chiedere un cessate il fuoco.

La giornalista e attivista palestinese Israa Al-Sheikh ha spiegato, in un videomessaggio sui social media, che l’idea dello sciopero è quella di astenersi dal recarsi al lavoro, a scuola, o dall’aprire negozi nei centri commerciali.

Organizzazioni palestinesi e per i diritti umani hanno indetto uno sciopero mondiale per lunedì prossimo, 11 dicembre, affermando che è necessario paralizzare gli spostamenti  e le attività  economiche in tutti i Paesi, affinché tutti si sentano direttamente colpiti dall’aggressione a Gaza, e vengono esercitate pressioni per fermare la guerra.

L’attivista palestinese di Gaza, Khaled Safi, ha scritto: “A tutte le persone libere del mondo, alla luce della continua aggressione sionista contro la Striscia di Gaza, che ha provocato la morte e il ferimento di decine di migliaia di persone, e ha causato la distruzione di tutti gli aspetti della vita, chiediamo a ogni essere umano nel mondo di partecipare ad uno sciopero globale lunedì 11 dicembre, in solidarietà con Gaza.

Aderiscono allo sciopero gruppi come il movimento globale palestinese “Samoun”, così come il “Movimento Palestinese in America” e il “Movimento Giovanile Palestinese” in tutto il mondo, chiedendo la partecipazione allo sciopero di tutti i sostenitori della causa palestinese. e la fine della guerra nella Striscia di Gaza.

L’attivista canadese Cheryl Benson ha sottolineato la necessità di aderire allo sciopero e ha affermato: “Abbiamo bisogno di uno sciopero globale. Tutti lasceranno il lavoro finché non ci sarà un cessate il fuoco”, e ha aggiunto: “Ciò avrà ripercussioni sui loro portafogli”.

Le proteste, le voci contrarie alla guerra e l’alto numero di martiri civili non sono riusciti a dissuadere Israele dal continuare la sua aggressione contro la Striscia di Gaza, e anche gli Stati Uniti hanno usato il loro veto in seno al Consiglio di Sicurezza contro una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco in Gaza.

13 dei 15 Stati membri del Consiglio hanno votato a favore della proposta di risoluzione, contro l’opposizione degli Stati Uniti e l’astensione del Regno Unito, sul testo proposto dagli Emirati Arabi Uniti.

Dopo più di due mesi, Israele continua la sua devastante aggressione contro la Striscia di Gaza, commettendo massacri contro i civili. L’aggressione ha provocato la morte di 17.487 palestinesi e il ferimento di 46.480, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Sanità nella Striscia di Gaza.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org