Lettera di un giornalista da Gaza

Tareq Hajjaj si trova a Rafah, nel sud di Gaza. Lui e la sua famiglia sopravvivono in un appartamento bombardato dopo essere stati sfollati da Israele due volte, la prima dalla loro casa a Gaza City e poi dal loro rifugio temporaneo a Khan Younis.

Fonte: Mondoweiss newsletter

Tareq Hajjaj, corrispondente di Mondoweiss  11 –  Dicembre 2023

Immagine di copertina: immagine dall’articolo di Usa Today “Did we die? A week in the life of a journalist in the Gaza Strip”

Cari lettori e lettrici di Mondoweiss,

Vorrei che oggi mi fosse possibile scrivere alcune belle storie. Storie sulla stagione della raccolta delle olive, ad esempio, o sui sogni dei bambini di Gaza di crescere e studiare.

Questa guerra è davvero diversa da qualsiasi altra guerra a cui ho assistito a Gaza durante la mia vita. Questa volta, Israele e gli Stati Uniti hanno deciso il nostro destino. Vogliono trasferirci dalla nostra patria al deserto egiziano. Temo che presto vedrete una nuova Nakba per le persone che sopravvivranno a questa guerra, e non saranno molte.

Sarà una lunga guerra contro di noi. Nessuno prova quello che proviamo noi ogni giorno. Nessuno vive ciò che viviamo noi ogni giorno e notte. Nessuno deve svegliarsi ogni giorno chiedendosi: quante persone sono state uccise mentre dormivo? Sempre che sia riuscito a dormire, in primo luogo.

Poiché Gaza è stata assediata per oltre 17 anni, e tutto all’interno di Gaza era destinato ad essere utilizzato quotidianamente, la crisi umanitaria è in aumento, mentre la guerra continua. Il cibo nei negozi e nei supermercati sta finendo, non c’è combustibile per l’elettricità, non c’è acqua per uso potabile, non ci sono farmaci, e ora, se qualcuno si ammala, nessun ospedale lo riceve.

Israele ora sta bombardando Gaza. Bombarda case con persone dentro. Bombarda ospedali, ambulanze, civili, folle nei mercati e nelle strade. Uccide bambini, donne, giornalisti, medici e squadre di soccorso.

Finora, secondo quanto riferito, sono state uccise 18.412 persone, compresi più di 7.729 bambini, e questi numeri cambiano ogni minuto.

Mentre scrivo queste righe, ho sentito alla radio – l’unica fonte di notizie che abbiamo – che oltre 40 persone sono state uccise in diversi attacchi aerei a Gaza City e Jabalia.

Forse conoscete tutte queste notizie meglio di me. Dopotutto, sono io quello che è tagliato fuori dal mondo mentre voi potete vedere tutto. Ma fate attenzione da dove prendete le notizie, perché non tutti dicono la verità.

Affronto la minaccia di morte ogni giorno solo per  raccontarvi la verità. La verità su una nazione che viene cancellata dalle mappe davanti agli occhi del mondo intero.

Il mio team di Mondoweiss mi chiama ogni giorno. Fornisco loro i dettagli dal basso e loro gestiscono il resto del processo. Sono la squadra più professionale che possiate  immaginare. E sono onesti, non dicono bugie, non cambiano i fatti perché devono farlo. E questo è grazie a voi.

Se sopravvivo a questa guerra, ascolterete centinaia di storie di sopravvissuti e l’orrore che hanno vissuto in questa guerra. Se non lo faccio, avrete il dovere di mantenermi in vita e di parlare delle condizioni in cui gli Stati Uniti e Israele ci stanno spingendo a vivere.

Per ora, la mia sopravvivenza dipende da voi. Non deludetemi.

Tareq Hajjaj -Corrispondente da Gaza

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali – Invictapalestina.org