Craig Mokhiber, ex direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariiato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, sulla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, i fallimenti delle Nazioni Unite e la complicità degli Stati Uniti nel Genocidio.
Fonte: English version
Di Chris Hedges – 27 gennaio 2024
Craig Mokiber, direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani si è dimesso il 31 ottobre, affermando che “ancora una volta stiamo assistendo a un Genocidio che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi e l’organizzazione che serviamo sembra impotente davanti ad esso”.
Ha osservato che le Nazioni Unite non sono riuscite a prevenire precedenti genocidi contro i tutsi in Ruanda, i musulmani in Bosnia, gli yazidi nel Kurdistan iracheno e i Rohingya in Myanmar e ha scritto: “Alto Commissario, stiamo fallendo di nuovo”.
“L’attuale massacro di massa del popolo palestinese, radicato in un’ideologia colonialista etno-nazionalista, in continuazione di decenni di persecuzioni ed epurazioni sistematiche, basate interamente sul loro status di arabi non lascia spazio a dubbi”.
Mokhiber ha aggiunto: “Questo è un caso di Genocidio da manuale” e ha affermato che gli Stati Uniti, il Regno Unito e gran parte dell’Europa non solo “rifiutano di rispettare i loro obblighi” ai sensi delle Convenzioni di Ginevra, ma stanno anche armando l’assalto di Israele e fornendogli copertura politica e diplomatica.
“Dobbiamo sostenere la creazione di un unico Stato democratico laico in tutta la Palestina storica, con uguali diritti per cristiani, musulmani ed ebrei”, ha scritto, aggiungendo: “e, quindi, lo smantellamento del profondamente razzista progetto coloniale e la fine dell’Apartheid in tutto il Paese”.
Mokhiber, un avvocato specializzato in Diritto Internazionale dei Diritti Umani, lavorava per le Nazioni Unite dal 1992. Ha guidato il lavoro dell’Alto Commissariato sulla definizione di un approccio allo sviluppo basato sui diritti umani e ha agito come consulente speciale per i diritti umani in Palestina, Afghanistan e Sudan. Negli anni ’90 ha vissuto a Gaza.
L’indifferenza al Genocidio, tuttavia, è la norma non l’eccezione. La comunità internazionale ha fatto poco per fermare il Genocidio Armeno, l’Olocausto e i Genocidi in Cambogia, Ruanda e Bosnia. Sta passivamente a guardare mentre centinaia di palestinesi vengono uccisi e feriti ogni giorno, mentre Israele impedisce a cibo, medicine, carburante e altri beni di prima necessità di entrare nella Striscia di Gaza, dove l’80% dei circa 2,3 milioni di abitanti sono sfollati.
Le poche voci che denunciano il Genocidio pagano con la loro carriera. Josh Paul, che ha lavorato presso l’Ufficio per gli Affari Politico-Militari del Dipartimento di Stato per più di 11 anni, si è dimesso “a causa di un disaccordo politico riguardante la nostra continua assistenza letale a Israele”. Tariq Habash, uno dei principali consiglieri del Dipartimento dell’Istruzione, si è dimesso a gennaio dicendo che non poteva più servire un’amministrazione che aveva “messo in pericolo milioni di vite innocenti”. Ma, nonostante le lettere di protesta all’interno delle agenzie governative, tra cui il Dipartimento di Stato e AID, non c’è alcun dimmissionamento di massa.
Perché condanniamo il Genocidio come il Crimine dei Crimini, insegniamo lezioni dopo lezioni sull’Olocausto e tuttavia non facciamo nulla per fermarlo quando accade? Perché ci sono così poche persone disposte a prendere posizione e denunciare le istituzioni e i governi per il loro silenzio o complicità? Non impariamo nulla dalla storia? Dovremo discutere tutti insieme dell’indifferenza storica nei confronti del Genocidio e di ciò che sta accadendo ora a Gaza.
Chris Hedges è un giornalista vincitore del Premio Pulitzer, è stato corrispondente estero per quindici anni per il New York Times, dove ha lavorato come capo dell’Ufficio per il Medio Oriente e dell’Ufficio balcanico per il giornale. In precedenza ha lavorato all’estero per The Dallas Morning News, The Christian Science Monitor e NPR. È il conduttore dello spettacolo RT America nominato agli Emmy Award On Contact.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org