Diversi ministri israeliani sono intervenuti ad una conferenza per promuovere il reinsediamento a Gaza, mentre i partecipanti cantavano “morte agli arabi”
Fonte: English version
A cura dello staff MEE – 29 gennaio 2024
Immagine di copertina: Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir partecipa a una convention che chiede a Israele di ricostruire gli insediamenti nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme, 28 gennaio 2024 (Reuters)
Migliaia di ministri, rabbini, personaggi pubblici e membri del parlamento israeliani hanno partecipato domenica a una conferenza a Gerusalemme, chiedendo il reinsediamento di Gaza e facendo dichiarazioni ampiamente considerabili genocide.
L’evento, intitolato “Conferenza per la vittoria di Israele – Gli insediamenti portano sicurezza: il ritorno nella Striscia di Gaza e nella Samaria settentrionale”, era incentrato sulla ricostruzione degli insediamenti israeliani a Gaza e sulla richiesta di espulsione dei palestinesi dall’enclave assediata.
I partecipanti hanno presentato i dettagli dei futuri insediamenti proposti, le mappe, le fasi di preparazione e hanno chiesto ai decisori di sostenere i piani di reinsediamento.
La conferenza si è svolta pochi giorni dopo la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) sul caso di genocidio del Sud Africa contro Israele, di cui aveva ascoltato le prove all’inizio di questo mese.
La corte ha dato a Israele sei ordini riguardanti l’assedio e il bombardamento di Gaza. Uno di questi era che Israele “deve adottare le misure in suo potere per prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere un genocidio nei confronti dei membri dei gruppi palestinesi nella Striscia di Gaza”.
La corte ha anche citato una serie di dichiarazioni fatte dai leader israeliani come prova di incitamento e linguaggio disumanizzante contro i palestinesi, compresi i commenti fatti dal presidente israeliano Isaac Herzog.
All’evento “vittoria di Israele” hanno partecipato 11 ministri e 15 membri del parlamento della coalizione. Di seguito sono riportate alcune delle dichiarazioni rilasciate alla conferenza, che potrebbero violare gli ordini dell’ICJ.
“Incoraggiare” i palestinesi ad andarsene, dice Ben Gvir
Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, di estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha chiesto che i palestinesi siano “incoraggiati volontariamente a lasciare” la Striscia di Gaza.
In risposta alla richiesta del pubblico di trasferire i palestinesi da Gaza, Ben Gvir ha risposto dicendo: “Avete ragione, incoraggiamento volontario, farli andare da qui.
‘Dobbiamo tornare a Gush Katif e nel nord della Samaria… dobbiamo tornare a casa e controllare il territorio’- Itamar Ben Gvir
“Dobbiamo tornare a Gush Katif e nel nord della Samaria… se non vogliamo che ciò accada di nuovo per la settima o la decima volta, dobbiamo tornare in patria e controllare il territorio, incoraggiando l’immigrazione e la pena di morte per i terroristi”, ha aggiunto.
Gush Katif era un blocco di 17 insediamenti israeliani nel sud di Gaza. Alla conferenza, Ben Gvir, insieme ad altri ministri, ha firmato una petizione per “la vittoria e il rinnovamento dell’insediamento a Gaza”.
Nel documento si afferma che i firmatari si impegnano a “far crescere insediamenti ebraici pieni di vita a Gaza”.
Successivamente, i partecipanti sono stati filmati mentre sventolavano la bandiera israeliana e applaudivano. Dopo il discorso di Ben Gvir si è sentita la gente gridare “morte agli arabi”.
Alcune delle dichiarazioni rilasciate alla conferenza hanno suscitato una reazione negativa, e alcuni hanno sottolineato che potrebbero violare gli ordini dell’ICJ.
Itay Epshtain, consigliere speciale del Consiglio norvegese per i rifugiati con sede in Israele, ha condiviso un video in cui si potevano vedere Ben Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, a braccetto, mentre ballavano insieme alla conferenza.
L’avvocato per i diritti umani ha affermato che l’immagine “costituirebbe una prova convincente di non conformità” con il recente ordine della Corte Internazionale di Giustizia di adottare tutte le misure in suo potere per prevenire atti di genocidio e punire atti di incitamento.
Smotrich chiede il ritorno dei coloni
Smotrich ha fatto eco alle dichiarazioni di Ben Gvir, chiedendo ai coloni israeliani di andare a Gaza.
“Molti dei nostri che sono stati sfrattati da Gaza quando erano bambini, devono tornare come combattenti, dobbiamo assicurarci di ritornare come coloni”, ha detto.
Il politico e ministro del turismo israeliano Haim Katz ha rilasciato dichiarazioni simili.
“Oggi, dopo 18 anni, abbiamo l’opportunità di rialzarci, costruire ed espandere la terra di Israele”, ha affermato.
Il sostegno del ministro dell’edilizia abitativa
Yitzhak Goldknopf, ministro dell’edilizia abitativa e dell’edilizia, ha definito il ritorno degli insediamenti ebraici a Gaza una “correzione dell’ingiustizia storica”.
“Lo sosterrò come ministro dell’edilizia abitativa, se il governo deciderà”, ha detto. “La terra di Israele appartiene interamente al popolo di Israele. Rinunciare alla terra dello Stato di Israele non solo non porta sicurezza, ma porta allo spargimento di sangue degli ebrei”.
“Non diamo loro da mangiare”
Anche Daniella Weiss, l’ex sindaco di estrema destra dell’insediamento di Kedumim nella Cisgiordania occupata, ha chiesto di far morire di fame i palestinesi per costringerli a lasciare Gaza.
“Gli arabi si sposteranno… non diamo loro cibo, non diamo nulla agli arabi, dovranno andarsene. Il mondo li accetterà”, ha detto a un giornalista alla conferenza.
Ben Gvir dice: “avvieremo il conflitto”
Durante la conferenza, Ben Gvir ha chiesto un duplice approccio nei confronti di Gaza, che comprende la promozione della partenza degli attuali abitanti e allo stesso tempo la facilitazione e l’incoraggiamento dell’afflusso di coloni israeliani nell’area.
“Inizieremo il conflitto per prevenire ulteriore incertezza e mancanza di obiettivi”, ha affermato.
“È essenziale rivendicare e affermare il controllo sul territorio del sud. Dobbiamo anche elaborare una soluzione per la popolazione che sia morale, razionalmente coerente e vantaggiosa”, ha aggiunto.
E ha concluso dicendo che “incoraggiare l’emigrazione da Gaza è una necessità”.
Il ministro israeliano delle comunicazioni, Shlomo Karai, ha ribadito i commenti di Ben Gvir affermando che gli israeliani hanno “l’obbligo di agire per il nostro bene… anche se questa guerra trasformasse la migrazione volontaria in una situazione in cui è forzata, dobbiamo occupare Gaza con forze di sicurezza e coloni. .”
Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org