Mohammad Sabaaneh e la Graphic Novel come Strumento di Resistenza: “30 Seconds From Gaza”

«Questi disegni non possono essere toccati da nessun gigante del web o da Israele; la loro presenza sarà fondamentale per le generazioni future, che sceglieranno se ricordare o dimenticare grazie a queste opere

Lunedì 16 settembre – Pina Fioretti

“30 Seconds From Gaza” è un’opera che trasporta artisticamente l’esperienza devastante vissuta dall’autore Mohammad Sabaaneh e dall’intero popolo palestinese, costretto ad assistere all’orrore del genocidio di bambini, donne e uomini a Gaza. Giorno dopo giorno, video e immagini strazianti, coraggiosamente condivisi da attivisti e giornalisti palestinesi sui social media, hanno mostrato al mondo la brutale realtà di una popolazione sotto attacco. Molti di questi testimoni oculari hanno perso la vita nel tentativo di denunciare il massacro pianificato e sistematico messo in atto da Israele contro Gaza. Da questo desiderio di dare voce ai palestinesi e di fissare immagini che documentano crimini spesso rimossi o censurati, nasce il progetto editoriale “30 Seconds From Gaza”, pubblicato contemporaneamente in Italia da Mesogea, in Francia da Alifbata e in Spagna da Al Fanar.

Tradotto da Enrica Battista, con una prefazione di Ilan Pappe e Nadia Nasser-Najjab, questo è il secondo fumetto di Sabaaneh, che torna in Italia un anno dopo il successo di “Racconto Palestina”, pubblicato sempre da Mesogea. La graphic novel si è rivelata uno strumento potente per avvicinare i giovani a tematiche politiche e sociali, ed è per questo motivo che, negli ultimi anni, i tentativi di censura sulle vignette politiche sono aumentati, soprattutto in relazione alla causa palestinese. L’occupazione sionista, sia all’interno che all’esterno della Palestina, blocca e censura i fumettisti che criticano Israele, siano essi palestinesi o internazionali.

Un esempio recente è il caso di Steve Bell, vignettista editoriale per The Guardian per 42 anni, la cui vignetta su Netanyahu è stata censurata nel 2023 perché considerata antisemita. Lo stesso destino è toccato a fumettisti come i portoghesi Vasco Gargalo e António Moreira Antunes, anch’essi accusati di antisemitismo. La vignetta politica, con il suo impatto forte e immediato, è sempre stata un’arma temuta dai regimi autoritari. Anche in Israele, i pochissimi autori israeliani che osano rompere il silenzio vengono colpiti, come accadde a Ari Folman, regista di “Valzer con Bashir”, che nel 2009 subì dure critiche dalla destra israeliana.

In Italia, fumettisti come Costantini e Zerocalcare hanno affrontato attacchi diffamatori da parte dell’Osservatorio Antisemitismo, una delle sezioni più accanite del hasbara. In questo contesto, la frase di Ilan Pappe nella prefazione di “30 Seconds From Gaza” risuona con ancora più forza:

«Questi disegni non possono essere toccati da nessun gigante del web o da Israele; la loro presenza sarà fondamentale per le generazioni future, che sceglieranno se ricordare o dimenticare grazie a queste opere

Nell’agosto di quest’anno, Mohammad Sabaaneh ha ricevuto il prestigioso Premio EWK, istituito in Svezia nel 2000 in memoria dell’illustratore svedese Ewert Karlsson, e assegnato ad artisti distintisi per il loro impegno politico e artistico nel campo della vignetta politica. Questo riconoscimento arriva in un momento storico delicato e a soli 37 anni dall’assassinio del grande vignettista palestinese Naji Al Ali, creatore del personaggio Handala, le cui opere critiche furono scomode non solo per Israele, ma anche per molti governi arabi dell’epoca.

Come ricordato dallo stesso Sabaaneh, “..gli artisti e intellettuali palestinesi, sia in Occidente che nel mondo arabo, continuano a subire censure e restrizioni. Tuttavia, questo è un prezzo che molti sono disposti a pagare per sfidare la narrazione dominante, consapevoli che tale costo è insignificante rispetto a quello pagato dai prigionieri politici nelle carceri israeliane, dai giovani nei campi profughi di Jenin e della Palestina occupata, dai palestinesi di Gaza, che da oltre un anno subiscono pulizia etnica e massacri…”

Il conferimento del Premio EWK a Mohammad Sabaaneh rappresenta un atto di solidarietà con il popolo palestinese e la pubblicazione di “30 Seconds From Gaza” in tre paesi europei contemporaneamente conferma il crescente interesse e il sostegno dell’opinione pubblica internazionale, nonostante molti governi continuino ad appoggiare ciecamente la politica neocolonialista di Israele.

“Questo premio non è per me, è per tutti i palestinesi” ha dichiarato Mohammad Sabaaneh. “Sono entusiasta di aver ricevuto il prestigioso Premio EWK per il 2024. Questo riconoscimento, noto per celebrare l’eccellenza nella satira politica, rappresenta una pietra miliare nella mia carriera e testimonia il crescente riconoscimento globale dell’arte palestinese e del suo ruolo fondamentale nella resistenza e nell’espressione culturale.”

Nato nel 1979 a Jenin, in Cisgiordania, Mohammad Sabaaneh è attivo come vignettista satirico e politico dal 2002. Pluripremiato sia nei paesi arabi che a livello internazionale, ha contribuito a numerose pubblicazioni in Europa e nel Medio Oriente. Nel 2022, ha vinto il prestigioso Palestine Book Awards nel Regno Unito con il fumetto “Power Born of Dreams”, pubblicato in Italia con il titolo “Racconto Palestina” nella collana Cartographic di Mesogea.

Mohammad Sabaaneh tornerà in Italia dal 1° al 5 ottobre 2024 per presentare “30 Seconds From Gaza” nelle città di Padova, Trieste, Ponte in Valtellina e Venezia.

A Venezia, la presentazione si terrà presso Palazzo Mora, all’interno della mostra del Palestine Museum US, “Foreigners In Their Homeland”, che ospita anche una sua opera dedicata a Walid Daqqa, intitolata “Milad Walid Daqqa”.