Da Gaza al Libano : la campagna di bombardamenti israeliana sostenuta dalla propaganda mediatica

L’assalto su larga scala di Israele contro aree civili in tutto il Libano, iniziato lunedì, è stato trattato dai media occidentali come “attacchi contro Hezbollah”.

Fonte: English version

Di Robert Inlakesh – 26 settembre 2024

I media corporativi occidentali, tra cui BBC, CNN e The New York Times, hanno lavorato straordinariamente per giustificare il recente assalto di Israele al Libano, che ha causato la morte di circa 600 persone in un solo giorno. Questi resoconti hanno ripetutamente affermato che gli attacchi israeliani avevano come obiettivo “posizioni di Hezbollah”, un’affermazione che è stata ampiamente ripresa senza un esame approfondito.

L’assalto su larga scala di Israele contro aree civili in tutto il Libano, iniziato lunedì, è stato trattato dai media occidentali come “attacchi contro Hezbollah”.

Il servizio della CNN sul primo giorno dell’assalto, dopo che circa 500 persone erano state uccise in tutto il Libano, era intitolato “Gli attacchi israeliani contro Hezbollah uccidono centinaia di persone in tutto il Libano”. Il New York Times ha creato una lista di eventi in diretta intitolata: “Israele colpisce obiettivi Hezbollah in Libano”. Anche Reuters e Associated Press, due delle più autorevoli agenzie di notizie occidentali, hanno inquadrato l’attacco di Israele a Hezbollah come un’intensificazione degli attacchi da “entrambe le parti”.

Un articolo di Reuters pubblicato martedì si apre con un’introduzione eloquente: “Un attacco aereo israeliano su Beirut ha ucciso un comandante di alto rango di Hezbollah martedì, mentre gli attacchi missilistici transfrontalieri da entrambe le parti hanno aumentato i timori di una guerra a tutti gli effetti in Medio Oriente e il Libano ha affermato che solo Washington avrebbe potuto contribuire a porre fine ai combattimenti”.

Nel frattempo, Paul Adams della BBC, che scriveva dal Nord di Israele, ha scritto un pezzo intitolato: “La fredda logica militare prende il sopravvento nel conflitto Israele-Hezbollah”. In esso, Adams critica la “strategia ad alto rischio” di Israele, concentrandosi sulle potenziali conseguenze per gli israeliani. Tuttavia, l’articolo trascura ampiamente la devastazione inflitta alla popolazione civile libanese, giustificando invece l’assalto di Israele e offrendo critiche limitate alle sue tattiche.

L’articolo della BBC si legge come se fosse stato scritto da una prospettiva nazionalista israeliana, dando per scontato che “Israele sa di poter battere Hezbollah”, un’affermazione priva di fondamento. Il rapporto israeliano più completo sull’argomento, un documento di 130 pagine pubblicato dall’Istituto per la Lotta al Terrorismo dell’Università Reichman dopo uno studio triennale che ha coinvolto oltre 100 alti funzionari israeliani, ha concluso che una netta vittoria contro Hezbollah non era possibile.

Israele non ha fatto mistero del fatto che sta prendendo di mira i civili, come dimostrato dalla diffusione di un video con immagini generate dal computer che mostra modelli di villaggi libanesi, dove i missili sarebbero immagazzinati nelle case. Nonostante ciò, gran parte dei media occidentali deve ancora riconoscere queste ammissioni.

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dissipato ogni dubbio residuo quando ha consegnato un messaggio in inglese al popolo libanese in cui ha affermato: “Hezbollah vi ha usato come scudi umani”. Ha inoltre affermato: “Hanno piazzato razzi nei vostri salotti” e “missili nel vostro garage”.

Queste affermazioni rispecchiano quelle usate per giustificare la violenza in corso a Gaza, dove sono state uccise almeno 41.524 persone, la maggior parte civili. Quando riportano il bilancio delle vittime in Libano, organi di stampa come il Washington Post inquadrano la narrazione affermando che “il Libano afferma” che centinaia di persone sono state uccise negli “attacchi israeliani contro Hezbollah”, sottintendendo un certo livello di dubbio o minimizzando l’impatto sui civili.

Mentre i media corporativi usano spesso un linguaggio che oscura le vittime civili di massa in Libano, attribuiscono spesso le cifre delle vittime al Ministero della Sanità libanese. Tuttavia, ci sono tentativi, soprattutto da parte di organi di stampa come il Jerusalem Post, di indebolire questi numeri etichettando il Ministero della Sanità libanese come “gestito da Hezbollah”. Questa tattica rispecchia il modo in cui i media occidentali spesso si riferiscono al bilancio delle vittime palestinesi come proveniente dal “Ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas”, gettando dubbi sulla credibilità delle cifre riportate.

Il New York Times si è persino concentrato sulla segnalazione di attacchi di ansia israeliani nonostante l’assenza di morti israeliane al momento del rapporto. Si tratta della stessa agenzia di stampa che ha descritto la detonazione di migliaia di cercapersone da parte di Israele in Libano la scorsa settimana, che ha ucciso decine di persone e ne ha ferite migliaia, come “sbalorditiva”. Il Times ha elogiato l’ingegnosità dell’attacco, che ha causato numerose vittime civili. L’ex capo della CIA Leon Panetta, tuttavia, ha etichettato l’incidente come un atto di Terrorismo.

Robert Inlakesh è un analista politico, giornalista e documentarista attualmente residente a Londra, Regno Unito. Ha scritto e vissuto nei Territori Palestinesi Occupati e conduce lo speciale televisivo “Palestine Files”. È regista di “Steal of the Century: Trump’s Palestine-Israel Catastrophe” (Il Furto del Secolo: La Catastrofe di Trump tra Palestina e Israele).

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org