Non c’è mai stata un’Occupazione che non abbia provocato Resistenza. Questa Resistenza si chiama Lotta per la Libertà, e nessuna lotta potrebbe essere più giusta.
Fonte: English version
Di Gideon Levy – 3 novembre 2024
Immagine di copertina: Un ragazzo palestinese porta una bandiera nazionale durante il corteo funebre di quattro militanti, in Cisgiordania, a ottobre. Credito: John Wessels/ AFP
La battaglia decennale per la libertà palestinese è tra le lotte più giuste al mondo oggi. I mezzi che alcuni di loro impiegano sono tra i più atroci, ma i mezzi che Israele impiega contro di loro sono ugualmente e talvolta persino più atroci, certamente in termini quantitativi.
I palestinesi usano il terrorismo esecrabile come mezzo per un fine giusto e, nel caso di Hezbollah e Hamas, anche per fini palesemente ingiusti, quelli del fondamentalismo religioso. Il terrorismo è un’arma dei deboli e dei disperati, il che non gli conferisce necessariamente legittimità.
Israele usa il suo formidabile potere militare per reprimere i loro Diritti e la loro Resistenza. Il fatto che lo faccia tramite un esercito, non un’organizzazione terroristica, non rende legittime le sue azioni. La maggior parte delle sue azioni nell’ultimo anno non sono state legittime.
Le recenti osservazioni dell’editore di Haaretz, Amos Schocken, rientrano in questo quadro, che a mio avviso è chiaro e per niente complesso, e hanno scatenato una tempesta. La sua successiva precisazione, affermando che Hamas non appartiene alla categoria dei combattenti per la libertà, avrebbe dovuto calmare la tempesta. Ma c’è chi cerca di amplificarla.
C’è chi cerca di vendicarsi di Haaretz e vuole vederlo chiudere. L’ultimo organo di stampa affermato che ha riportato tutta la verità, soprattutto nell’ultimo anno, irrita molti, e ora hanno l’opportunità di vendicarsi.
Ma la critica alla dichiarazione di Schocken ha oltrepassato i confini ideologici. Tra la destra, che vorrebbe vedere uno Stato con un canale televisivo e un giornale sotto stretta supervisione, ci sono anche molti nel campo opposto che sono rimasti sconvolti dal termine “Combattenti per la Libertà Palestinesi”. È lì che dovrebbe essere il dibattito.
Ravit Hecht ha scritto che non è solo l’Israele di Benjamin Netanyahu che chiama terroristi coloro che commettono Crimini contro l’Umanità. “Noi, gli oppositori del Kahanismo e del governo della Supremazia Ebraica, li chiamiamo così. Perché è quello che sono”.
Ma ora i Crimini contro l’Umanità vengono commessi da entrambe le parti. Alla luce di ciò che sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania, nessuno può più negarlo. Israele è uno Stato Terrorista? Le misure che Israele adotta non abrogano il suo diritto di difendersi.
Ha questo diritto, ma non ha il diritto di utilizzare i mezzi che sta impiegando. I palestinesi hanno il diritto di lottare per i loro diritti e la loro libertà, e non devono commettere Crimini contro l’Umanità. La definizione che Hecht fa del suo campo come “gli oppositori del Kahanismo e del governo della Supremazia Ebraica” macchia anche la verità e abbellisce il centro-sinistra di Israele. Israele non ha mai avuto un governo che non fosse un governo di Supremazia Ebraica, perché non ha mai avuto un governo che non fosse Sionista.
Hecht e quel campo che concorda con lei sbagliano nella loro posizione di base nei confronti dell’Occupazione e del Sionismo. Ecco come Hecht descrive la situazione: “Sì, le forze di sicurezza israeliane hanno molestato palestinesi innocenti, compresi i minori, come parte della tragica realtà del controllo di un altro popolo”.
Sono le forze di sicurezza a molestare, non l’intero Stato di Israele; “spesso”, invece di “sempre”. Questa è l’essenza del mellifluo “quanto siamo belli” del centrosinistra. Sono le “forze di sicurezza” a molestare, come se fossero un’entità separata e indipendente, piuttosto che gli eroi e le vacche sacre di tutti gli israeliani, specialmente del centrosinistra.
La verità è che tutti noi, fino all’ultimo di sinistra, siamo colpevoli, perché non sono le forze di sicurezza a molestare, ma piuttosto lo Stato di Israele; e non “spesso”, ma sempre, per la definizione stessa di Occupazione. Hecht e i suoi simili credono ancora in un’Occupazione illuminata.
Se solo le forze di sicurezza molestassero un po’ meno spesso, andrebbe tutto bene. Ma non c’è Occupazione senza molestie. Le molestie sono l’essenza dell’Occupazione. Un’Occupazione di questo tipo provoca Resistenza. Non c’è mai stata un’Occupazione che non abbia provocato Resistenza. Questa Resistenza si chiama Lotta per la Libertà, e nessuna lotta potrebbe essere più giusta. Non si può definire altrimenti.
Gideon Levy è editorialista di Haaretz e membro del comitato editoriale del giornale. Levy è entrato in Haaretz nel 1982 e ha trascorso quattro anni come vicedirettore del giornale. Ha ricevuto il premio giornalistico Euro-Med per il 2008; il premio libertà di Lipsia nel 2001; il premio dell’Unione dei giornalisti israeliani nel 1997; e il premio dell’Associazione dei Diritti Umani in Israele per il 1996. Il suo ultimo libro, La punizione di Gaza, è stato pubblicato da Verso.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org