Ho smesso di indossare la Stella di David perché è diventata un simbolo di Supremazia e Oppressione

Nell’ottobre 2023, ho indossato con orgoglio la mia collana con la Stella di David a una manifestazione di emergenza per Gaza, ma un anno dopo non ho più potuto indossarla. Israele ha reso impossibile separare questo simbolo dall’immane devastazione compiuta sotto la sua bandiera.

Fonte: English version

Di Anna Lippman – 9 novembre 2024

Immagine di copertina: Un negozio palestinese chiuso a Hebron dall’esercito israeliano che è stato vandalizzato con una Stella di David, un antico simbolo ebraico adottato dallo stato israeliano come simbolo nazionale. (Foto: Lauren Surface)

Qualche settimana fa nel centro di Toronto, ho visto un gruppo di ebrei Sionisti imbattersi in un’auto addobbata per Diwali*. L’auto era ricoperta di decorazioni floreali e candele, oltre ad alcuni simboli indù. Sbalordito nel notare una Svastica tra le decorazioni, questo gruppo si è infuriato e ha iniziato a urlare di palese antisemitismo. Mi sono chiesta se conoscessero la relazione tra questo simbolo e la religione indù, ma dubitavo che gliene sarebbe importato. Nonostante le sue origini (e il diverso orientamento) nella cultura buddista e indù, per molti oggi la Svastica è sinonimo di Nazismo. Per me, conoscere la storia di questo simbolo non attenua la reazione viscerale che provo nel vedere una Svastica. (*Diwali è una delle più importanti feste indiane e si festeggia nel mese di ottobre o novembre. Simboleggia la vittoria del bene sul male ed è chiamata “festa delle luci”)

Il 29 ottobre, un uomo di Oakland, in California, è stato cacciato dal Jerusalem Coffee House (Caffetteria di Gerusalemme) dal proprietario perché indossava un berretto da baseball blu con una stella di David bianca. La polizia sta ora indagando sull’episodio come crimine d’odio antisemita. È stato antisemita chiedere a quest’uomo di andarsene? Forse. Eppure nessuno si sta ponendo una domanda più grande su questo episodio: perché quest’uomo ha ritenuto opportuno entrare in una caffetteria palestinese indossando un cappello che rispecchiava così da vicino la bandiera di Israele? Non si aspettava di suscitare una reazione viscerale dalle stesse persone Massacrate in nome di questa bandiera? I palestinesi che hanno assistito alla morte e alla distruzione della loro Patria compiute sotto questo simbolo non hanno il diritto di esserne offesi?

In Canada, la Casta Sionista ha trascorso l’ultimo anno a condannare qualsiasi apparizione della Stella di David all’interno del movimento pro-Palestina. Dai post sui social media ai cartelli di protesta, hanno affermato che raffigurare questa Stella in qualsiasi critica verso Israele è antisemita ed equipara l’intero popolo ebraico allo Stato di Israele. Eppure, questa Casta e lo Stato di Israele hanno lavorato instancabilmente per confondere l’ebraismo e Israele. Oltre a mettere la Stella al centro della bandiera israeliana, anche il Centro per gli Affari Israeliani ed Ebraici ha inserito la Stella nel suo logo. B’nai Brith* Canada usa il simbolo ebraico della Menorah nel suo logo. Quando gli stessi sionisti iniziano ad appropriarsi del simbolismo ebraico, la distinzione tra ebraismo e Israele diventa sfocata.(* L’Ordine Indipendente B’nai B’rith è una loggia ebraica nata nel 1843 durante la presidenza di John Tyler. La sua missione è quella di fare beneficenza verso i poveri.)

 

Carri armati israeliani solcano una stella di David in un campo a Gaza durante l’attuale invasione di terra di Gaza da parte di Israele. Questa foto è stata condivisa da Daniel Hagari sull’account @IDFSpokesperson X/Twitter il 17 novembre 2023.

Forse più di chiunque altro, è Israele stesso ad appropriarsi di simboli ebraici per scopi imperialisti. Mentre a Gaza continua il Genocidio, l’esercito israeliano celebra questa devastazione incidendo o dipingendo con bombolette di vernice la Stella di David su edifici e quartieri demoliti. Quando la vernice non basta, soldati e polizia marchiano e incidono questo simbolo sui palestinesi stessi. L’appropriazione indebita di questo simbolo a scopo terrorista è più evidente in Cisgiordania. Le città e i quartieri palestinesi vengono spesso vandalizzati da giovani coloni che coprono i murales e sulle bandiere palestinesi con la Stella e gli slogan fascisti che la accompagnano. Quando i coloni riescono finalmente a sfrattare questi palestinesi dai loro villaggi, una Stella o una Menorah vengono spesso issate su questa terra sottoposta a Pulizia Etnica.

Il 9 ottobre 2023, ho indossato con orgoglio la mia collana con la Stella di David alla manifestazione di emergenza per Gaza. Volevo che la gente sapesse inequivocabilmente che ero ebrea e ancora pro-Palestina. Alla manifestazione del 5 ottobre 2024 che celebrava un anno di Genocidio a Gaza, la mia collana presentava invece il simbolo “Chai”. Non cerco più di riscattare e riabilitare la Stella di David.

Come la Svastica, non c’è niente di sbagliato nella Stella in sé e per sé; questo simbolo esisteva prima di Israele ed esisterà dopo la sua scomparsa. Eppure, questo simbolo che un tempo era parte integrante del modo in cui mostro la mia identità, ora è sinonimo della crudeltà e della malvagità del Regime Sionista. Quando i palestinesi guardano questo simbolo, che è stato usato per rappresentare la Supremazia Ebraica e la distruzione palestinese, non avvertono alcuna distinzione tra questo simbolo quando è blu e tra due strisce o se è dorato e al collo. Entrambi rappresentano la distruzione del popolo palestinese.

Mentre discuteva dell’incidente di Oakland sui social media, Mohammed El Kurd sostiene la stessa argomentazione, ovvero che la Stella di David è ora un simbolo di odio, che piaccia o no agli ebrei. Peter Beinart ha risposto dicendo che il simbolo è un simbolo ebraico che esiste al di fuori della sua appropriazione da parte di Israele e quindi criticare la Stella di David è di fatto una condanna dell’ebraismo. Sono d’accordo che non è colpa degli ebrei se Israele ha deciso di usare il nostro simbolo come logo per il suo Regime Oppressivo. Tuttavia, non siamo assolti dall’attuale peso di questi simboli e non dovremmo condannare i palestinesi per le loro emozioni viscerali quando vedono questi simboli.

Durante il mio ultimo viaggio in Cisgiordania, alcuni bambini del posto stavano rovistando tra i miei effetti personali alla ricerca di potenziali regali. Trovando la collana di Magen David che indossavo alla dogana, una ragazza si è girata verso di me e ha detto: “oh, quindi ami Israele?” No! Ho risposto fermamente. Hanno ridacchiato e mi hanno chiesto perché ho il loro simbolo sulla mia collana? All’inizio ho cercato di spiegare che questo è un simbolo del popolo ebraico, non dello Stato di Israele. Ma mi sono subito fermata. Per i palestinesi che non sanno nulla dell’ebraismo a parte il suo ruolo nell’Oppressione e nella Pulizia Etnica, questa Stella simboleggia orrore, distruzione e odio. L’avevo espressamente rimossa quando sono entrata in Palestina perché sapevo che era una cosa che mi faceva infuriare.

In Nord America, la comunità ebraica riceve una considerazione speciale durante il Diwali a causa dell’uso della Svastica e delle sue associazioni con la Germania Nazista e i movimenti suprematisti bianchi. I palestinesi devono ricevere la stessa considerazione quando gli ebrei scelgono di esporre la Stella di David che ora è diventata associata al Genocidio di Gaza e all’Apartheid israeliano. Israele ha reso impossibile separare questo simbolo dall’immane devastazione portata avanti sotto la sua bandiera. Israele ha trasformato la Stella di David in un simbolo di Supremazia e Oppressione. Mi rifiuto di associare me stessa e il mio ebraismo a Israele e a tutto ciò che rappresenta. Ecco perché non indosso più una Stella ebraica.

Anna Lippman è una migrante ebrea ashkenzita di terza generazione a Turtle Island. È una dottoranda presso il Dipartimento di Sociologia all Università di York, è attiva con diversi gruppi a Toronto, tra cui Showing Up for Racial Justice (Impegnati per la Giustizia Razziale) e Independent Jewish Voices (Voci Ebraiche Indipendenti).

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org