Le forze israeliane sparano, ferendo gravemente una quattordicenne.

Febbraio 14, 2016 06:19 (AGGIORNATO: FEB 15, 2016 00:39.)

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BETLEMME (Ma’an) – Un portavoce della polizia israeliana ha riferito che le forze israeliane,   Domenica hanno sparato e ferito una  ragazza palestinese quattordicenne, vicino alla Moschea di Ibrahim nella città di Hebron  dopo un presunto accoltellamento tentato nel sud della West Bank occupata.
Fonti palestinesi locali hanno fornito dichiarazioni opposte, riferendo a Ma’an che la ragazza era con la sorella, e nessuno delle due aveva tentato un attacco quando la ragazza, identificata come Yasmin Rashad al-Zarou, è stata colpita.Testimoni sul posto hanno riferito che le due ragazze avevano attraversato un posto di blocco militare israeliano noto come 160, dopo di che le ragazze camminavano a pochi metri oltre il punto di controllo, quando i soldati israeliani hanno sparato alla quattordicenne che camminava lontano dai soldati, ferendola gravemente.
I media israeliani hanno riferito che nessun israeliano è stato ferito durante l’incidente.

La zona è stata evacuata dalle forze israeliane.
Pochi minuti dopo l’attacco, un video della ragazza ferita è stato pubblicato sui social media.

ragazzaFonti palestinesi  hanno riferito che  qualche ora prima, le forze israeliane hanno ucciso un palestinese di 17 anni, dopo che l’adolescente avrebbe tentato di accoltellare un soldato israeliano a un posto di blocco a nord di Betlemme.
Il Ministero della Sanità palestinese ha identificato l’adolescente come come Naim Ahmad Yousif Safi dalla città di al-Ubediya, appena ad est di Betlemme.
Il portavoce della polizia israeliana Micky Rosenfeld ha detto a Ma’an che un giovane palestinese si era avvicinato al posto di blocco di Mazmoria, vicino all’insediamento israeliano illegale di Har Homa con un coltello.

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Naia Ahmad Yousif Safi

Rosenfeld ha detto che i soldati israeliani hanno sparato a Safi, quando hanno visto il coltello.
Non è chiaro se l’adolescente è morto sul posto o successivamente a causa delle sue ferite.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha riferito a  Ma’an che  Domenica (ieri), le forze israeliane hanno sparato e ucciso due giovani adolescenti palestinesi di 15 anni, nella Cisgiordania settentrionale, dopo che i due hanno presumibilmente aperto il fuoco contro i soldati israeliani.
Il portavoce ha detto che i due ragazzi sono stati colpiti ed uccisi dopo che presumibilmente hanno  sparare contro i soldati israeliani nei pressi del villaggio di al-Araqa ad ovest di Jenin. Il portavoce ha aggiunto che nessun soldato israeliano è rimasto ferito.
Il Ministero della Sanità ha identificato i palestinesi deceduti come Nihad Raed Mohammed Waqed e Fuad Marwan Khalid Waqed, entrambi di 15 anni da al-Araqa.

Sabato scorso, una  donna palestinese di 18 anni identificata come Kilzar al-Uweiwi è stata uccisa nei pressi di Ibrahimi Mosque, dove sono avvenuti la maggior parte dei recenti attacchi di Domenica.
Il posto di blocco nei pressi della moschea di Ibrahim si trova nella città vecchia di Hebron, che è stata designata da novembre, dall’esercito israeliano,  come “zona militare chiusa”.
Residenti palestinesi della zona hanno dovuto registrarsi con un sistema di numerazione per poter passare attraverso i quasi 20 posti di blocco militari della città vecchia,  la gente del posto ha riferito di restrizioni più pesanti imposte dall’esercito che, il gruppo israeliano per i diritti  B’Tselem, ha indicato come “misure draconiane”.
Oltre 170 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e dai coloni dall’ondata di agitazioni diffuse su tutto il territorio palestinese occupato nel mese di ottobre.
L’agitazione è stata segnata da un’ondata di attacchi su piccola scala effettuati da individui palestinesi – principalmente contro obiettivi militari israeliani – che hanno lasciato oltre 25 morti israeliani, con la maggior parte dei sospetti attentatori palestinesi colpiti e morti sul posto.
Il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon il mese scorso ha detto che è “natura umana” per i palestinesi  reagire violentemente alla pluridecennale occupazione militare di Israele, e ha esortato il cambiamento della politica di Israele nella zona occupata.

Trad. Invictapalestina

Fonte: http://www.maannews.com/Content.aspx?id=770279

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