AGGIORNATO/11:44 am/26 febbraio: I media bulgari e fonti della polizia confermano l’uccisione di Omar in seguito a una caduta dai piani alti dell’edificio. Non escludono che possa essere “stato spinto”. “Sono stati i media Israeliani a parlare per primi di assassinio. Questo non deve sorprendere: semplicemente, sono i primi a venire in possesso di informazioni relative all’operato del loro governo e delle agenzie di intelligence,” ha dichiarato Joe Catron di Samidoun.
Omar Nayef Zayed, ex prigioniero politico palestinese, evaso dopo uno sciopero della fame, la cui estradizione era stata chiesta alla Bulgaria da Israele già nel mese di dicembre, è stato trovato morto questa mattina, all’interno dell’ambasciata Palestinese di Sofia, in Bulgaria, presso cui aveva chiesto rifugio.
“Omar Nayef Zayed è stato colpito in quanto palestinese, in quanto combattente, in quanto prigioniero politico,” ha dichiarato Charlotte Kates, coordinatrice internazionale del Network dei Prigionieri Politici Samidoun. “Il suo caso, la persecuzione ai suoi danni e infine l’omicidio sono tentativi di dimostrare che un Palestinese non è mai al sicuro dalla longa manus delle forze di occupazione israeliane. Si tratta di una chiara minaccia a tutti i Palestinesi, soprattutto agli ex prigionieri politici e ai capisaldi della lotta in Europa. Cercheremo in ogni modo di supportare la famiglia di Omar Nayef Zayed nel perseguimento dei responsabili di questo omicidio e per rafforzare la causa che gli è costata la vita: quella per la libertà della Palestina.”
La causa della morte di Omar non è ancora chiara, ma di sicuro si tratta di una vendetta di stato da parte di Israele contro un combattente palestinese, che non ha mai smesso di lottare per la libertà sua e di tutti i suoi connazionali. Il Network dei Prigionieri Politici Samidoun chiede un’autopsia indipendente sul corpo di Omar e massima libertà di indagine per le autorità bulgare e palestinesi. Chiediamo che i responsabili della persecuzione ai danni di Omar Nayef Zayed e del suo omicidio paghino per le loro colpe.
“Riteniamo responsabili Israele, i suoi servizi di intelligence, l’Autorità Palestinese e il governo bulgaro per l’assassinio di Omar Nayef Zayed, ucciso perché lottava per la libertà della Palestina,” sostiene Mohammed Khatib, membro di Samidoun residente in Belgio. I servizi di intelligence israeliani non sono nuovi a questo genere di persecuzioni e uccisioni ai danni di Palestinesi nel mondo, soprattutto in Europa: in particolare, si accaniscono contro giovani leader e validi esponenti della resistenza. Questo crimine orrendo è stato perpetrato all’interno dell’Ambasciata Palestinese, su territorio bulgaro. Gli assassini e tutti coloro che hanno reso possibile l’omicidio dovranno pagare.”
Zayed, 52 anni, era nato a Jenin, nella Cisgiordania Palestinese. Arrestato dalle forze di occupazione nel maggio del 1986, era stato condannato all’ergastolo. Nel 1990, dopo 40 giorni di sciopero della fame, è stato trasferito presso l’ospedale di Betlemme, da cui è riuscito a evadere a maggio, per poi lasciare la Palestina.
Nel 1994, era arrivato in Bulgaria. Omar aveva sposato una cittadina bulgara da cui aveva avuto dei bambini; gestiva un negozio di alimentari ed era molto noto nella comunità palestinese di Sofia.
Martedì 15 dicembre, l’Ambasciata Israeliana aveva inviato una missiva al Ministro della Giustizia bulgaro per chiedere l’estradizione di Omar Nayef Zayed, descritto come “latitante.”
Il 17 dicembre, la sua abitazione era stata perquisita. Lui non era in casa e suo figlio è stato arrestato ed è rimasto in carcere per un’intera giornata. I media arabi avevano riportato le dichiarazioni del pubblico ministero bulgaro, che richiedeva la sua incarcerazione e l’estradizione immediata per Tel Aviv.
Il Network dei Prigionieri Politici Samidoun rende omaggio a Omar Nayef Zayed, ex prigioniero politico palestinese che ha lottato per tutta la vita per la giustizia del suo Paese e del suo popolo. Esprime il suo più sincero cordoglio alla famiglia di Omar Nayef Zayed, in Palestina, in Bulgaria e in qualunque altro luogo, e a tutto il movimento per la liberazione della Palestina, per aver perso un padre e marito amorevole e un tenace combattente per la libertà, ucciso dalle mani di coloro che vorrebbero imprigionare per sempre la Palestina e il suo popolo. Lavoreremo in ogni direzione possibile affinché i responsabili paghino per questo orrendo crimine contro il popolo palestinese e la lotta per la libertà, che Omar Nayef Zayed aveva tanto a cuore.
Trad. Romana Rubeo – Invictapalestina.org
Fonte: http://samidoun.net/2016/02/breaking-omar-nayef-zayed-assassinated-inside-palestinian-embassy-in-bulgaria/