Centinaia di manifestanti di destra israeliani a Haifa hanno gridato insulti razzisti fuori dal concerto rap che non è stato cancellato, nonostante le minacce del ministro della cultura del paese.
Un coraggioso rapper palestinese non poteva certo lasciarsi indurre a cancellare il suo concerto della scorsa notte, nonostante le proteste di centinaia di nazionalisti israeliani e le minacce del ministro israeliano della cultura.
Tamer Nafar, ieri sera, si è esibito con successo al Neve Yosef Community Centre di Haifa, dopo che gli organizzatori avevano minacciato di annullare l’evento.
“E’ un peccato che l’Haifa Film Festival, un simbolo di qualità e di vicinanza tra persone e paesi, abbia scelto di dare un palcoscenico ad un artista che coglie ogni occasione per andare contro lo stato di Israele e la sua esistenza come stato ebraico”, ha detto Miri Regev, ministro della cultura.
Centinaia di manifestanti israeliani di destra si sono incontrati nei giardini all’esterno della sala per protestare contro il concerto che, ha detto Regev, ha dato ‘legittimità al terrorismo “.
Molti dei manifestanti avrebbero gridato insulti razzisti verso Haneen Zoabi, un membro del partito israelo-palestinese Balad, tra accuse di terrorismo.
Il Comune di Haifa ha erroneamente annunciato, prima dello spettacolo, che Nafar lo aveva cancellato. Successivamente hanno poi spostato l’ora di inizio del concerto alle 22, presumibilmente con lo scopo di compromettere lo spettacolo senza cancellarlo.
Nafar ha risposto criticando gli organizzatori dell’evento per aver ceduto al ministro e al suo “branco di razzisti”.
Trad. Invictapalestina.org
fonte: https://www.alaraby.co.uk/english/news/2016/10/19/palestinian-rapper-causes-a-stir-among-rightwing-israelis