Il ministro della giustizia invita la comunità palestinese e quella internazionale ad esercitare pressioni sulla direzione palestinese per risolvere il problema; afferma che Israele sarebbe felice di disimpegnarsi completamente da Gaza.
Ilana Messika/TPS |Published: 20.06.17 , 22:57
L’Autorità palestinese e Hamas sono responsabili della crisi elettrica a Gaza, non Israele, ha detto il ministro della Giustizia Ayelet Shaked martedì alla 17a Conferenza annuale di Herzliya. Shaked ha invitato il pubblico palestinese e la comunità internazionale a esercitare pressioni sulla direzione palestinese per risolvere il problema.
“La responsabilità per il taglio dell’energia deve essere imputata a Hamas e all’Autorità palestinese”, ha detto Shaked in un’intervista a Tal Shalev, corrispondente politico per il sito Walla News. “L’AP ha soldi e Hamas ha soldi. Siamo arrivati a questa situazione a causa di una lotta politica fra di loro… e Israele si rifiuta di essere uno strumento nei loro giochi di potere”.
Shaked ha sottolineato che l’ex primo ministro Ariel Sharon aveva annunciato per la prima volta il suo piano di disimpegno da Gaza nel 2003 e ha dichiarato che non fu completamente realizzato. “Non lo abbiamo fatto completamente: stiamo ancora fornendo loro elettricità, acqua e altri beni”.
Israele lunedì ha iniziato a mettere in atto un taglio dell’alimentazione elettrica, una mossa che il ministro Bayit Yehudi ha detto essere volta a togliere Israele dal problema.
Shaked ha dichiarato che Israele sarebbe felice di disimpegnarsi completamente da Gaza e ha preso nota della proposta di Yisrael Katz, ministro dei trasporti e della sicurezza, di un’isola artificiale al largo della costa di Gaza per soddisfare le necessità dei gazawi senza mettere in pericolo la sicurezza israeliana.
“Tuttavia,” ha detto, “dobbiamo ricordare che Gaza è controllata da un’organizzazione terroristica che detiene nostri soldati e civili e certamente non faremo grandi progetti finché esisteranno situazioni come questa”, ha detto Shaked.
Shaked ha detto che Israele deve far capire a Hamas che la detenzione di civili israeliani (Abera Mengistu, Hisham al-Sayed e Jumaa Ibrahim Abu-Ghanima) e dei corpi dei soldati israeliani (Hadar Goldin e Oron Shaul) fanno parte di una politica che non pagherà. “Gli ultimi governi hanno cambiato la loro percezione sui sequestri: Hamas ha visto i rapimenti come preziosi e vogliamo cambiare l’equazione in modo che siano considerati un peso”, ha detto Shaked.
“Negli ultimi anni abbiamo cominciato a farlo, sia nel rimettere in prigione i prigionieri liberati durante l’affare di Shalit, avvalendosi di leggi che rendono più difficile liberare i terroristi incarcerati, sia attraverso decisioni governative che hanno ridotto al minimo le condizioni dei prigionieri di Hamas.”
“Dobbiamo dimostrare a Hamas che finché detengono i nostri soldati, non riceveranno nulla da noi”, ha concluso Shaked.
Oggi nella striscia di Gaza, l’energia dovrebbe essere ridotta fino a due ore al giorno. Due!
Questa dovrebbe essere una grande novità: basta pensare a come sarebbe la tua vita: 22 ore senza frigorifero o luce, 22 ore al giorno senza energia anche negli ospedali. Ma fin da ora, il titolo principale di Israele / Palestina è:
Jared Kushner arriva “in cerca della pace”.
Questo è assurdo. C’è silenzio su una crisi umanitaria e politica a Gaza e, a un’ora di distanza, un milione di telecamere si concentra su un finanziatore di insediamenti, la cui unica “esperienza diplomatica” sta nell’amicizia con Benjamin Netanyahu.
Ma penso che in questo momento possiamo lavorare con i media a nostro vantaggio. Dite al NY Times Gerusalemme ciò che pensate:
Clicca per spedire un messaggio al NY Times
Testo del messaggio che sarà spedito automaticamente:
Dear Ian Fisher,
The Gaza power crisis absolutely needs to be the main focus on media attention in Israel/Palestine right now. And Jared Kushner’s visit is an opportunity to put that issue into a larger context.
Please, ask Jared Kushner: Would ending the Gaza blockade be part of your peace process?
[Cara Ian Fisher, La crisi dell’energia a Gaza deve assolutamente essere punto centrale dei media in Israele / Palestina. La visita di Jared Kushner è un’occasione per inserire questo argomento in un contesto più ampio. Per favore, chieda a Jared Kushner: La conclusione del blocco di Gaza sarà parte del processo di pace?]
trad. Invictapalestina.org
Fonti:
https://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4978717,00.html