L’ANC (African National Congress), il partito politico al potere in Sudafrica, ha annunciato la sua volontà di declassare la propria ambasciata israeliana a “ufficio di interesse.” Una decisione che non è piaciuta alle autorità israeliane.
di Pierre Z. Lajarge – 6 luglio 2017
In occasione della Conferenza nazionale sulle politiche dell’ANC, circa 3.000 delegati provenienti da sezioni in tutto il paese si sono riuniti per adottare molte risoluzioni in vari campi. Queste risoluzioni saranno ratificate nel corso della Conferenza nazionale dell’ANC alla fine dell’anno. Una di queste riguarda il conflitto israelo-palestinese: il presidente della commissione ha annunciato che “la commissione ha chiesto la retrocessione dell’ambasciata sudafricana in Israele per inviare un messaggio forte all’occupazione illegale e continua di Israele della Palestina e alle continue violazioni dei diritti umani contro il popolo palestinese.”
Questa posizione, ovviamente, non è piaciuta alle autorità israeliane, l’ambasciatore d’Israele a Pretoria, Arthur Lenk, ha immediatamente messo in guardia sulle conseguenze negative, derivanti dall’applicazione di una tale decisione, per il Sud Africa: “Qualsiasi decisione di rinominare l’ambasciata sudafricana in Israele non farà altro che nuocere ai soli sudafricani e non avrà alcun impatto su Israele o i palestinesi.” A suo dire, “una tale decisione potrebbe limitare le possibilità per la promozione di esportazioni sudafricane, fatto estremamente importante per la trasformazione economica o socio-economica.”
“La nostra libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi”
Tra Israele e il Sud Africa le relazioni sono complesse, perché nessuno ha dimenticato le relazioni molto strette che Israele intratteneva con il regime dell’apartheid. Al punto che gli Stati Uniti avevano dovuto minacciare di rivedere il loro generoso aiuto militare annuale a Israele sotto il governo di destra di Yitzhak Shamir (1986-1992), a causa dei suoi legami di difesa con le autorità bianche Pretoria.
Benjamin Netanyahu aveva anche evitato il funerale dell’ex presidente sudafricano. Il motivo addotto: questo viaggio era troppo costoso … Il 4 dicembre 1997, Nelson Mandela aveva pronunciato questa frase, diventata famosa, durante la giornata internazionale di solidarietà al popolo palestinese: “Sappiamo che la nostra libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi.” Durante una visita nei Territori Palestinesi nel 1999, Mandela aveva esortato i palestinesi a non scoraggiarsi nella loro lotta. Più di recente, leader politici di spicco hanno condotto uno sciopero della fame di un giorno a sostegno dei prigionieri palestinesi.
Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org
fonte: https://lemuslimpost.com/lafrique-sud-veut-retrograder-ambassade-israel.html