Gerusalemme non è la capitale di Israele biblica

Se storicamente Gerusalemme fosse stata davvero la città del Re David, la decisione idiota di Trump di trasferirvi l’ambasciata degli Stati Uniti non mi avrebbe irritato troppo e non avrei scritto l’articolo che state per leggere. Ma la verità è che la Gerusalemme moderna non è mai stata la capitale del regno di David.

di Ashraf Ezzat, 11 dicembre 2017

Molte persone pensavano che l’idea di costruire un muro sul confine tra Stati Uniti e Messico fosse la promessa elettorale più stupida di Trump. Ma in effetti non lo era, lo era il trasferimento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. La decisione di Trump ha ravvivato l’ideologia sionista dell’occupazione illegale e dell’apartheid e alcuni fanatici sionisti hanno percepito la faccenda come “più importante di Balfour” e tanto peggio per quegli analisti che hanno sostenuto Trump vedendolo come il candidato che diventerà il presidente anti-establishment. Non sembravano voler capire che l’unico establishment a cui Trump è attaccato è il proprio.

Spostare l’ambasciata è davvero una sorpresa? In effetti no perché, a differenza dei suoi predecessori, Trump vuole essere il primo presidente degli Stati Uniti ad adempiere alle sue promesse elettorali (per quanto stupide fossero …). Forse vuole che venga ricordato come sua eredità presidenziale.

Ma questo non può essere l’unico scopo di una tale mossa sconsiderata, perché il trasferimento dell’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme sicuramente garantirà a Trump il sostegno (se necessario) della lobby ebraica e delle sue organizzazioni piene di soldi così come il dazio religioso sionista e degli evangelisti cristiani (i più sionisti di tutti i cristiani …)

Per non parlare del fatto che questa buffonata dell’ambasciata servirà da diversivo perché una serie di scandali sta per minacciare la presidenza di Trump e trasformare la Casa Bianca in un circo.

Sembra che nulla possa salvare Trump se non rendere Israele “ancora più grande” …

L’azione di Trump, anche se stupida, porterà senza dubbio gravi ripercussioni politiche e verosimilmente violenza (e sempre più estremismo e terrorismo) in Medio Oriente e oltre. Allo stesso tempo forse no, considerato che l’UE e il mondo arabo-islamico si oppongono a questa scandalosa decisione.

Ma ciò di cui Trump non si rende veramente conto è che la sua decisione è straordinariamente ignorante dal punto di vista storico ed è per questo che penso che sia allo stesso tempo pericolosa. Ignorante perché né lui né i suoi consiglieri sono stati istruiti, informati da studiosi e/o accademici imparziali sulla storia antica del Vicino Oriente per capire che Gerusalemme non è la città storica dell’antica Israele biblica. Decisione pericolosa perché questa decisione sconsiderata aiuterà a consolidare questo concetto totalmente falsato su Gerusalemme nell’inconscio collettivo delle masse disinformate nel mondo.

La narrativa/pretesto classico e distorto per la giustificazione dell’occupazione della città palestinese di Gerusalemme (così come il resto della Palestina …) è che fu la capitale di questo magnifico regno di Re David e di suo figlio Salomone.

Questo pretesto apparentemente indiscutibile tra i padri del movimento sionista è che la Palestina è la loro terra storica, la terra su cui hanno avuto luogo le storie dei patriarchi. Vedono anche in modo inequivocabile Gerusalemme come la città fondata dal Re David nel 10° secolo a.C.

La costruzione di questo falso pretesto da parte del movimento sionista (aiutato in questo da Gran Bretagna e Stati Uniti nella prima metà del 20° secolo) ha incoraggiato gli europei convertiti all’ebraismo a vedere la terra araba di Palestina come la loro antica terra perduta che fu promessa ad Abramo e ai suoi discendenti israeliti. La cosa buffa sfuggita alle migliaia di ebrei europei che in seguito si stabilirono in Palestina è che non sono in alcun modo i discendenti di Abramo o della sua tribù israelita, ma sono i discendenti del regno khazar.

Se i musulmani di Cina e Filippine non possono rivendicare alcun diritto storico sulla città di La Mecca come loro antica capitale, lo stesso è per gli ebrei europei e la città di Gerusalemme. Si applica la stessa logica.

La città santa di Gerusalemme appare per la prima volta nelle descrizioni della Bibbia durante il periodo di Abramo (circa 1850 a.C.). Fu in questa città che Abramo fu ricevuto da un misterioso prete/profeta di dio chiamato  Melchizedek (‘il re onesto’ nell’antica lingua araba/ebraica) e che fu anche il re di Ur-Salem. Salem in arabo significa ‘pace’ e Ur-Salem/Gerusalemme significa ‘la città della pace’. Vedete, tutto il vocabolario delle storie del patriarca israelita è in realtà arabo.

Un altro dettaglio edificante che la Bibbia ci dà è che prima che David conquistasse la città biblica di Gerusalemme, questa era abitata da una tribù chiamata i Gebusei (2 Samuele 5: 6-7) e Gerusalemme, situata in cima a una montagna, era protetta come una fortezza.

Ma ciò che lascia perplessi è che durante il tempo di Abramo (XIX secolo a.C.) fino al momento della conquista della città da parte di David (X secolo a.C., Gerusalemme non esisteva come un’entità territoriale sulla mappa dell’antico Vicino Oriente e in particolare del Levante. Semplicemente la città non esisteva ancora.

Non cè stata una Gerusalemme che potesse ospitare la storia di Abramo risalente al XIX secolo a.C. né David e suo figlio Salomone nel X-IX secolo a.C.

Senza nemmeno menzionare che l’antica storia della Palestina non ha mai visto un popolo o una tribù che risponda al nome di gebusei e di cui si può trovare una traccia storica solo nell’Arabia e nello Yemen antichi con i loro territori montuosi e i loro villaggi perfettamente in linea con la narrativa geografica biblica.

Israel Finkelstein, Professor of the Archaeology of Israel in the Bronze and Iron Ages at Tel Aviv University

“L’ascesa degli stati territoriali nel Levante fu il risultato dell’espansione verso ovest dell’impero assiro verso il IX secolo a.C. Inoltre, né gli archivi assiri né gli archivi egiziani fanno alcun riferimento al cosiddetto regno di David e Salomone. In realtà, fonti extra-bibliche lasciano pochi dubbi sul fatto che tutti gli Stati maggiori della regione come Damasco, Moab e, naturalmente, Gerusalemme, siano emersi dopo il IX secolo a.C. È molto difficile concepire un regno unificato israelita che abbia governato da Gerusalemme più di un secolo prima di questo processo. La cosa più irritante, dopo un secolo di ricerche e scavi a Gerusalemme – la (presunta) capitale della monarchia unificata di Israele tanto affascinante – è che questi non sono riusciti a mostrare la prova di alcuna costruzione nota sul posto nel 10° secolo. Non c’è alcuna traccia di magnifici palazzi o di grandi stati, nulla è stato trovato archeologicamente sul posto che riguardi quel periodo. In breve, Gerusalemme nel 10° secolo a.C., periodo di David e Salomone non era altro che un villaggio arroccato e non questa capitale squisita e decorata di un grande impero”, ha scritto il professor Israel Finkelstein, l’archeologo israeliano dell’Università di Tel Aviv e dall’Accademia delle Scienze israeliana nel suo libro “The Bible Unearthed” (2001).

Per quanto riguarda il luogo della Gerusalemme biblica, altri studiosi dell’antichità ci danno qualche indicazione su dove dovremmo cercare per trovarla: sulla mappa vecchia/antica dell’Arabia e dello Yemen. La città di Gerusalemme secondo la Torah si trova su una montagna, il motivo per il quale  il sito più sacro dell’ebraismo è chiamato “Il Monte del Tempio”. Ma quando guardiamo la mappa dell’attuale Gerusalemme, siamo sorpresi nello scoprire che non si trova su una montagna, ma piuttosto tra due colline. Non è un po’ strano?

La Moschea Al-Aqsa e la Cupola della Roccia (il Monte del Tempio per gli ebrei) si trovano nel punto più basso della topografia di Gerusalemme. La domanda è: dov’è la montagna menzionata nella Bibbia? Arriverà con l’ambasciata di Trump? Senza nessuna intenzione di voler fare del sarcasmo.

Gerusalemme potrebbe essere il luogo in cui si trovava il tempio di Erode (37 a.C. ~ 70 d.C.), ma non è sicuramente la terra del primo tempio o della città che sarebbe stata testimone delle storie dei patriarchi israeliti.

Gerusalemme non è la città storica di re Davide e la capitale dell’Israele biblico. Ecco perché non dovrebbe mai essere riconosciuta o accettata come la capitale dell’Israele moderno.

La posizione attuale del Monte del Tempio e dell’intero “stato di Israele” si basa su un’ideologia, sia falsa che fuorviante e ingannevole. La decisione basata su di un’ignoranza grossolana di Donald Trump di trasferire l’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme non fa che rendere il caso ancora più fuorviante.

Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina

Fonte: http://reseauinternational.net/jerusalem-nest-pas-la-capitale-de-lisrael-biblique/

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