Mentre i palestinesi pianificano le elezioni entro la fine dell’anno, la restrizione dei diritti delle donne potrebbe provocare una reazione negativa.
Invictapalestina dà voce alle donne palestinesi e documenta le loro lotte che, oltre a contrastare le “leggi islamiche e civili”, si trovano a fronteggiare quotidianamente la più lunga e crudele occupazione militare della storia che impone apartheid e pulizia etnica a tutta la popolazione nativa di Palestina.
Fonte:English Version
Associated Press a Gaza City – 15 Febbraio 2021
donne mentre aspettano di registrare i loro nomi nelle liste elettorali, a Gaza City. Fotografia: Adel Hana / AP
Nella Striscia di Gaza, un tribunale islamico gestito da Hamas ha stabilito che per viaggiare le donne devono avere il permesso di un tutore maschio, limitando ulteriormente i loro movimenti dentro e fuori Gaza, bloccata da Israele ed Egitto da quando il gruppo militante ha preso il potere.
A Gaza la riduzione dei diritti delle donne potrebbe innescare una reazione in un momento in cui i palestinesi pianificano di tenere le elezioni entro la fine dell’anno. Potrebbe anche contribuire a consolidare il sostegno di Hamas tra la sua base conservatrice in un momento in cui deve affrontare critiche sulle condizioni di vita nel territorio che governa dal 2007.
La decisione del Consiglio Giudiziario della Sharia, emessa domenica, afferma che una donna non sposata non può viaggiare senza il permesso del suo “tutore”, che di solito si riferisce a suo padre o a un altro parente maschio più anziano. Il permesso dovrebbe essere registrato presso il tribunale, ma all’uomo non sarebbe richiesto di accompagnare la donna durante il viaggio.
Il linguaggio della sentenza implica fortemente che una donna sposata non sarebbe in grado di viaggiare senza l’approvazione del marito.
L’editto dice anche che a un uomo potrebbe essere impedito di viaggiare da suo padre o da suo nonno se ciò causasse “gravi danni”. Ma l’uomo non avrebbe bisogno di chiedere il permesso preventivo e per impedirgli di viaggiare il parente dovrebbe intentare una causa.
La sentenza assomiglia alle cosiddette “leggi sulla tutela” che sono esistite a lungo nell’ultra-conservatrice Arabia Saudita, dove le donne venivano trattate come minorenni che necessitavano del permesso di un marito, padre o persino un figlio per richiedere un passaporto e viaggiare all’estero. Il regno ha allentato queste restrizioni nel 2019.
Hassan al-Jojo, capo del Consiglio Giudiziario supremo, ha detto all’Associated Press che la sentenza era equilibrata e coerente con le leggi islamiche e civili. Ha respinto quello che ha definito ” clamore inutile e ingiustificato” dei social media.
Ha giustificato la misura citando casi passati in cui le ragazze avevano viaggiato all’insaputa dei loro genitori e gli uomini avevano lasciato le loro mogli e figli senza un capofamiglia.
Israele ed Egitto hanno sigillato i confini di Gaza da quando Hamas ha preso il potere nel 2007. Israele afferma che le restrizioni sono necessarie per isolare il gruppo militante, che ha combattuto tre guerre con Israele, e impedirgli di acquisire armi.
Il territorio ospita 2 milioni di palestinesi. Tutti gli abitanti di Gaza devono passare attraverso una lunga procedura di autorizzazione per viaggiare all’estero e fare affidamento in gran parte sul valico di Rafah con l’Egitto, che si apre solo sporadicamente. Le restrizioni rendono difficile per le persone ottenere assistenza medica o istruzione superiore al di fuori della stretta fascia costiera.
La sentenza ha suscitato critiche sui social media, dove molti hanno accusato Hamas di annullare i diritti delle donne proprio mentre l’Arabia Saudita ha allentato le sue restrizioni, consentendo anche alle donne di guidare. Il Partito Popolare Palestinese, un piccolo gruppo di sinistra, ha chiesto ad Hamas di revocare la decisione.
Zainab al-Ghunaimi, un’attivista che a Gaza gestisce un gruppo che si occupa dei diritti delle donne, ha dichiarato che la sentenza viola la legge fondamentale palestinese, che garantisce la parità di diritti agli adulti, e significa che le autorità stanno “facendo marcia indietro nella protezione dei diritti umani”.
Ha inoltre osservato che lo stesso ente legale consente a una donna di sposarsi all’età di 16 anni e ottenere i documenti di viaggio da sola.
Hamas non ha imposto il tipo di dura interpretazione della legge islamica sostenuta da altri gruppi armati, come lo Stato islamico e i talebani in Afghanistan. Ha però adottato misure limitate per far rispettare le regole conservatrici del territorio, compresa l’imposizione di un codice di abbigliamento islamico alle avvocatesse e alle studentesse delle scuole superiori.
Trad: Grazia Parolari “ Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” –Invictapalestina.org