Sciascia: Pochissimi gli uomini

Lettera aperta a: Enrico Letta, Carlo Calenda, Andrea Cioffi

 

13 maggio 2021 – Redazione Invictapalestina – Agg. ore 18 venerdì 14 maggio

In questi giorni è nato a Firenze l’appello  “Facciamo pace a Gerusalemme”.

L’appello è nato da forze a voi vicine, perfezionato da Donata Bianchi (Presidente Commissione Pace, diritti umani), Angela Protesti (PD) e Gabriella Bellucci (PD).

Come si scrive nell’appello, c’è solo un modo per mettere fine alle terribili violenze che stanno insanguinando Gerusalemme e la Terra Santa: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani. Nessuna pace può essere edificata sulla persecuzione di un intero popolo, sull’occupazione militare, l’arbitrio, gli abusi, la sopraffazione, l’umiliazione, le deportazioni, l’apartheid, la continua violazione di tutti i fondamentali diritti umani.

Queste semplici considerazioni, scritte da vostri vicini di partito, questi che sono principi elementari, non fanno parte della vostra visione né politica né umana.

Di fronte alle morti di innocenti, ad una occupazione crudele che dura da oltre 70 anni, ad un assedio che ha reso GAZA invivibile, alla pulizia etnica di un popolo e alle nuove forme di colonialismo e apartheid, VOI non avete scelto di stare dalla parte di un popolo oppresso sotto occupazione militare, come hanno fatto precedentemente i vostri padri fondatori  tra i quali Berlinguer, che rifiutò di stare vicino ad Almirante il fucilatore dei partigiani, e Ingrao, che scrisse una poesia per GAZA. Voi non disdegnate la vicinanza dell’estrema destra razzista, xenofoba,  espressione delle peggiori forme di omofobia.

 

Gaza – Pietro Ingrao

Voi che venite da un cam­mino di lacrime
e ora senza lume di tre­gua
semi­nate nuovo pianto inno­cente.

(…)

Noi che veniamo da secoli di
lotte per tutte le infinite
terre di questo globo rotondo
in cui ci è stato dato di
vivere,
e ora sembriamo capaci
solo
di educarci all’indifferenza.

 

Alessandro Ghebreigziabiher ci ha spedito il suo intervento:

Io mi VERGOGNO

Avete scelto di stare  dalla parte del più forte, dalla parte di uno stato che applica la legge penale militare e la detenzione amministrativa ai “nativi” anche senza alcun capo di accusa o processo, che incarcera, minaccia e abusa  centinaia di bambini innocenti, che incarcera attivisti, poeti, scrittori, parlamentari, come le peggiori dittature, che utilizza armi vietate dalle convenzioni internazionali e rende disabili a vita centinaia di ragazzi perseguendo le sue collaudate forme di punizione collettiva.

Come Invictapalestina (Palestina indomita) non vi chiediamo di rivedere le vostre posizioni e le vostre alleanze, saremmo ingenui, sappiamo che le vostre scelte sono di convenienza, di cinico calcolo politico, senza nessun ideale o passione. Conoscete bene la situazione in Palestina  e conoscete bene l’arroganza israeliana con la quale vi siete alleati, conoscete bene anche la generosità israeliana verso i loro sostenitori e la potenza dell’Hasbarà lautamente sostenuta da israele e che anche nel nostro paese ha trovato i suoi divulgatori.

Virginia Tilley parlando alla Tavola Valdese di Roma così ha sintetizzato la situazione palestinese: “sulla questione israelo-palestinese bisogna cambiare paradigma e passare da quello dell’occupazione a quello dell’apartheid”. La totale disparità di forze e potere tra Israele e Territori palestinesi, l’applicazione costante di tecniche di segregazione e discriminazione – il Muro tra Israele e Cisgiordania, la diffusione delle colonie ebraiche, la privazione delle risorse idriche, i check point sulle principali vie di comunicazione – costituiscono un unicum nella storia contemporanea, che trova un paragone adeguato solo nella segregazione in Sudafrica”.

Per Tilley “Israele è il solo sovrano: abbiamo da una parte un grande Stato potente e nuclearizzato, dall’altra una popolazione civile disarmata. È evidente che gli attori sono del tutto squilibrati”.

Le osservazioni di Virginia Tilley le conoscete bene, siete stati in Palestina, ma vi siete girati dall’altra parte,  la narrativa faziosa che contribuite VOI stessi a diffondere sulla questione palestinese è ridotta a un conflitto fra Hamas e Israele. Fate deliberatamente finta di non sapere che la Palestina è colonialismo e occupazione militare. Girandovi dall’altra parte non avete fatto altro che promuovere voi stessi il progetto imperialista sionista, di cui gli espropri di case palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah rappresentano soltanto uno degli innumerevoli tasselli.

Nel video Arieh King vicesindaco di Gerusalemme, nel quartiere Sheikh Jarrah, urla a un attivista palestinese che “è un peccato” non gli sia stato sparato in testa anziché nel culo!

Avremmo desiderato che i politici fossero un po’ meglio di noi, ma come ci ricorda ancora oggi il grande Pasolini, i politici che dovrebbero guidare le nostre aspirazioni migliori non fanno altro che gestire il loro potere personale.

 

Concludiamo riportando alcuni passi di Sciascia  tornati in mente guardando la vostra foto sotto la bandiera israeliana a fianco della destra italiana:

«Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi.

E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.»

Nb. Riportiamo l’appello del partito comunista sudafricano (scusate se la parola comunismo vi crea qualche forma di rigetto), scoprirete nel testo parole che ormai non usate più se non in modo strumentale: solidarietà internazionale, imperialismo, umanità, colonialismo, apartheid, non perché parole desuete ma perchè la politica l’avete spostata sui social e non avendo più grandi progetti,  grandi passioni da condividere, un selfie su Instagram o Facebook compensa la vostra ignavia!

Mercoledì, il Partito Comunista sudafricano (SACP) ha esortato le Nazioni Unite (ONU) a esercitare forti pressioni sul regime israeliano affinché abbandoni la sua politica di apartheid sulla Palestina. Ciò segue l’escalation di violenza tra Gaza e Israele, in cui sono morte 43 persone, mentre Israele continua con i piani per sfrattare i palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est. Le forze israeliane hanno anche attaccato i fedeli fuori da una moschea. In una dichiarazione, il SACP ha affermato che la politica di apartheid, dichiarata crimine contro l’umanità dall’ONU, adottata nei confronti della Palestina ha comportato misure intraprese dal regime israeliano che appaiano anche peggiori di quelle imposte in Sud Africa.

“Ogni giorno, Israele dimostra le sue intenzioni di distruggere le vite del popolo palestinese e di avere il controllo assoluto sulla terra palestinese nel perseguire la sua agenda colonialista e imperialista, sostenuta dal governo degli Stati Uniti”, ha detto il SACP. Ha aggiunto che i successivi regimi di apartheid israeliani hanno violato inesorabilmente tutti gli accordi internazionali sulla risoluzione della crisi e che Israele sta intensificando la costruzione illegale di insediamenti israeliani in terra palestinese. Il SACP ha invitato i leader mondiali a isolare Israele.

“Il SACP è incondizionatamente solidale con il popolo palestinese nella sua resistente lotta contro il regime di apartheid israeliano. Sosteniamo tutti gli sforzi in tutto il mondo volti a rafforzare la solidarietà internazionale, così come le attività democratiche e pacifiche a sostegno del popolo palestinese oppresso”, ha detto il partito.