Nel Regno Unito attivisti  hanno chiuso la seconda fabbrica di armi israeliana in una settimana

I membri del Palestine Action Group forzano la chiusura della seconda fabbrica Elbit, poiché due attivisti sono stati arrestati nella fabbrica di Leicester chiusa la scorsa settimana.

Fonte: english version

Copertina: La chiusura degli stabilimenti di Leicester e Tamworth ha portato all’interruzione della produzione di armi israeliana nel Regno Unito, (VX Photo/Vudi Xhymshiti)

 

Nur Ayoubi – 25 maggio 2021

Martedì alle 4:30, gli attivisti del Palestine Action Group hanno scalato e occupato il tetto di una fabbrica gestita dal produttore di armi israeliano Elbit Systems, nella città britannica di Tamworth, nello Staffordshire, costringendo il sito a chiudere.

Il sito “Elite KL” di Elbit a Tamworth produce sistemi informatici, hardware e componenti essenziali per il carro armato israeliano Merkava 4, che è stato utilizzato dalle forze israeliane a Gaza.

Elbit è il più grande produttore di armi israeliano e ha 10 siti in tutto il Regno Unito, comprese fabbriche e uffici.

 

Un portavoce di Palestine Action ha dichiarato: “L’azione diretta contro Elbit Systems è un dovere morale, per il bene della protezione della vita e dei diritti umani “.

Gli attivisti hanno spruzzato vernice rossa sulla parte anteriore della fabbrica, che, secondo il gruppo, è stata utilizzata “per simboleggiare lo spargimento di sangue delle armi di Elbit in Palestina e in tutto il mondo”.

 

La parte anteriore della fabbrica è stata dipinta con lo spray con le parole “profittare della morte”, 25 maggio 2021 (VX Photo/Vudi Xhymshiti)

La chiusura del sito di Tamworth è arrivata a meno di una settimana dalla chiusura forzata di una fabbrica gestita da una controllata di Elbit Systems nella città di Leicester, a seguito di analogo attivismo dello stesso gruppo.

La chiusura di entrambi i siti di Leicester e Tamworth ha portato all’interruzione della produzione di armi israeliana nel Regno Unito.

A Leicester, la fabbrica di droni UAV Tactical Systems di Elbit-Thales è stata chiusa per sei giorni consecutivi, in quella che il gruppo definisce “la più lunga occupazione continua mai intrapresa da Palestine Action”.

Lunedi notte ha visto l’arresto di due attivisti Palestine Action, che avevano scalato il tetto della fabbrica Elbit Systems a Leicester.

Finora i tentativi di rimuovere dal sito gli attivisti arrestati non hanno avuto successo, con membri della comunità locale che, a quanto viene riportato, hanno opposto resistenza ai tentativi della polizia di portare via i detenuti, bloccando l’ingresso della fabbrica.

Secondo quanto riferito, centinaia di membri della comunità locale di Leicester si sono radunati, la scorsa notte, a sostegno di Palestine Action legando cancelli ed erigendo barricate, nonché bloccando l’allontanamento degli arrestati per oltre sei ore.

La gente di #Leicester sta attualmente barricando i cancelli per impedire alla polizia di rimuovere gli attivisti dalla fabbrica di armi israeliana, mentre la polizia si prepara in assetto antisommossa. Qualsiasi cosa faccia la polizia, la gente  griderà: #ShutElbitDown definitivamente!

Nel frattempo, il gruppo stesso ha condannato l’azione intrapresa dalla polizia, affermando in una dichiarazione: “Questo dimostra la disperazione che la polizia ha raggiunto, arrestando coloro che osano mostrare solidarietà al popolo palestinese in modo che l’attività di spargimento di sangue di Elbit possa continuare”.

L’assistente capo della polizia del Leicestershire Kerry Smith, che era Gold Commander nell’operazione di polizia, ha dichiarato a Middle East Eye: “Sosteniamo il diritto di protestare, che è un diritto umano fondamentale, tuttavia questo deve essere fatto legalmente. Il danno penale come quello che abbiamo visto qui non può essere ignorato e come tale è giusto che i manifestanti siano stati arrestati”

Online, l’hashtag #ShutElbitDown è stato utilizzato a sostegno dell’attivismo da Palestine Action.

Ultimo Twetter lina
#ShutElbitDown ha chiuso la fabbrica che produce queste orribili armi di distruzione. sono stati la causa della sofferenza  dei palestinesi, di dolore e della morte dei palestinesi… il modo in cui Israele usa armi avanzate contro letteralmente pietre e proteste è  ripugnante

Il gruppo non ha mostrato segni di cedimento dopo la chiusura dei due siti, confermando in un comunicato che “Palestine Action non si fermerà finché non chiuderemo definitivamente Elbit”

 

Trad. Carmela Ieroianni – Invictapalestina.org