Myssana Morany, avvocato del gruppo per i diritti delle minoranze Adalah, ha affermato che la creazione della nuova unità di polizia “è un atto razzista”, poiché la sua organizzazione ha condannato la decisione come “illegale”.
Fonte: english version
The New Arab – 4 settembre 2021
Foto di copertina: Poliziotto israeliano sotto copertura. La nuova squadra sotto copertura lavorerà nelle aree palestinesi di Israele (Getty)
L’istituzione da parte della polizia israeliana di una squadra sotto copertura composta da israeliani che si spacciano per arabi, i Mistaaravim, destinata a combattere il “crimine organizzato” nelle aree palestinesi all’interno di Israele è stata condannata come “razzista” e “illegale” da una ONG israelo-palestinese.
I Mistaaravim, che può vagamente tradursi come “finti arabi”, sono comunemente utilizzati da Israele nelle proteste nei quartieri palestinesi.
Il gruppo per i diritti umani Adalah ha espresso il suo sdegno per la decisione in una lettera ad Avichai Mandelblit, il procuratore generale israeliano, e Kobi Shabtai, il capo della Polizia di Stato, mercoledì.
Adalah ha sottolineato che “designare un’unità speciale per uno specifico gruppo etnico è razzista e illegale”.
“La decisione di istituire un’unità sotto copertura che intende operare esclusivamente all’interno di città e villaggi arabi palestinesi in Israele è un atto razzista”, ha dichiarato Myssana Morany, avvocato del gruppo per i diritti delle minoranze.
“Questo produce un sistema di applicazione della legge esclusivo e separato per i cittadini arabi rispetto a quello in vigore per i cittadini ebrei israeliani”, ha detto Morany.
“Questo sistema speciale si basa sulla visione del mondo della polizia israeliana ‘degli arabi come un nemico’”.
Adalah ha chiesto lo smantellamento dell’unità.
“Usare il pretesto dell’elevata incidenza della criminalità nelle città e nei villaggi arabi per giustificare l’uso di unità speciali di polizia sotto copertura o la concessione di poteri speciali allo Shabak (Shin Bet) sono mosse pericolose”, ha detto Morany.
“Questo porterà sicuramente a ulteriori violazioni dei diritti umani contro i cittadini palestinesi di Israele e potrebbe mettere in pericolo le loro vite”.
I Mistaaravim a volte impiegano “estrema violenza contro i manifestanti legittimi”, secondo Adalah.
Il gruppo per i diritti ha documentato le “aggressioni ai manifestanti” quando i cittadini palestinesi di Israele sono insorti a maggio contro la micidiale campagna di bombardamenti di Tel Aviv contro Gaza, gli attacchi alla moschea di Al-Aqsa e i tentativi di espulsione contro i residenti del quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme.
La polizia israeliana sotto copertura Mistaaravim in azione durante le proteste di Umm al-Fahm. Il 26 febbraio 2021
Questo, insieme alla creazione della nuova unità, suggerisce che la polizia israeliana nei confronti dei suoi cittadini palestinesi adotta tattiche che assomigliano sempre più a quelle usate dall’occupazione in Cisgiordania.
“I Mistaaravim operano già da decenni in Cisgiordania e stanno facendo la stessa cosa. Si confondono tra i manifestanti e iniziano a lanciare pietre dando in varie occasioni ai militari una ragione per sparare sui manifestanti arrestando poi chiunque gli capiti a tiro”, ha detto Morany.
I palestinesi in Israele sono stati soggetti a un’amministrazione militare israeliana tra il 1948 e il 1966, come lo sono oggi quelli in Cisgiordania.
“È lo stesso retaggio, è la stessa visione che sta ancora influenzando il modo in cui lo Stato di Israele tratta i palestinesi”, ha detto.
“È lo stesso sistema che utilizza strumenti diversi è la stessa vecchia ideologia del controllo sulla minoranza”.
The New Arab ha contattato la polizia israeliana per un commento ma non ha ricevuto risposta al momento della stesura.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org