Le evasioni, avvenute con successo,di palestinesi dalle prigioni israeliane

Dopo la fuga di lunedì di sei prigionieri palestinesi da una prigione nel nord di Israele, MEE dà uno sguardo ai suoi precedenti

Fonte: english version

A cura dello staff MEE – 6 settembre 2021

Immagine di copertina: soldati israeliani si radunano dietro una recinzione di sicurezza nella cittadina di Jenin, in Cisgiordania, il 6 settembre 2021, a seguito dell’evasione di sei palestinesi da una prigione israeliana (AFP)

Lunedì i palestinesi hanno celebrato la fuga di sei prigionieri palestinesi da una prigione israeliana, distribuendo dolci e caramelle a Ramallah e in altre località occupate della Cisgiordania.

Israele ha lanciato una massiccia caccia all’uomo in risposta alla fuga dei sei uomini – cinque membri della Jihad islamica e uno della Brigata dei martiri di al-Aqsa – fuggiti dalla prigione di presunta massima sicurezza di Gilboa, nel nord del Paese.

Decine di migliaia di palestinesi sono passati dalle carceri israeliane da quando il paese è stato istituito nel 1948 e praticamente tutti, nei territori palestinesi occupati, conoscono qualcuno che è stato imprigionato o detenuto da Israele.

I prigionieri sono spesso elevati allo status di eroi tra i palestinesi e le storie di evasioni nel corso dei decenni vengono raccontate e ri-raccontate come leggende.

Middle East Eye dà uno sguardo ad alcune delle più importanti evasioni palestinesi avvenute dal 1948.

1958 Fuga dalla prigione di Shatta

Probabilmente la più grande evasione dal 1948. Circa 190 prigionieri palestinesi e arabi tentarono di prendere il controllo della prigione di Shatta, a nord della Valle del Giordano, il 31 luglio 1958.

Dopo aspri combattimenti tra i detenuti e i secondini – in cui  rimasero uccisi 11 prigionieri e due secondini – 77 riuscirono a fuggire con successo dalla prigione.

Due anni dopo l’egiziano Ahmed Ali Othman, accusato di aver guidato l’evasione, sarebbe stato assolto da un tribunale di Haifa dall’accusa di aver ucciso uno dei guardiani.

1987 Fuga dalla prigione di Gaza

Un’altra importante evasione di più detenuti si è verificata il 17 maggio 1987 nella prigione di Gaza, in quella che allora era la Striscia di Gaza completamente controllata da Israele.

L’evasione fu guidata dal gazawi Misbah al-Sur e comprendeva Saleh Ishtiwi, Sami al-Sheikh Khalil, Muhammad al-Jamal, Imad al-Saftawi e Khaled Saleh.

Jamal, Sur e Khalil alla fine furono tutti rintracciati e uccisi, mentre Ishtiwi fu catturato. Gli altri riuscirono a fuggire.

1996 Fuga dalla prigione di Kfar Yona

Il 4 agosto 1996, due prigionieri – Ghassan Mahdawi e Tawfiq al-Zaben – evasero dalla prigione di Kfar Yona in Cisgiordania.

I due riuscirono a scavare con successo un tunnel di 11 metri e a fuggire. Tuttavia, Mahdawi fu nuovamente arrestato nel 1997, mentre Zaben  fu arrestato nel 2000.

1998 Fuga dalla prigione di Shatta

Un certo numero di prigionieri  tentò di fuggire dalla prigione di Shatta nel 1998 scavando un tunnel dalle loro celle all’esterno della prigione.

Anche se inizialmente sembrò che tutto stesse andando bene, all’arrivo dall’altra parte del tunnel i prigionieri furono immediatamente scoperti dai cani e imprigionati di nuovo.

Maggio 2002 Fuga dalla prigione di Ofer

Nel maggio 2002, quattro presunti membri della Jihad islamica fuggirono dalla prigione di Ofer, una struttura situata nella Cisgiordania occupata, a ovest di Ramallah.

Riyad Khalifah, Amjad al-Dik, Khalid Shanitah e un altro erano stati incarcerati durante la Seconda Intifada, un periodo tra il 2000 e il 2005 che vide una rivolta dei palestinesi nei territori occupati e che lasciò migliaia di palestinesi e centinaia di israeliani morti.

Secondo un’intervista rilasciata da Amjad al-Dik al sito Arab America, le pareti della prigione erano mal costruite, permettendo ai prigionieri di fuggire scavando un tunnel usando le posate e le unghie.

“Le pareti e i pavimenti della prigione non erano costruiti adeguatamente, erano facili da rompere e scomodi su cui camminare. A noi tre venne l’idea di scappare . Avevamo una possibilità su un milione, ma eravamo disposti a testare le nostre probabilità”, ha detto.

Sebbene la loro fuga ebbe successo, alla fine furono braccati dalle forze di sicurezza israeliane: tre furono nuovamente arrestati, mentre Khalifah fu ucciso in uno scontro a fuoco.

 

Traduzione : Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org