“Knights of the Al-Aqsa Mosque” vede i giocatori impersonare combattenti della resistenza palestinese e lottare per porre fine all’occupazione della Palestina.
Fonte: english version
MEMO – 6 ottobre 2021
Immagine di copertina: ‘I Cavalieri della Moschea di Al-Aqsa’ è un nuovo gioco ispirato alla resistenza palestinese. (Foto: File)
Ministri israeliani hanno chiesto la rimozione dal web di un gioco ispirato alla resistenza palestinese, secondo quanto riportato da The Middle East Monitor.
“Knights of the Al-Aqsa Mosque” vede i giocatori impersonare combattenti della resistenza palestinese e lottare per porre fine all’occupazione della Palestina.
Creato dal palestinese-brasiliano Nidal Najm, il gioco si ispira all’esperienza di lotta di suo padre quando faceva parte della resistenza palestinese in Libano negli anni ’80, continua MEMO.
Ahmed, il personaggio del gioco, è uno studente palestinese imprigionato per cinque anni dall’occupazione israeliana. L’occupazione ha ucciso tutti i membri della sua famiglia in un attacco aereo e, dopo aver lasciato la prigione, egli decide di vendicare la loro morte. Per fare questo, si unisce ai “Cavalieri della Moschea di Al-Aqsa”.
Il capo del partito Jewish Power, MK Itamar Ben Gvir, ha chiesto al governo di occupazione israeliano di intervenire per fermare la diffusione di quello che ha definito un “gioco antisemita”.
#Palestinian Unity & Popular #Resistance: A New #Intifada? (VIDEO) https://t.co/dD477RRcBq via @PalestineChron pic.twitter.com/hfiwXngDHc
— The Palestine Chronicle (@PalestineChron) 4 ottobre 2021
“I ministeri degli Affari Esteri e della Giustizia devono fare uno sforzo e intervenire con le autorità brasiliane per impedire la diffusione di questo gioco che incita all’omicidio”, ha affermato.
La famiglia di Nidal proviene dal villaggio di Al-Qubab, nel distretto di Ramle. La sua famiglia fu costretta a partire durante la Nakba del 1948 e si trasferì in Libano. In seguito, dopo l’invasione israeliana del Libano nel 1982, emigrò in Brasile . Nidal è nato e cresciuto in Brasile, dove ha studiato matematica all’Università di Amapá, secondo MEMO.
Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org