Israele sta sistematicamente prendendo di mira i giornalisti per impedire la copertura delle sue violazioni dei diritti umani.
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Middle East Eye – 3 novembre 2021
Immagine di copertina: Giornalisti tra le macerie della torre Al-Jalaa a Gaza dopo che gli attacchi aerei israeliani hanno raso al suolo l’edificio, il 15 maggio 2021 (AFP)
Israele sta sistematicamente prendendo di mira i giornalisti per impedire la copertura delle sue violazioni dei diritti umani, affermano gli avvocati in una denuncia presentata mercoledì alla Corte Penale Internazionale.
Gli avvocati rappresentano quattro giornalisti palestinesi: Ahmed Abu Hussein, Yaser Murtaja, Muath Armaneh e Nedal Eshtayeh, che sono stati uccisi o mutilati da cecchini israeliani mentre documentavano le manifestazioni a Gaza.
Tre dei giornalisti sono stati uccisi durante le proteste nel 2018 e nel 2019; Eshtayeh è stato ucciso nel maggio 2015.
Indossavano giubbotti con la scritta PRESS (STAMPA) quando sono stati colpiti e sono tra i 46 giornalisti palestinesi uccisi indiscriminatamente da Israele dal 2000, ha detto la loro squadra legale.
“Israele prende di mira, attacca, mutila e uccide sistematicamente i giornalisti per prevenire la responsabilità per le sue violazioni dei diritti umani”, ha affermato Tayab Ali, socio di Bindmans, uno degli studi legali coinvolti, con sede a Londra. “Non si può permettere che questo continui”.
Ali ha affermato che la denuncia è stata presentata “con l’obiettivo di porre fine all’impunità di Israele e consentire alla stampa libera di chiedere conto in modo corretto e sicuro alle autorità israeliane”.
Afferma che, oltre a prendere di mira sistematicamente i giornalisti che lavorano in Palestina, Israele non ha indagato sui loro omicidi.
Cita anche il bombardamento di diverse torri che ospitavano uffici dei media, comprese quelle di Alam News, Al Hayat Newspapers, Mayadeen Media e Al Bawaba 24, nel centro di Gaza questo maggio.
Bindmans, insieme agli avvocati di Doughty Street Chambers, ha presentato la denuncia per conto della Federazione Internazionale dei Giornalisti. Il Sindacato dei Giornalisti Palestinesi e il Centro Internazionale di Giustizia per i Palestinesi sono stati strettamente coinvolti.
Anthony Bellanger, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti, ha affermato mercoledì in una dichiarazione: “Prendere di mira giornalisti e organizzazioni dei media in Palestina viola il diritto alla vita e alla libertà di espressione. Questi crimini devono essere pienamente indagati. Questo puntamento sistematico deve cessare. I giornalisti e le loro famiglie meritano giustizia”.
Middle East Eye ha chiesto un commento al Ministro degli Affari Esteri israeliano.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org