Ghada Hania: ho scoperto l’artista in me dopo la laurea

La disoccupazione è un incubo per tutti i laureati a Gaza. Dopo innumerevoli candidature, Ghada Hania scrive: “Non posso più accettare un percorso così fallimentare. Ho deciso in quel momento di seguire le mie passioni”.

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Di Ghada Hania – 31 gennaio 2022

Immagine di copertina: ritratto ispirato a Picasso di Ghada Hania

Distesa nel mio letto dopo aver fatto domanda per innumerevoli lavori sui social media, stavo guardando assorta il soffitto della mia stanza e ricreando forme dalle crepe piuttosto evidenti, dopo decenni dalla costruzione. Oltre a me, c’era una vecchia Barbie bionda che avevo  ricevuto in regalo dalla mia insegnante quando ero piccola come elogio per la mia  bravura

Frequentavo mostre di pittura e guardavo i capolavori. La pittura è una delle arti che più mi affascinano, quasi un’ossessione. Credo nel suo potere di guarire le anime fragili in quanto è una pura traduzione dei nostri sentimenti ed emozioni.

Sogno di essere un artista come i grandi maestri della storia, tra cui Leonardo da Vinci, Picasso, Vincent Van Gogh e molti altri. Monna Lisa, Guernica e Notte Stellata sono tra i miei dipinti preferiti.

La disoccupazione è un incubo per tutti i laureati. A Gaza la situazione è più difficile. Per me è una frustrazione. Riuscivo a malapena a vedere la luce in fondo al tunnel. Letteralmente, è stato un incubo.

Studiando così tanto all’università ed essendo così ambiziosa e motivata, non mi sarei mai immaginata  di non trovare lavoro. Eppure, dopo la laurea, non avevo perso tempo, non mi ero fermata a piangermi addosso.

Ho cercato lavoro ovunque. Ho provato a fare volontariato presso le istituzioni per fare esperienza. Ma tutti i miei sforzi sono stati vani. Il numero di laureati ogni anno è in rapido aumento, ma non come la percentuale di occupati.

Sottovoce, borbottai tra me e me: “Non posso più accettare un percorso così fallimentare”. Poi sono rimasta in silenzio per un minuto. Ho deciso in quel momento di seguire le mie passioni. Ho cercato su Google i movimenti artistici, gli stili di pittura, i colori, le tavole e i pennelli.

Ho avuto un’ispirazione. Fortunatamente, l’idea mi ha entusiasmato sempre più, poiché sentivo che il pesante fardello di pensare al lavoro si sarebbe alleggerito.

Il giorno dopo sono andata nella mia solita biblioteca. Preso dalle mie domande, un artista mi ha detto da dove cominciare e cosa fare come novizia nel mondo della pittura.

Ho iniziato a disegnare con carboncino e matite. Alcune persone hanno riso dei miei schizzi. Non ho prestato molta attenzione a ciò che la gente diceva; ho posato le mani sulla carta e usato i colori che mi bastavano. Lentamente, la mia arte prendeva forma.

RITRATTO DI PICASSO CHE HA ISPIRATO GHADA HANIA.

Ho cercato di imitare i dipinti di Picasso. Picasso è brillante e i suoi dipinti mi stupiscono sempre. Hanno un significato sfuggente al di là della realtà reale e del pensiero comune. Questo è ciò che li rende straordinari, dal mio punto di vista.

Ho cercato di imitare uno dei dipinti più affascinanti di Picasso. Il mio assomiglia al suo per certi aspetti, ma non è del tutto simile. Il motivo principale della pittura è intrattenermi e sentirmi connessa e in armonia con il mondo della pittura, cercando di pensare di poter dipingere dei Picasso. A differenza di Picasso, ho usato matite ad acquerello Faber-Castell. Il mio dipinto è di colore più chiaro. Inoltre, la forma del viso e degli occhi nel mio dipinto è più sottile.

In una delle fasi del mio viaggio nella pittura, ho amato l’arte dei mandala. Mandala, in sanscrito significa “cerchio”. È un gruppo di simboli disegnati in configurazione geometrica. È un simbolo di rinascita, conservazione e ripetitività. In tutto il mondo, ogni civiltà ha creato forme molto simili al mandala, siano esse simboli religiosi o culturali.

Ho dipinto un mandala di un elefante e di un gufo usando usando penne a sfera. L’elefante è un animale  che vive nelle regioni tropicali dell’Asia e dell’Africa. Amo quei posti. E amo la natura selvaggia. L’elefante è quel tipo di animale che sembra pacifico a meno che non senta un pericolo che lo minaccia. Il suo corpo imponente, le lunghe orecchie flosce e le zanne affilate sono straordinari.

ELEFANTE MANDALA, DI GHADA HANIA

Vedo il gufo come una fonte di bellezza, bellezza elegante e unica. Secondo vari miti e leggende, il gufo è talvolta allegro e talvolta considerato una fonte di amore, saggezza e femminilità. A volte viene indicato come un simbolo di morte e presagio. Gli occhi del gufo raccontano molto; in qualche modo parlano. Non riesco a smettere di guardare gli occhi del gufo ogni volta che lo vedo. Alcuni amici una volta mi hanno detto che non avrei dovuto guardare il gufo negli occhi. Tuttavia, ho fatto finta di non ascoltarli.

GUFO MANDALA, DI GHADA HANIA

I gufi si vedono raramente a Gaza. Ho visto solo due gufi nella mia vita. Ho visto per la prima volta un gufo in seconda media, ero solo una ragazzina. Era sul bordo del tetto della casa in cui vivevamo.

Inoltre, come ragazza palestinese, sentivo che era mio dovere sviluppare la mia conoscenza del ricamo. L’idea del ricamo mi affascina. Ho cercato lo stile di ricamo di ogni città in Palestina.

Ho comprato tessuti e filati delicati. Ho iniziato a ricamare a punto croce. Ricordo la prima volta che ho imparato a ricamare. A mia nonna, che la sua anima riposi in pace, deve essere accreditata la mia abilità nel padroneggiare il ricamo.

RICAMO DI GHADA HANIA
RICAMO DI GHADA HANIA

In seguito ho trovato, anche se tardivamente, la mia passione. Ma è meglio tardi che mai. La disoccupazione è come una malattia che si diffonde nella società, specialmente a Gaza. Tuttavia, cercando il lato positivo della storia, ho seguito le mie passioni.

La pittura è il mio antistress. Ogni volta che mi sento esausta e annoiata, mi preparo, faccio un respiro profondo e inizio a dipingere. Diventa uno stile di vita. Cerco sempre i migliori colori, tavole e marche di pennelli.

Le mie nipoti e i miei  nipoti continuano a incoraggiarmi. Adorano guardarmi mentre dipingo e continuano a dire: “Quanto talento hai, zia!” Sperano di avere lo stesso talento da grandi. A volte li lascio dipingere assieme a me.

Faccio sempre loro un regalo quando superano un esame con una A: colori, argilla, vernici spray e album da disegno. Giochiamo insieme e ci divertiamo tutto il tempo. Sono felici di poter condividere e partecipare. Quando a casa loro dipingono un pezzo eccellente , dicono alle loro mamme di inviarmelo tramite WhatsApp per avere un mio giudizio.

Ho dato una svolta alla mia vita. Sono riuscita a risolvere il problema e fare qualcosa di utile. Tuttavia, non riesco a quantificare quanti laureati abbiano avuto modo di realizzarsi alla stessa maniera.

Lo ammetto,  ero entusiasta e soddisfatta di fare queste cose. Stavo cercando di superare un problema serio. Non avevo il talento dei grandi artisti, ma ci ho provato.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org