Stelle e occhi di pernice: i tatuaggi tradizionali delle donne amazigh, beduine e curde

Radicato nello spiritualismo consuetudinario e pre-islamico, le comunità del Nord Africa e del Medio Oriente praticano il tatuaggio da secoli.

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Nadda Osman – 21 marzo 2022

Immagine di copertina: I tatuaggi facciali in Algeria possono simboleggiare eventi della vita e hanno lo scopo di allontanare gli spiriti maligni (Reuters)

Nel corso della storia, i tatuaggi sono stati usati per abbellire il corpo, scrivere simboli sulla pelle, evidenziare l’identità etnica ed esprimere la spiritualità.

Nonostante i tabù religiosi contrari ai tatuaggi tra i musulmani, la pratica è millenaria e ancora in voga in alcune comunità.

Fin dall’antico Egitto, le persone nella regione hanno tatuato i loro corpi, usando miscele come fuliggine mescolata con latte materno o persino il liquido che si trova nelle vesciche di pecore e capre.

Oggi, il tatuaggio facciale è un’usanza praticata dalle tribù amazigh dell’Algeria, dalle comunità curde in Mesopotamia e dai beduini della penisola arabica.

I tatuaggi,  solitamente neri o verde scuro, vengono  eseguiti in casa, disegnati da altre donne, che praticano una scalfittura  nella pelle e poi la strofinano in una miscela di nero fumo o indaco.

Simboleggiando le pietre miliari personali e la storia della comunità, i tatuaggi possono dire molto sulla vita di una donna.

Qui, Middle East Eye esplora i diversi disegni di tatuaggi delle donne in tutta la regione e i significati dietro di essi.

Amazigh

Il tatuaggio in Nord Africa è una pratica antica che precede l’Islam ed è ancora relativamente comune tra le donne Amazigh in Marocco, Tunisia, Algeria e Libia.

Per queste donne i tatuaggi segnano diverse fasi della loro vita, e di conseguenza iniziano in giovane età.

La posizione dei tatuaggi ha un significato; ad esempio, una linea verticale sul mento indica un fidanzamento, mentre un segno sulla punta del naso potrebbe simboleggiare un matrimonio o la morte di un figlio.

I tatuaggi sono visti come un segno di bellezza e femminilità per le donne Amazigh (Reuters)

Alcuni tatuaggi indicano anche il passaggio di una ragazza alla pubertà e, in genere, un gruppo di ragazze della stessa età viene tatuato contemporaneamente.

Oltre a rappresentare simbolicamente eventi importanti, i tatuaggi servono anche a proteggere dagli spiriti maligni, oltre ad essere un segno di bellezza.

I tatuaggi sulle mani e sul corpo sono  per lo più associati alla salute e alla guarigione, e alcuni disegni continuano sul collo e sull’area dell’addome, a simboleggiare la fertilità.

Fatma Badredine, 94 anni, amazigh della regione di Chaouia, mostra i suoi tatuaggi (Reuters)

Tra le donne Amazigh, un certo numero di motivi erano comuni, inclusi i simboli del sole, dell’occhio di pernice, della catena e delle mosche. Nella cultura berbera, la pernice era associata alla grazia e alla bellezza e i suoi occhi simboleggiano l’onnipresenza del pericolo.

Poiché i tatuaggi sono una tradizione riservata solo alle donne, i popoli Amazigh li vedono anche come un simbolo di femminilità.

Fatma Haddad, 80 anni, donna della regione di Chaouia, con i suoi tatuaggi (Reuters)

Secondo la leggenda, le donne Amazigh si ricoprivano di tatuaggi in presenza dei soldati francesi, nel tentativo di scoraggiare il loro interesse sessuale.

Nonostante  la tradizione radicata, la pratica si sta estinguendo a causa di un misto di religiosità crescente e di diffusione delle mode occidentali.

Molte donne oggi scelgono di tatuarsi con l’henné, una tintura naturale che svanisce nel corso di una o due settimane.

Beduine

Il tatuaggio tra uomini e donne è parte integrante della cultura beduina, in particolare tra coloro che vivono nei deserti della penisola arabica.

Nonostante il veto religioso contro i tatuaggi, molti arabi tribali scelgono di tatuarsi sul viso, sulle caviglie, sui polsi e su altre parti del corpo, al fine di allontanare le forze del male, dare forza alla persona e proteggerla in battaglia.

Si dice che i tatuaggi  sul polso, ad esempio, rafforzino la mano della persona, consentendo di mungere il bestiame più facilmente.

Una donna beduina siriana  mostra i suoi tatuaggi dai diversi significati (AFP)

Alcune tribù beduine credono anche che i tatuaggi li cureranno dai malanni e si dice che tatuaggi come i punti sui lati della testa o sopra gli occhi guariscano i dolori.

Mentre le tradizioni variano tra le tribù, in alcune comunità i tatuaggi di una ragazza beduina sono scelti dalla madre e selezionati sulla base di un tratto che il genitore vorrebbe vedere nel proprio figlio. Ad esempio, un punto sul naso significa la speranza di una lunga vita per il bambino.

I segni servono anche come sistema di identificazione tribale ed è possibile per i beduini istruiti determinare la tribù di una persona attraverso i suoi tatuaggi.

In alcuni casi, nei tatuaggi vengono anche raffigurati degli animali, ad esempio l’immagine di una gazzella dimostrerebbe grazia e bellezza.

Il ‘deq’ curdo

I tatuaggi facciali o deq sono popolari tra il popolo curdo di Iraq, Turchia, Siria e Iran.

Concentrati principalmente sul mento e simili a una barba, i tatuaggi a puntini erano visti come un segno di bellezza e sono particolarmente comuni tra le donne mature, dai 60 anni in su.

Per le donne di età inferiore ai 60 anni, i disegni del tatuaggio erano minimalisti, formando un semplice punto sulla guancia o sul mento.

Una donna curda siriana con segni sul viso (AFP)

Questi tatuaggi sono in genere disegnati a casa, usando un ago da cucito che perfora la pelle. Per riempire l’incisione viene quindi utilizzata la fuliggine, che dopo un periodo di formazione di croste, lascia al suo posto un colore nero scuro.

Molti dei simboli raffigurati nei tatuaggi deq sono ispirati alla natura, con disegni comuni tra cui piante, stelle e animali. Il significato dietro di loro varia dalla forza, alla ricchezza  e alla fertilità.

I tatuaggi tra gli occhi hanno lo scopo di allontanare il “malocchio” e i danni che possono derivarne. Alcune donne, dopo essersi convertite dallo yazidismo all’Islam, si sono tatuate sul viso il simbolo della luna.

Un simbolo a forma di V sul mento era tradizionalmente un indicatore dell’identità tribale, con dimensioni corrispondenti a quanto è grande la famiglia.

Oggi è raro vedere una donna sfoggiare tatuaggi deq sul viso, poiché molti nelle generazioni più giovani lo considerano antiquato.

La pratica di tatuare le donne a casa, che era spesso un processo doloroso, si è in gran parte interrotta, e i tatuaggi ormai si vedono quasi esclusivamente sui volti delle donne anziane.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org